Ecco una celeberrima canzone napoletana. Osservate le due strofe e abbinate i versi alla loro traduzione italiana. ’o sole mio (napoletano) Il mio sole (italiano) 1. Che bella cosa na jurnata ’e sole, 2. n’aria serena doppo na tempesta! 3. Pe’ ll’aria fresca pare già na festa; 4. Che bella cosa na jurnata ’e sole. 5. Ma n’atu sole 6. Cchiù bello, oi nè, 7. ’o sole mio 8. Sta ’nfronte a te! ..1… che bella cosa una giornata di sole ……. ma un altro sole …….. è sulla tua fronte …….. un’aria serena dopo la tempesta! …….. per l’aria fresca sembra già una festa; …….. che bella cosa una giornata di sole. ……... più bello, non c’è, ……... il mio sole Da Valeria Parrella, Mosca + balena, minimum fax, Roma, 2003 “Quello che non ricordo più” Per capire come funziona la parlata napoletana, proviamo a tradurre in italiano le seguenti frasi tratte dal racconto di Valeria Parrella: 1. Signò, vi volete muovere. …………………………………………………………………………………………… 2. Ma quale caffè! Voi dovete scappare! ……………………………………………………………………………………………. 3. «E voi credete a una maga?» «Signò, ma che c’azzecca… vabbuò, fate come volete, ma almeno questa creatura me la dovete dare a me. » ……………………………………………..…………………………………………………………………………………………….. 4. Ti sembra a te! È normale perché stai tesa, ma tu sei brava. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 5. Per carità, non lo dire a tua mamma. Questo quando c’hai le cose si arrugginisce. E poi, nenné, mo’ t’è stà accuorta. ………………………………………………………………………………………………………….. ………………