[da “Repubblica”, marzo 2013] Il dentista tra i carrelli della spesa. Nei supermercati la sanità low cost Welfare anti crisi: medici a prezzo scontato e mutue integrative negli ipermercati. Nelle Coop di Emilia e Liguria da 20 a 200 euro per le prestazioni specialistiche anti crisi. L'ultima scommessa nell'Italia delle 100 piccole mutue di MICHELE BOCCI CON IL SISTEMA sanitario in difficoltà, i tempi di attesa che crescono e i ticket che aumentano, torna alla ribalta un antico sistema di welfare sociale privato, quello delle mutue integrative, mentre negli ipermercati entrano gli studi dei dottori. In Liguria e in Emilia Romagna in questi giorni e in provincia di Bolzano già da qualche tempo, il colosso Legacoop ha costituito un progetto regionale per assicurare, attraverso un contributo che può andare da 20 a 200 euro, un aiuto ai cittadini che hanno bisogno di prestazioni sanitarie. La peculiarità del servizio è che è aperto a tutti. In Italia in molti hanno una assicurazione sanitaria per motivi legati al contratto di lavoro, mentre alle mutue territoriali può iscriversi chi vuole, a partire ad esempio, nelle regioni interessate, dai soci delle Coop, cioè milioni di persone come il signor Giorgio. "Abbiamo progetti pronti e richieste da parte di altre Regioni di avviare esperienze simili, prima di tutto in Sicilia", spiega Placido Putzulu, presidente della Fimiv, la federazione delle mutue che fa parte della Lega delle cooperative. "In questo periodo si avverte il bisogno di integrazione con il servizio sanitario pubblico, fino ad ora era una bestemmia dire che ci affiancavamo allo Stato". Qualcuno parla di "secondo pilastro" del sistema sanitario nelle regioni. In Liguria ci saranno tre fasce di prezzo per iscriversi: 25-30 euro, 40-50 euro, 150-200 euro all'anno. I servizi partono da quello base, che permette al socio e ai suoi familiari di ottenere uno sconto (fino al 25%) in strutture sanitarie convenzionate, e arrivano a formule che prevedono accordi con le assicurazioni sanitarie, con il rimborso parziale o totale del ticket o delle prestazioni private. In Italia le mutue hanno una lunghissima storia ma nessuna ha mai avuto i numeri che potrebbero raggiungere i progetti regionali. "In tutto il territorio, - dice sempre Putzulu, - ce ne sono circa 100 e hanno 450mila sottoscrittori, che vuol dire un milione di assistiti. In un anno vengono spesi da queste realtà i circa 300 milioni di euro incassati dalle quote dei soci". Cioè appena l'1% della spesa sanitaria privata degli italiani, che vale 30 miliardi e comprende anche quanto sborsato per ticket farmaceutici e per le prestazioni ambulatoriali. "Siamo alla vigilia di un grosso cambiamento, - dice Carlo De Pietro, dell'osservatorio consumi privati sanità della Bocconi. - Non si tratta di una scommessa senza rischi perché le piccole mutue si basano su un forte legame tra i membri che ovviamente si diluisce quando si ragiona su grandi numeri. Il cambiamento nasce dalla fatica che fa il sistema sanitario a erogare soprattutto le prestazioni "leggere", come la diagnostica e la specialistica ambulatoriale. Dentro la Legacoop c'è chi si sta anche attrezzando per fornire direttamente prestazioni sanitarie, in un settore particolarmente delicato come quello odontoiatrico. La Coop Adriatica è socia di una cooperativa di dentisti che il 23 febbraio ha aperto lo studio all'ipermercato di Imola e ha già in progetto di allargarsi in Emilia Romagna entro l'anno. La chiave è lavorare in gruppo, cosa che permette di abbattere le alte spese per i materiali. Anche di domenica e negli orari del supermercato. "I nostri professionisti sono esperti, - spiega Gianni Tugnoli, presidente di Identicoop, - assicureranno tariffe vantaggiose con ulteriori offerte per i soci. Rifiutiamo la logica low cost ma proponiamo un giusto rapporto tra la spesa e la prestazione". Ma gli studi negli ipermercati stanno entrando un po' ovunque, anche se non sempre sono gestiti da cooperative e magari non hanno convenzioni con le mutue. In Toscana li hanno alcuni medici di famiglia, ci sono centri sanitari al Carrefour di Asiago o al Marco Polo di Modena. In alcuni casi le Asl hanno aperto centri prelievi accanto ai supermarket. Tutto a portata di mano, così il signor Giorgio farà veloce e risparmierà. 1. In questo articolo abbiamo incontrato più volte la parola “mutua”. Provate a dare una definizione in base a quanto letto nell’articolo. ___________________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________________ __________________ 2. Lavorate in coppia: completate le frasi usando le parole già incontrate nel testo o parole da esse derivate. a. È il Sistema Sanitario Nazionale che si occupa di __________ i servizi sanitari di base come l’assistenza del medico curante, le visite ambulatoriali, esami specialistici e il ricovero ospedaliero, b. Il ______________ deve essere pagato al momento dell’accettazione per le visite specialistiche o al momento del ritiro del referto. c. Il _________________, o medico di base, ha il compito di garantire la salute dei suoi pazienti. d. Per ottenere una _______________ interna al Servizio Sanitario Nazionale, è necessaria la richiesta (impegnativa) del medico curante. e. Il medico curante può, a seconda dei casi o della richiesta del malato, ____________ cure a domicilio. f. L’_______________ di alcuni farmaci, come gli antibiotici, è vietata senza la presentazione della ricetta del medico. g. Il dottor Filzi riceve i pazienti tutti i giorni, dalle 9:00 alle 14:00, presso il suo ___________. Una compressa al giorno, siamo italiani. Farmaci, consumo raddoppiato in dieci anni L'uso è raddoppiato in 10 anni. Nel 2009 sono state prescritte 926 dosi giornaliere ogni mille abitanti, nel 2000 erano 580, per un totale di 30 scatole a testa l’anno. Boom di antidepressivi, complice la crisi. Cresce il mercato dei generici. Ecco i dati del rapporto Osmed di Adele Sarno Una compressa al giorno, 30 scatole a testa all’anno. Consumare farmaci è come bere il caffè la mattina: un’abitudine. In dieci anni le quantità di medicinali assunte dagli italiani sono quasi raddoppiate: nel 2009 sono state prescritte 926 dosi giornaliere ogni mille abitanti, nel 2000 erano 580. Le molecole più utilizzate sono sempre quelle per il sistema cardiovascolare. Ma rispetto al 2008, quasi tutte le categorie terapeutiche fanno registrare un incremento delle prescrizioni. In particolare, sono aumentati i gastrointestinali (+7,9%), i farmaci per il sistema nervoso centrale (+4,2%) e gli ematologici (+3,3%). Tra tutti si registra un'impennata degli antidepressivi. A fotografare un’Italia che spende sempre di più in farmacia è il rapporto OsMed (Oservatorio nazionale sull'impiego dei medicinali) presentato oggi a Roma, un report annuale elaborato dall'Agenzia italiana per il farmaco e dall’Istituto superiore di sanità per monitorare la spesa farmaceutica in Italia. Che nel 2009 è costata 25 miliardi di euro, di cui il 75% a carico del Servizio sanitario nazionale. In media, per ogni cittadino italiano, la spesa per farmaci è stata di 420 euro. “Non stupisce che aumentino proprio i farmaci per le patologie croniche – spiega Roberto Raschetti, direttore dell'Osservatorio sull'impiego dei farmaci dell’Iss – una crescita legata all'invecchiamento della popolazione, ma anche le abitudini di tipo socio-culturali. In Italia, complice anche la crisi, peggiorano gli stili di vita e le condizioni psichiche di persone che tutti i giorni fanno i conti con lavori precari. Un dato positivo però c’è: la crescita del mercato dei farmaci generici, quelli senza griffe e di cui è scaduto il brevetto”. Basti pensare che, secondo un'indagine dell'Osservatorio nazionale sulla salute della donna, i 'no brand', avendo un costo medio inferiore del 20-40 per cento, potrebbero comportare un risparmio potenziale annuale per le casse dello Stato di oltre un miliardo di euro. I farmaci equivalenti rappresentano quasi la metà del consumo territoriale e circa il 28% della spesa, anche se la maggiore prescrizione si concentra ancora sui prodotti branded. "Ciò significa che - continua Raschetti - almeno per quelli spendiamo meno, in quanto l’unica differenza è il prezzo, per il resto contengono infatti lo steso principio attivo, sono 'bioequivalenti', in quanto hanno la stessa efficacia, e sono ugualmente sicuri perché sottoposti agli stessi controlli che l'Aifa svolge su tutti farmaci in commercio. Anche la quantità di farmaco contenuto nella confezione, le indicazioni e le controindicazioni scritte nei bugiardini sono le stesse". Le più assidue frequentatrici della farmacia sono le donne e comprano soprattutto antidepressivi. I maggiori livelli di consumo nelle donne riguardano i farmaci del sistema nervoso centrale (e specificamente gli antidepressivi), e i farmaci del sangue (soprattutto gli antianemici)" continua Raschetti. Data anche l’elevazione dei limiti di età, oggi il consumo dei farmaci è aumentato soprattutto tra gli anziani. "Gli italiani - conclude Raschetti - si dimostrano ancora malati di farmaci. Noncuranti degli appelli alla prudenza indotti dall'emergere di alcuni effetti collaterali anche gravi. E amano gli antidepressivi e non considerano che, dati in modo automatico e senza una giusta terapia di supporto, sono inutili. Anzi: controproducenti. 1. Trovate nel testo i sinonimi per: aumento _____________ rapido aumento _____________ medicina _____________ affrontare _____________ marchio _____________ quantità _____________ 2. Rispondete alle domande e completate le frasi. a. Cosa è il “farmaco generico”, chiamato anche “farmaco equivalente”?___________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ b. Perché è aumentato il consumo dei farmaci in Italia? ________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ c. Che differenza c’è tra “controindicazioni” ed “effetti collaterali”? ________________ __________________________________________________________________ d. Per essere efficace, il farmaco deve avere ____________________. e. Prima di fare uso di farmaci, è sempre consigliabile leggere le ______________ _____________. f. Per spendere meno, chiedo sempre al farmacista se ha a disposizione il ________ _____________ a quello prescritto dal medico. g. Non superare mai la ______________ indicata. Se ciò avviene, contattare subito il medico. 3. Inserire nelle frasi la tipologia del farmaco utile a curare i sintomi indicati. antinfiammatorio antistaminico antidepressivo A - Mi sento demotivato, non ho voglia di fare niente, tutto mi sembra inutile. - Prima di usare _______________, prova a rivolgerti a un buono psicologo. Vedrai che ti aiuterà. B - Mi fa male la gola e ho anche la febbre. - Sì, vedo che ha la gola infiammata. Prenda questo ________________ . C - Con la primavera e i pollini inizio a starnutire e grattarmi da tutte le parti. - Forse si tratta di allergia. Hai provato con gli ________________ ?