edizioni Edilingua Progetto italiano 3 B Comprensione del testo 1 In coppia, osservate le parole in blu del testo. In quale di queste categorie le mettereste? mass media sfera personale personaggi detlo spettacolo I Di cosa tratta il testo, secondo voi? Lo scheletro nell'armadio Da qualche anno le trasmissioni piú seguite so-no i telegiornali: vogliamo essere informati di quello che succede attorno a noi, e questo é molto hello. Sapere come vanno le cose in questa picco-5 la palla che gira incessantemente nell'universo ě indice di coscienza civile e di maturita. Anche se leggiamo poco, non siamo proprio tagliati fuori dalla grande corrente della storia. Le considera-zioni positive, perö, a questo punto finiscono: per- 10 che la "qualitá" delle nostre informazioni non si puö considerare delle migliori. Ciö che piú ci inte-ressa ě il pettegolezzo, la chiacchiera da cortile. Di uno scienziato o di un grande personaggio della politica non ci interessa sapere se abbia fatto 15 un'importante scoperta destinata a rivoluzionare il nostro futuro o se abbia creato le premesse per un costante miglioramento delle nostre condizioni di vita. Quelli che realmente ci importano sono i re-troscena della sua vita privata. Se ha l'amante; se 20 a scuola era il primo o Pultimo della classe; se il sabato sera si ubriaca. Non ci credete? Eppure basterebbe dare un'oc-chiata ai rotocalchi per rendersi conto che siamo un popolo di curiosi: e la nostra ě la curiositá un 25 po' morbosa di chi vuole frugare neue pieghe piú nascoste della vita di chiunque sia uscito dall'a-nonimato. Lo testimonia il successo di quelle rivi-ste, che raggiungono tirature da primato. Che cosa cambia, nella vita dell'uomo della strada, se viene 30 a sapere che la tale principessa aspetta un figlio, oppure che quel divo dello schermo - che ama farsi vedere in giro al braccio di splendide ragaz-ze - in realtá ha gusti un po' "diversi"? Queste tra-sgressioni dovrebbero interessare soltanto ai fa- 35 miliari, al massimo agli amici piú intimi. Invece tutti dobbiamo conoscere, anche se poco ce ne importa, quei malinconici dettagli di vita privata. A nulla serve non acquistare le riviste e guardare il meno possibile la televisione: i pettegolezzi sono gridati a ogni ora del giorno e ci aggrediscono 40 dalle locandine delle edicole. I paparazzi tendono i loro agguati, a volte con la complicitá delle stesse "vittime", che li hanno informati sulle loro mosse. Non date loro retta quando si lamentano: senza i pettegolezzi si sen- 45 tirebbero morire, sono i termometri della loro po-polaritá. Ma non ě di loro che intendiamo parlare. I veri responsabili del pettegolezzo siamo noi, con la nostra curiositá e la nostra voglia di sapere "che cosa c'ě dietro". Le versioni uffíciali non ci con- 50 vincono. Sappiamo che ogni casa é piena di arma-di e che in ogni armadio c'ě uno scheletro. Quel leader di partito che sorride a trentadue denti, che scheletro nasconde nel suo armadio? Non occorre nemmeno andare tanto in alto. Di quella bella 55 attrice che in pochi mesi ha conquistato la celebrita vogliamo sapere tutto: le storie di letto, i compromessi. "Privacy", ě per noi una parola senza senso. A meno che non si tratti della nostra "privacy": anche se non siamo famosi ci infuria- 60 mo se qualcuno cerca di scoprire qualcosa sul nostro conto. Come se non avessimo anche noi il nostro scheletro nell'armadio. Ma, mentre ci sen-tiamo autorizzati a ficcare il naso nelle faccende altrui, non tolleriamo che qualcuno lo infdi nei 65 fatti nostri. tratto da La Settimana Enigmistica 136