[da: “la Repubblica”, 29 marzo 2013 - modificato] E' morto Enzo Jannacci, il cuore e la musica di Milano. Addio al poeta in scarpe da tennis Il cantautore, dottore, era malato di cancro e negli ultimi giorni le sue condizioni di salute erano peggiorate. Se n'è andato intorno alle 20,30 nella clinica Columbus di Milano. Con lui c'era tutta la famiglia. Sui social network si inseguono i saluti, da Fazio alla figlia di Gaber, dai Negramaro al sindaco di Milano ROMA - Vincenzo Jannacci, detto Enzo, nato a Milano il 3 giugno 1935, è morto nella sua città. Aveva 77 anni. Dopo aver lottato con la malattia che lo opprimeva da anni. Si è spento nella clinica Columbus di Milano, dove era ricoverato da alcuni giorni. Malato di cancro, negli ultimi giorni le sue condizioni di salute erano peggiorate, per questo motivo era tornato in clinica. Stasera se n'è andato intorno alle 20,30. Con lui, in ospedale, c'era tutta la famiglia. Jannacci è stato un cantautore, cabarettista, attore e cardiologo italiano. Cinquant'anni di carriera senza schemi fissi. Dopo aver registrato quasi trenta album, alcuni dei quali indimenticabili, è ricordato come uno dei pionieri del rock and roll italiano, insieme a Adriano Celentano, Luigi Tenco, Little Tony e Giorgio Gaber, con il quale formò un sodalizio durato più di quarant'anni. Basta dire Gaber e Jannacci per evocare una Milano che non c'è più, quella della nebbia, già grande città ma non ancora metropoli, una Milano romantica, popolata di personaggi bizzarri e poetici. Di madre pugliese e padre lombardo, Jannacci la sua Milano l'ha sempre portata addosso. Come Gaber, che aveva conosciuto a scuola, all'Istituto classico Alessandro Manzoni. Alla sua morte, il dottore cantautore riuscì a dire soltanto "ho perso un fratello". […] Il 19 dicembre 2011 Fabio Fazio conduce uno speciale su di lui in cui vecchi amici del musicista milanese, presente in studio col figlio Paolo, lo omaggiano interpretando le sue canzoni. Tra questi, Dario Fo, Ornella Vanoni, Fabio Fazio, Cochi e Renato, Paolo Rossi, Teo Teocoli, Roberto Vecchioni, Massimo Boldi, Antonio Albanese, J-Ax, Ale e Franz, Irene Grandi e altri. Enzo Jannacci compare nell'ultima parte dell'evento cantando due sue canzoni. Si capiva che stava male, che stava morendo […]. Il saluto è anche quello del sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che ha commentato su Facebook: "Ci ha lasciato un grande artista, un grande milanese. Enzo Jannacci ha amato Milano ed è stato ricambiato. Con la sua ironia e le sue canzoni ha raccontato la Milano più vera. Rimarrà nella storia della città". Enzo Jannacci è stato uno dei più grandi interpreti della canzone italiana e protagonista della musica italiana del dopoguerra. Dalle canzoni di grande successo come Vengo anch'io, no tu no e Ci vuole orecchio o E la vita, la vita scritta con Cochi e Renato, ma anche Quelli che o El portava i scarp del tennis, Vincenzina e la fabbrica, Ho visto un re e mille altre. Dalla laurea in medicina al cabaret, dalla scrittura impegnata al teatro. Adorava la sua città, scriveva gran parte dei suoi brani in dialetto. […] Era un medico e usava le canzoni per curare l'anima, troppo spesso umiliata dall'egoismo umano. Enzo Jannacci, nel marzo del 1964, cinquant'anni fa, dava alle stampe il brano simbolo del suo impegno sociale: El portava i scarp del tennis, cantata in milanese, è la storia di un antieroe, un barbone. Le sue erano "canzonette" che parlavano di coraggio. Che descrivevano una classe operaia più vicina all'inferno che al paradiso. "A scuola ci hanno raccontato il coraggio di Napoleone... ma non ci hanno mai raccontato quello più vero: alzarsi tutta una vita alle quattro del mattino, prendere un treno, andare a lavorare nella fabbrica, starci trent'anni, quaranta. Io voglio rendere omaggio a tutte le Vincenzine che aspettano con coraggio i loro uomini che faticano dentro una fabbrica". Mezzo secolo di battaglie attraverso la canzoni, tutte lì a parlare di senzatetto, barboni e saltimbanchi con il fondato ottimismo, mai abbandonato, che una canzone doveva cambiare un'esistenza. ******************************************************************** 1. Rispondete alle domande: a. Chi è stato Enzo Jannacci? b. Di dove erano i suoi genitori? c. Con quale altro cantante milanese ha sempre collaborato in stretta unione? d. Quali erano gli argomenti principali delle canzoni di Jannacci? e. Le sue canzoni erano scritte in italiano? 2. Provate a riassumere la vita di questo cantautore in tre frasi. Utilizzate il passato prossimo. Enzo Jannacci NASCITA _______________________________________________________________________ VITA _______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________ MORTE _______________________________________________________________________ 3. Parliamo di musica… Utilizzate le parole date per completare le frasi. canzoni –– scrivere – tormentone - tenere un concerto – comporre – spettatori – cantante - musica a. Il cantautore ______________ i testi e ______________ le musiche delle sue ____________ . b. Ogni estate c’è una canzone che viene ripetuta almeno 100 volte in tutti i programmi radio, e poi in TV… che _______________ ! c. Jovanotti _____________________ ieri a Milano. C’erano 5.000 ________________ . d. Che ___________ noiosa! Sempre le stesse tre note! e. Andrea Bocelli è un _________________ italiano molto famoso in America. 4. Completate le frasi con le preposizioni. a. Se ne va in pensione dopo quarant’anni ……. onorata carriera. b. È morto a 110 anni e nella sua vita ha visto di tutto: ……….. carrozze trainate dai cavalli …… navicelle spaziali, ……… vecchi telegrafi ……….. nuovi smartphone. c. Basta dire Italia …………. evocare il sole, il mare e la buona tavola. d. Finalmente oggi Renato è riuscito …….. dire la sua prima parolina. e. Questa canzone sarà ricordata come una ………. più belle di questo secolo. f. Diplomato ….. conservatorio in pianoforte, Enzo Jannacci aveva poi contiuato gli studi all’università dove aveva preso una laurea ….. medicina. g. Gli piace fare spettacoli ……….. vivo: per questo predilige il palcoscenico ……. televisione. h. In questo locale la sera c’è anche musica ……. vivo! i. È una canzone che parla …… povertà e salvezza. j. È una canzone ………… politica italiana degli anni Sessanta. 5. Ci sono in Repubblica Ceca cantautori come Jannacci fortemente legati a un territorio che hanno lasciato il segno in tutta la nazione e per più generazioni? Oppure cantautori strettamente legati all’attualità? Raccontate. · In Repubblica Ceca c’è/ abbiamo il/la cantante XXXX YYYY. · Lui/Lei è nato a... / è vissuto a.... / è stato/a.... · Le sue canzoni parlano di... (della politica, della situazione sociale, dei lavoratori ecc). · Le sue canzoni sono ironiche / divertenti... · In particolare una canzone parla di un/a .... che .... 6.Ascoltate la canzone Vengo anch’io, scritta da Enzo Jannacci nel 1967 insieme a Dario Fo. È una delle sue più celebri canzoni. Completate il testo con i verbi mancanti. Vengo anch’io, no tu no! Inserita nell'album omonimo (che contiene una serie di brani indimenticabili come Giovanni, telegrafista a Pedro, Pedreiro, da Ho visto un re a Hai pensato mai), Vengo anch'io. No, tu no (1967) porta Enzo Jannacci in cima alle classifiche di vendite. Assai accattivante nell'arrangiamento, attraversato da elementi circensi, la canzone divenne una sorta di inno di tutti gli esclusi d'Italia dai grandi cambiamenti in atto - siamo, ricordiamolo, nel '68 - perché snobbati dall'intellighenzia dell'epoca. Grazie a versi beffardi e surreali, il brano si fissa nella testa di tutti, diviene una sorta di tormentone nazionale, contribuisce in larga misura a far conoscere ad un pubblico più vasto la figura di un artista inclassificabile e geniale. https://www.youtube.com/watch?v=tVP_Rj6pAMc&feature=kp Si potrebbe _____________ tutti quanti allo zoo comunale Vengo anch'io? No tu no Per vedere come stanno le bestie feroci e gridare "Aiuto aiuto e` scappato il leone" e vedere di nascosto l'effetto che fa Vengo anch'io? No tu no Vengo anch'io? No tu no Vengo anch'io? No tu no Ma perché? Perché no Si potrebbe ______________ tutti quanti ora che è primavera Vengo anch'io? No tu no Con la bella sottobraccio a parlare d'amore e __________ che va sempre a finire che piove e vedere di nascosto l'effetto che fa Vengo anch'io? No tu no Vengo anch'io? No tu no Vengo anch'io? No tu no Ma perché? Perché no Si potrebbe poi ____________ tutti in un mondo migliore Vengo anch'io? No tu no Dove ognuno sia già pronto a tagliarti una mano un bel mondo sol con l'odio ma senza l'amore e vedere di nascosto l'effetto che fa Vengo anch'io? No tu no Vengo anch'io? No tu no Vengo anch'io? No tu no Ma perché? Perché no Si potrebbe _____________ tutti quanti al tuo funerale Vengo anch'io? No tu no per __________ se la gente poi piange davvero e _____________ che è per tutti una cosa normale e vedere di nascosto l'effetto che fa Vengo anch'io? No tu no Vengo anch'io? No tu no Vengo anch'io? No tu no Ma perché? Perché no