Prima di procedere con l’argomento e le attività do oggi, riflettiamo su queste parole: Immigrato Rifugiato (politico) Migrante Profugo Emigrante (Immigrato) clandestino Sfollato Abbinate le parole alle definizioni. Chi si sposta verso nuove sedi. Chi si è trasferito in un altro paese. Chi espatria, temporaneamente o definitivamente, a scopo di lavoro. Chi entra in un paese illegalmente (per esempio, senza documenti di identità). Chi è accolto in un altro stato perché, in seguito a vicende politiche, nel proprio stato rischia la vita. Chi è costretto ad abbandonare la propria terra in seguito a eventi bellici, persecuzioni politiche, religiose o razziali. Chi è costretto ad abbandonare la propria casa o il proprio paese per motivi ambientali (eruzioni vulcaniche, alluvioni, terremoti ecc). n.b. rifugiato è spesso sinonimo di …………….. . profugo è spesso sinonimo di ………………. . 1. Completate le frasi con le parole dell’esercizio precedente. a. Si dice che gli italiani siano un popolo di ______________ : a partire dall’inizio del ‘900 sono partiti per l’America, l’Australia, la Germania, e oggi molti sono affermati professionisti. b. A causa dell’esondamento del Po molte persone sono state costrette a lasciare le proprie case. Gli ______________ sono stati accolti in apposite case di accoglienza e nelle scuole. c. La polizia ha fermato alla frontiera un camion che nascondeva 45 cinesi ______________. d. Dall’inizio del 2013 sono circa 20.000 i ______________ siriani arrivati in Europa a causa della guerra civile in corso. RIPORTARE UN FATTO DI CRONACA: raccontare un evento Un tragico evento, il peggiore di una lunga serie, è accaduto ieri in mare tra le coste libiche e la Sicilia: [Da: www.corriere.it del 19 aprile 2015] Naufragio nel Canale di Sicilia, un superstite: «A bordo in 950 di cui donne e bambini» L’incidente al Nord della Libia, recuperati finora 28 superstiti e 24 cadaveri. L’Alto Commissariato Onu per i rifugiati: «Un’ecatombe senza precedenti» ********** 1.Ascoltate questa telefonata una prima volta e rispondete alle domande. In coppia: confrontate le vostre risposte. Ascoltate nuovamente e cercate di rispondere alle domande rimaste ”indietro”. Poi, utilizzate le informazioni che avete raccolto per raccontare in un articolo quello che è successo. Il titolo e il sottotitolo lo abbiamo già! Tempo 30 minuti. http://www.corriere.it/cronache/15_aprile_19/naufragio-migranti-canale-sicilia-morti-cd54f00c-e664- 11e4-aaf9-ce581604be76.shtml 1. Chi è Carlotta Sami? 2. Quanti sono i morti dall’inizio dell’anno? 3. Quante persone sono morte nell’ultimo naufragio? 4. In quanti erano sul peschereccio? 5. Da dove è partito il peschereccio? 6. Cosa ha fatto la Guarda Costiera italiana quando ha ricevuto la telefonata di soccorso del peschereccio? 7. Cosa hanno fatto i migranti sul barcone? Perché la barca si è rovesciata? 8. Dove è accaduto il naufragio? 9. Ci sono speranze di trovare altri superstiti? Perché? 10. Perché si ripetono queste tragedie? Cosa fa (o non fa) la comunità internazionale? 11. Cosa bisognerebbe fare per “aiutare” gli emigranti? 12. Ci sono informazioni su dove verranno trasferiti i superstiti? Per l’articolo: cercate di raccontare con ordine affinché le informazioni siano chiare e ben legate tra loro. Potete rinumerare le domande (e le risposte) secondo l’ordine per voi più idoneo e da lì partire per scrivere il vostro articolo. Qui l’articolo: «A bordo eravamo 950, c’erano 40-50 bambini e circa 200 donne». Sono le prime parole, al suo arrivo a Catania, di uno dei pochi sopravvissuti al naufragio avvenuto al largo della Libia. L’uomo, originario del Bangladesh, ha riferito alla procura catanese numeri diversi da quelli che erano stati finora diffusi sul peschereccio proveniente dall’Egitto che si è capovolto nella notte tra sabato e domenica nel Canale di Sicilia, a circa 60 miglia a nord della Libia. Per tutta la giornata di domenica si è parlato di 700 a bordo, se il dato di 950 persone sarà confermato dunque , la tragedia in mare avrà proporzioni ancora più enormi. Il superstite avrebbe raccontato particolari drammatici: molti migranti sarebbero stati chiusi nei livelli inferiori della barca e i trafficanti avrebbero chiuso i portelloni, impedendone l’uscita. La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta. I reati ipotizzati sono naufragio colposo e omicidio colposo plurimo. Si indaga anche su reati in materia di traffico di migranti. Le indagini sono condotte dalla Guardia Costiera, dalla Polizia di Stato, dalla squadra Mobile di Catania e dal Servizio centrale Operativo di Roma. Pochi i superstiti Un mercantile dirottato nella zona della tragedia ha recuperato pochi superstiti . Secondo la Guardia Costiera il bilancio è di 28 persone tratte in salvo (si trovano a bordo della nave «Gregoretti») e di 24 salme recuperate in mare. Bilancio confermato anche dal presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha poi aggiunto: «Vorrei ringraziare le 18 navi che si sono messe in moto fin da subito, di cui 7 italiane, oltre a 3 elicotteri della Marina, che hanno aiutato il salvataggio di un ferito». «Si stanno cercando letteralmente le persone superstiti tra i cadaveri che galleggiano in acqua» testimonia invece il premier maltese, Joseph Muscat. Dal canto suo l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati parla di «un’ecatombe senza precedenti» (Scheda)». Renzi Subito si rincorrono le reazioni politiche. Dalla commozione di Renzi («Nel Mediterraneo tutti i giorni c’è una strage, come restare insensibili?») agli attacchi di Salvini («Altri morti sulle coscienze del premier e di Alfano»). Renzi ha anche ricevuto una telefonata dal presidente francese Hollande, che ha sottolineato l’esigenza di agire d’urgenza. In settimana si dovrebbe tenere un vertice Ue in materia. Il presidente del Consiglio ha però spiegato successivamente di essere contrario al blocco navale per tentare di fermare gli sbarchi, ma di volere al momento soprattutto dare degna sepoltura ai morti. Mattarella e il Papa Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella fa sapere di seguire con allarme la vicenda e di essere in contatto con Palazzo Chigi. «Ci troviamo davanti a una tragedia immane che deve scuotere la comunità internazionale e richiama all’impegno i Paesi dell’Unione Europea» ha sottolineato in una nota il capo dello Stato. Mentre Papa Francesco, nell’Angelus della domenica, fa appello alla comunità internazionale perché «agisca con decisione» per evitare altri disastri e ricorda che le vittime «sono uomini e donne come noi, fratelli nostri, affamati, perseguitati, vittime di guerra, sfruttati che cercano una vita migliore». […]