lezione n. 10 (5 maggio 2021) Umberto Saba “Canzoniere” (ed. 1921, ed. 1845, ed. postuma 1961) “Storia e cronistoria del Canzoniere” (auto-commento) “Poesia, filosofia e psicoanalisi” “Ernesto” lettura dal “Canzoniere” di Saba: dalla sezione “Casa e campagna”: - “A mia moglie” (cfr. testi p. 271, breve guida all’analisi”) - “La capra” dalla sezione “Trieste e una donna” - “Trieste” (triangolazione madre, città, ragazzo; cfr. testi p. 275, breve guida all’analisi”) - “La città vecchia” Oltre al manuale, cfr. testi p. 266. motivi: - continuità con la tradizione lirica italiana - richiamo all’infanzia e all’adolescenza che sono tuttavia venate di inquietudine. Nell’infanzia, nel nucleo familiare, sta la fonte della nevrosi: apertura alla psicoanalisi. - lessico semplice e quotidiano / sintassi e metri e ritmi alti - celebrazione del quotidiano nella sua dignità elementare; poesia vicina alle cose - polarità madre (principio del dovere) / padre (principio di piacere) - rapporto di solidarietà con il reale sentito come unità organica e indifferenziata; desiderio di fondersi e identificarsi con tutto il reale e le sue creature (cfr. “Città vecchia” - “Canzoniere” come romanzo personale Mengaldo, “Storia della lingua italiana”, Saba: “Trieste”