5.Rimetti in ordine la storia e rispondi alle domande. Poi insieme a un compagno leggila a voce alta e interpreta bene tutte le voci dei personaggi. IL RE CHE DOVEVA MORIRE A ______ Una sera il re e il suo mago passeggiavano sui bastioni della città, e a un tratto il mago gridò: – Ecco, ecco l’uomo che ti somiglia più di tutti gli altri! E così dicendo indicava un mendicante storpio, gobbo, mezzo cieco, sporco e pieno di croste. B______ –Ma tu li scarti tutti, – protestava il re con il suo mago. – Lasciami provare con uno di loro, per cominciare. –Non ti servirà a niente – ribatteva il mago. C______ Una volta un re doveva morire. Era un re assai potente, ma era malato a morte e si disperava: - Possibile che un re tanto potente debba morire? Che fanno i miei maghi? Perché non mi salvano? Ma i maghi erano scappati per paura di perdere la testa. Ne era rimasto uno solo, un vecchio mago a cui nessuno dava retta, perché era piuttosto bislacco e forse un po’ matto. Da molti anni il re non lo consultava, ma stavolta lo mandò a chiamare. –Puoi salvarti, – disse il mago, – ma ad un patto: che tu ceda per un giorno il tuo trono all’uomo che ti somiglia più di tutti gli altri. Lui, poi, morirà al tuo posto. D_______ Se ne presentarono molti: alcuni avevano la barba uguale a quella del re, ma avevano il naso un tantino o più lungo o più corto, e il mago li scartava; altri somigliavano al re come un’arancia somiglia a un’altra nella cassetta del fruttivendolo, ma il mago li scartava perché gli mancava un dente, o perché avevano un neo sulla schiena. E______ –Ma com’è possibile, – protestò il re, – tra noi due c’è un abisso. –Un re che deve morire, – insisteva il mago, – somiglia soltanto al più povero, al più disgraziato della città. Presto, cambia i tuoi vestiti con i suoi per un giorno, mettilo sul trono e sarai salvo. Ma il re non volle assolutamente ammettere di assomigliare al mendicante. Tornò al palazzo tutto imbronciato e quella sera stessa morì, con la corona in testa e lo scettro in pugno. F______ Subito venne fatto un bando in tutto il reame: “Coloro che somigliano al re si presentino a Corte entro ventiquattr’ore, pena la vita”. (da Favole al telefono di Gianni Rodari) Il re che doveva morire C___1___ Una volta un re doveva morire. Era un re assai potente, ma era malato a morte e si disperava: - Possibile che un re tanto potente debba morire? Che fanno i miei maghi? Perché non mi salvano? Ma i maghi erano scappati per paura di perdere la testa. Ne era rimasto uno solo, un vecchio mago a cui nessuno dava retta, perché era piuttosto bislacco e forse un po’ matto. Da molti anni il re non lo consultava, ma stavolta lo mandò a chiamare. –Puoi salvarti, – disse il mago, – ma ad un patto: che tu ceda per un giorno il tuo trono all’uomo che ti somiglia più di tutti gli altri. Lui, poi, morirà al tuo posto. F__2____ Subito venne fatto un bando in tutto il reame: “Coloro che somigliano al re si presentino a Corte entro ventiquattr’ore, pena la vita”. D___3____ Se ne presentarono molti: alcuni avevano la barba uguale a quella del re, ma avevano il naso un tantino o più lungo o più corto, e il mago li scartava; altri somigliavano al re come un’arancia somiglia a un’altra nella cassetta del fruttivendolo, ma il mago li scartava perché gli mancava un dente, o perché avevano un neo sulla schiena. B___4___ –Ma tu li scarti tutti, – protestava il re con il suo mago. – Lasciami provare con uno di loro, per cominciare. –Non ti servirà a niente – ribatteva il mago. A ___5___ Una sera il re e il suo mago passeggiavano sui bastioni della città, e a un tratto il mago gridò: – Ecco, ecco l’uomo che ti somiglia più di tutti gli altri! E così dicendo indicava un mendicante storpio, gobbo, mezzo cieco, sporco e pieno di croste. E___6___ –Ma com’è possibile, – protestò il re, – tra noi due c’è un abisso. –Un re che deve morire, – insisteva il mago, – somiglia soltanto al più povero, al più disgraziato della città. Presto, cambia i tuoi vestiti con i suoi per un giorno, mettilo sul trono e sarai salvo. Ma il re non volle assolutamente ammettere di assomigliare al mendicante. Tornò al palazzo tutto imbronciato e quella sera stessa morì, con la corona in testa e lo scettro in pugno. (da Favole al telefono di Gianni Rodari) Rispondi alle domande: Come è il carattere del re? _______________________________________ Come è il carattere del mago? ________________________________________ Analizziamo il testo dal punto di vista sintattico e grammaticale: Seleziona le frasi in cui tra frase principalee frase subordinata c’è rapporto di contemporaneità Seleziona le frasi in cui tra frase principalee frase subordinata c’è rapporto di anteriorità. Nel testo cono anche usati dei congiuntivi. Riesci a capire quale è l’elemento che lo richiede? Nel testo sono anche prsenti degli imperativi. In quali frasi?