L Italo Svevo ioj^l/jw singolare condizione intellettuale. Negli ultimi anni delTOttocento erano apparsi i primi due romanzi di un Ettore Schmitz autore che, sotto Io pseudonimo di Italo Svevo, nascondeva la persona del-Febreo triestino Ettore Schmitz: due romanzi che allora erano stati quasi completamente ignorati e che dovevano essere riscoperti solo dopo che, nel corsodegli anni Venti, alcuni attenti lettori awertirono il fascino e la modernita del romanzo di Wvr> I n m^nr^ AfZ^riO, Quelle esperienze erano nate in Trieste unambiente e in uno spazio culturale de) tntto particolari: la Trieste del tardn mfreleuropea (Jiteto, appartenente ancora alTImpero austriaco, priva.di una sua t.radk— -aoilžii centry niltiimlf, mn \V'i\n??tf* da affivissima borghesia im£i£D-yialeedjU'intrecciodi popnli. Hi lingue e di c"1""Tdiverse. Piu che identi-2.carsi con le tendenze e con i problemi della contemporanea cultura italiana, -iSte^rteci^ava a pieno titolo a g^"* mltura che suole definirsi mitteleu-f£^fcuhiira cosmopolita "rr"KUmflMra rhe ebbe una straprdmariatjQ: deil'lmpero asburgico (cfV. io.i.i" I7AU?£ime S tfleS.tIn1' longinallta posizione di Svevo e data L engine ebrai sio^lJ^^ir^SUiCUl egh appare d'altra Parte singolarmente reticen-JiJO^Jt^ lntpllmv"u BSB Professionista, diyiso tra la pas- 1--ura e una vita Korghese «normale», che, dopo incertezze e " raica d'affari ^em^T^T**1^3 ditferenza della maggior parte degli inteUettuaH itaiia- Un intellettuale tProfessore ' "g ' ?°n Partecipa alle istituzioni cultural! e letterarie, non e ne un y" P^ess.on.sta "§5o della _ "n !e«erato di mestiere, conduce una attiva vita borghese, all'in- - íijaje la lett una auivu »"» o-----' _ i pone éssenzlalmeillť mine spa7Í0 dl řícena, se la suapusiaiuiie ^li liinanudel luynrsrnr Tesunzioni di protagonismo pohncócKe donunano gE "ověčento: la sua lettgratura non vuole ldenti- jnizjo ? T-hjUi:1 r in— inline sulle contrad-^ lionHTeli^sisťenza individual, come anahsjj^gy.squjlL chesaan- r,---jívími ueu esistenza - - —zz^iťnrA "Sfe rf^Sto raggmnge una eccezionale ^zíSSB2Ě^^ e lette- v* borgh« fcJJtl* dei limi^dclla sua person, biografie VM^^fjr c — ^PoTmTuccesso del primi romaníi e i.UuW IT« Epocaio Guerre e řascismo (1910-1945) -A. \a coscienia diZeno) e per lui come una zonad'omV pubblicocheprecede^ a delVapparcIltc equ.l.bno borgkse: e ndla , dnr«^e'.la n£'seucTonimo di Italo Svevo (che a lüde proprio allasua IcW»1^10p do itaüano, ltalo, e mondo german.co.W, posizione mtermeüu u - jjittorja distanza ehe sepaia lo senttorc^L J^sorarealeJ*^^- la vita di Ettore Schmitz. Ufa* Egli nacque a Xuestej] igdicembre 1861 da tamiglia ebrea, di originetede-^xa da pane del padre Francesco Schmitz (il normo si era inťatti stabilito a Tne štecomeimpiegatodelloStato austriacoi e italiana da parte deila madre. AI.'e mMaráasaisseunašeřena iníanzia borghese, nella famiglia agíata e nume rosa (era il sesto di otto figli), nutrendo un grande affetto per la madre (in casa parlava soprattutto dialetto triestino). II padre, che era impegnato in proti - ' .^"fiaifflfflBsgalilanche se la sua impFesa fallira nel 1884I. gli fecesvol-EZ*i ikm ^ ProsP«tiva di una carriera corumerciale; edal 1874^ £ í,» n ^msieme 31 í™^0 Adolfo e poi al piú giovane trateOo to il"...?™'° P°,eJesco'a %>'•<••• "i Bav.era. dove Ettore studio soprattut-lr^uSn^^^HĚLliEivitá commerciale: lí compí le prime i per la>l~*prJttUU° Ji úvňž tedeschi. che tecero nascere .1 suo m-de JJ? střeno contatto con il fratello Elio. jjggW !£Igstó_a lui fortemente legato negli ariní juccess"| " i lui rests un Diano, che loni** ■» Tomato a TriZ.-? 00,23 e sulla giovinezza di Svevo). atoaTri™. : ' . c'•uua giovmezza di svevoi. . ,, f ^0 wmTnriA1 lscnsse aU'Istituto superiore commerciale Revolt^ P^oTrr,r^rsidi tando rollabo: m üuX* Tteressarsi di problemi eidturali e letter* Sfeüä^ s4t.endo gli spenaeolile^^ guendo gli spei soleiruzi, ^triestm itirteci Nel 1880 imf^* 4L, "«««sie, ^Í£H«>U, SOrn-.m . i •JU>"'UÜI» Frit ill IIM T i I : .,„111 K tXoTol^»Iole^ teatrali (usando in que*"« ,jk. «^0^7 Jsu posizioni dijncxltfraui!J3SS»J*5? üiUallciÜvc iniziative; manifesto ;1,K"t)l t.rJ in Dopo varie ricerche di imp11'*\: Bo.presso la filiate tries •per il tedeseoeper il t'«»^"!Ä^ .uentare quasi regolanneute . ^nerose letture, una posizione c uimoP1 -«'Ottoeeiuo; fortissimo era • .„^p. ^■«.i.iol.NeltSSfr ^ quale strinse una protonda ai ^jy > Bjeartistica: tra i suoi jlIlllC int ,ENwri8-4-ig4QV Si aecostava ,iite 10.5. Italo Svevo 177 che all« narrativa, scrivendo le prime novelle (cfr. 10.5.31 e il romanzo Una vita iniziato nelJ'88 e apparso, sotto il nome di Italo Svevo, nel '92, l'anno della " morte del padre (la madre sarebbe morta nel 95). Agli anni intorno al '92 risale anche il rapporto con una bella t^» dj q ^iräzicine popolare, Giuseppina Zergol (che poi doveva diventre cavaUerizza JSScUü "üTun Circo), di cui nmane una traccia nel personaggio di Angioüna nel succes-sivo mmanzo Senilitas pubblicato nel '98. Ettore Schmitz continuava intanto la sua vita di impiegato di banca, assumendo anche incarichi ufficiali nell'am-biente borghese triestino, come la direzione dell'Unione Ginnastica, tenuta nel '92 e nel '93; per il giornale «II Piccolo » compiva lo spoglio della stampa este-ra; nel '93, presso lo stesso istituto ttevoiTella in cui aveva studiato, iniziava rin-s<-tTi;imenrn ic\\e avrebbe lasciato soio neJ 1901) della corrispondenza tedesca. Neldicembre 1895 si fidanzö con Livia Veneziani, figlia di un industriale catto- l™ v lico.chedirigeva una fiorente fabbrica di vernici sottomarine: il Di,irm p, d' colmarf gnr mm,-- ..Jlmtcntodicapire ^lal^if^^a^^^, di trovare un ibrio nella prxyna vita. ^'"T^^^rHlilc^^ioii sapor pensare cheovi fa penna m w.uw ,.1 eio si . ^'eIJa n "°Itre- come passatempo prx-terito. jLilciluiiil ~ . , ^'"rni in p vcste di uonio d'att.in. Euon- Schmitz compie viaftü c ,, Jffaaaae in Inghilrrrn srff.f l^enda Wnez.ama Muranocijk. nunciaW alle sue eunos.tä cultural., e sv.lupfM.ulo atizi interx-ssul; :'-Sl.elv. vi Europa \Vl 1005 avviene l'iiKvnm> ovi Jlese li"'SxS^Ipeinsegnantedelianen^i^--^ -- I anies Epocaio Guerre e fascismo (1910-1945) Xamicizia con lo scnttore inanaese e ia cunosita da questi maaifestflt ^"jjeopetc tnantengono \iva la sua passione letteraria. Tr* il ísJoľeLľT^ . u ft^SfSutt mnoscenza delle teorie di ť reud e delia psicoanalisi \ cfr 9 j 1910 egli tav. 186) anche in seguito al fatto ehe il cognato feruno Veneziani - PAR0LE nuto a Vienna una cura psicoanalitica con lo stesso Freud VCVa Soste Dopoun\ia^iod'affariinGermania,nell'estateclel in,. ]0 . fflena mondiale trova Svevo con la moglie a Triedr e- m»,„ -, ?.'... ' 1 podelia \c\ n j c c a n in Italic r\ irIxTTT^»^»-^ /1 ľ ~k _ t j MBS JHBi ňWit.iMn,ns..,„i.ltlry.. ■ ^TTTl" utu'su0lpar- sto penodo a Firenze): la guerra riduce ľattivitä della flu? í™scorreque-^shadaUeautoritaausiriache Dopo la forzľta inľr? j 03 Ve?™*^ re- lisiediSD€nmentarp«i,^ci____r___, .cn.te 10 studio delia psicoana- uuuire uiienormente lo studio della psicoana-lisi e di sperimentare su di sé una forma di analisi solitaria), nella Trieste ormai italiana del dopoguerra, Svevo collabora con vari articoli. anche di Qpstnmf J —m^vniV"''^ianomestIrjp«La Na?ione»: e riprende. anche se in modo atte-nuato.lasuaattiritáailnriiKtrialp Ma a partis A*\'ICj t0rna con grande impe-gno alia letteratura, layorando al nuovo romanzo La coscienza di Zeno, pubbli cat0 nL>°po il disinteresse iniziale manifeslatosi in Italia per questo ro manzo,hil'amico]ovce(nelfrattempo trasferitosi aParigi, dove nel'22aveva pubblicato XVlysses) ad aprire la strada a im ---- valoreds panediwi— DAT! tav. ifo Vita e opere di Itaio Svevo N»sce a Trieste il 19 dicembre. W & studi nel collegio di Segnitz, in Baviera. Be-Tomato a Trieste, frequenta ITstituto suPeriore,tC^e deU* ^ vokdla, partecipando nel frattempo alia vita cm &tik**L IniaaU collaborazione. che durera finoal 1890. con ^oeUatJ ^no «L'lndipendente». In settembre viene ass, ^ otudma della banca Union di Vienna. Dedica" te texule P«sonali presso la BibUotw- I i874 ■878 1886 tturp ~- °anca Union di Vienna. Dedica mono p. P««onali presso la BibUoteca Civica di Trieste. *>■ U« commedux inedita, U ladro in casa. Pr"»a ^^narratwa. . ^ •"•'ŕC'BÍ t"nc al pen>iero di ^letz.si ndla [0a _ suamnra radira|e e negativa, in netta opposizione all'uso mistificatorio che '- ' neelianni Novanta ne f'aceva D'Annunzio (cfr. 9-6.9)~ Ma, su questo rondo culturale, che portava a una critica di tanti ŕondamen- u componeme u e sicurezze della vita borghese di cui pure egli era partecipe, si sovrappose un ,ron,cl inconfondibile aiteggiamento di riservatezza ironica. di distacco e di attenua-aQ0e»aui,gui il giovane triestino minimizzava il peso del propri discorsi ľ delia Propria posizione. pronto a presentare le propne scelte e le proprie convinzio- -~2Sg"" segno di«inferiorita », di una íncapacitá di essere come gli aim, ľer Liculmn - «^^f íeĽa^ocíciUíLííu^11 Lft8SUaismo circa la reale r^ss.buita'Tjnraston^ si rintraccia una sorta dl sH«ione tra ££2£~ .a'a""ľiirr--^~ ü proprio vi di tribúA lil Epoca i Guerre e řascismo (1910-1945) Lokmo ■Uli rolu co~ma°viľ„8 ^intellettua1'. egÜ non riesce mai a impadronirsi deUecir mpretrascinato in situazioni a cui non riesce a parteciparepic Ue quali resta sempře estraneo o assente. In lui si dá, com« viduo dä .ttľľľ * eroi * di Svevo-« uno scompenso tra I'orientamen» k., n T 7a ProPna vita, e la curva ehe la vita deserive »; tutto U suo muo namente, nei confronti delle sl poi in modo diverso negli altri < cheľindividuo dä alla propľ Unnun«. ^VT^ Ü "ľ**0 di un «errore di calcolo» (G. Debenedetti). NcUa sua eondizione d, subalterno, date le sue qualitä inteUettuah, egla' e s ■MO a frequentare la casa borghese del s.gnor Maller, il direttore delU*"^* "«va, quasi senza re rl----w'Bncsc va«hi desideri di tuSSS ^nt°'a Podere Xnnetta,7á giovane figli« P**; * ^•«»■»aniinsiemeľft ""^"uali,eheprogettadiserivereunroman* ^col'socialiche^"Ma quando sembra porsi il problema di sup**** SSbll-ntľ^ u" n-nmof con A^ett., Alfon^ madre si Pf°Prie ^.ini. qUť?WP°SSÍbil 52!ammala « &2S,e nt0r1a 81 Paese ~"Ie. dove assiste alia niorte *vSlJ1'"". ^ lcdimissL""]^? ed *™*9**0 del solito; dope UD g*£ Ann^ J rSUafami«liaat'?,"'dalla banca ein™ ad Annetta una letter*, d* j, l'idi^ n " >4S :di ricatto. Sf.dato a duello dal frjJ sl„ *edi 'nfc&^^oiaTS?"^«»« lotta suieidandosi: ma anchene Kialersiniet'^ J«*ldto 'ill nspeno alla logica che govcrna \\ m°" borfih NeUa vicenda di Alfonso Nitti il contronto con ü m< f>a solida concrcteiza, svuota * ~ mconr let. alt avuto molt, ľ- • sv»ota A Vllironto con 1 mondo ooip-" , ci» a , ľ '"Mi ai ( ^ Mia , ' nSU« "arrativa otUKen.esca V'K> P ESna««i Afo ^ S ľ 1,1,l,ana- daI (:—ll° Si"" Jl íl"'"' P "^it S J* n"n pSSOna«8i dannunziani. A different £1 ^ joV^. Unajita^ UiMW Iniziato nei 1888, il primo romanzo di Svevo, il cui titolo originario era Ľ, inetto, vennepubblicatonel 1892 (ma con data 1893), a spese dclľautore, dalľe ditore triestino Vram, col titolo Una vita. Al centro delia narrazione in terza personacěunpersonaggiodi intellettuale ťallito, Alfonso Nitti, venutodalla campagna nella cittá di Trieste. AHomo Nim Egli vive presso una famiglia di affittacamere e lavóra come corrispondente per la banca Maller: la situazione e il personaggio hanno numerosi precedenti nella nir ratK-a onocentesca e si appoggiano anche su motivi autobiografici. La rappresenta zione, legáta ai modelli realistici e naturalistici, tende a concentrarsi tutta sul pumo di vista del personaggio protagonista, sulle sue ambizioni intellcttuali, sulsensotor tissimo ehe egD ha di sé, del proprio valore, delle proprie possibilitá, su astratti idei li di vita ehe si muovono nella sua mente: ma tutte le velleitä del personaggio sono continuamentesmentiteeav\Tutedalla realtä del mondo degli affari con cuiegliéin contatto dai meceanismi delia vita di relazione, dalla coneretezza dei rapporti ci; torza edei «>ridizionamenti sociali, dalla sua insuperabile «inferiorita » veno i mondo borghese in cui egli pretende di inserirsi e ehe vorrebbe far suo e domina* 10.5. Italo Svevo 183 mondo del lavoro, del consumo, della coneretezza borghese, non ě che subal- lernitá, passivitá, estraneitá, autoinganno. Un astratto senso di superiorita sugli Aswrtem altri Io porta talvolta a elaborare possibili modelli di vita, lo spinge addirittura a e p*savni porsicome «educatore», soprattutto nei confronti delle donne (sia con Lucia, la figlia dei suoi affittacamere, che con la stessa Annetta): ma i suoi propositi non vengono mai perseguiti fino in fondo, egli non riesce mai a partecipare in- teramente a quello che fa, si sottrae a ogni comunicazione reale con gli altri, pur avendone sempře bisogno per ogni suo movimento e per ogni sua decisione. Tra il personaggio e la realtá si distende tutta una rete di mediazioni che falsano edeformano la realtá stessa: e tra queste un peso essenziale rivestono Ie lettere, da cui si sviluppano quasi tutti i nodi risolutivi della vicenda. II naufragio di Alfonso porta con sé una implicita critica dei modelli deca- Cmica ai miu denti, delle varie soprawalutazioni della figura intellettuale che proliferano d«*dem' nella cultura del tardo Ottocento: eroe « senza qualitá», iJ personaggio svevia-noělontano da ogni compiacimento estetico, ě immerso in una realtá quotidia-na senza valore e senza colore (non a caso ě il grigio il colore dominantě del romanzo), vede affollarsi intorno a lui molteplici personaggi di un mondo quoti-diano privo di splendori. La prosa rifugge da ogni preziosismo e da ogni ricerca L» pros* '•nguistica, si adegua ai caratteri della grigia realtá che vuole rappresentare, fino jPparire alcuni momenti addirittura aspra e scorretta: ma essa ha una sin-J0 e caPacitá di creare momenti di sospensione narrativa, adottando. attra-«»tmprowise fratture interne, punti di vista diversi da quelli del personag-fe c°lntrale' 1uasi contestandolo e chiamando in causa qualcosa di inafterrabi-e stugge alla sua coscjenza e cne non puo essere detto. Seniliti In imrnto una lettera a Silvio Benco, del z9 "ovembre i895> Svevo dichiara la pro-pria .... a -----— uncar ' |°rnia che u -"»'"Rranp ' ra a Silvio Benco, del 20 dcwouu" di una cosa reale a dan-ivarc alľimmcdiata raiM^cscnta/iotu ^ ^ ^ ^ ^ gTTalt'ri sentonOncibensnsrcsKJ>> !<- ->s\ r.,pnresentazio- >e gh áiTrTscntono neun rosa sress. 1 r.,pprescntazio- »arte proprio al latto che questo allon.anars.della M|^ ^ ^ :onte di eonvenzionale « normalita» ns\. • • on|l. „.„„ralisti di tipo naturalistic. L'allontanamentot .11 ^ u.nslo,u nai I , tlxU.'K«" - uannunztani. A itiiiei«.-...... tl)iiv" . ^nchetlll: ",w . ,-0ncentr raPpresem u>- ncss.m modello assol"" .,1 sul p "« MUi una nurruzionc in hi/a persona si ..............* Epocaio Guerre e řascismo (1910-1945) L'bcl, "aha catidaunsensoprecocedi«semlitä», da unadtstanza dalle cose che somipljaa quelladi unavecchiaia sterile e inerte. Emilio Brentani, inteUettuale faĽit0 di irenucinque anni, che in passato ha pubbhcato un romanzo senza successes ora conduce una inerte vita di impiegato, di modeste condizioni economic!*, vive un rapporto con ľesuberante e inafferrabile popolana Angiolina, ma in ognisuo gesto sembra mancare di energia vitale: ě tutto rivolto a costruirese stesso, ipropri rapporti umani, la propria vita sentimentale con un distacco che \o separa dalle cose e dalle persone, con una soprawalutazione dei propri propositi, ehe non gli permerte nessuna vera conoscenza delia realtä, ma lo chiude soltanto in una spirále di autoinganni, di immagini illusorie, di false presuppo-sizionisui componamenti e sulle possibilitä di vita. La sua esistenza pare essere sempře in attesa di occasioni ehe non si realizzano, in continuo ritardo rispetto aunpresenteche glisfugge: nel suo comportamento egli si appoggia sempresu modelu ideali, su miti e falsificazioni di tipo romantico, su pregiudizi e conven-ziorn alle quali, del resto, egli si sente estraneo; Emilio Brentani ha bisogno di vedere gli altri attraverso proiezioni artificiali e banali ehe crede origináli e asso-lute. Non gli e mat possibile istituire rapporti diretti, ma in ogni scambio uma no e anche nella sua passione per Angiolina, egli deve fare affidamento su do medmon, crears. degli ostacoli, de. modelli esterni; non sa vivere Ü preset^ *2 delil t Una,fl8Ura «ncapacitä di vedere le contraddrz.on. d* '0-5- Itaio Svevo i8j -uoiso PPoni «sifmarTaT8''0stacoíi. dermS«Sn l6 raavivere sUen.o • UUCU1 esteri _, „„«»ivacu).------. net t í'" »•^«ÄST^* dl vedere le contraddizionidelí. 5 í"16 e la SUa S?"1 lntellettuali d. tipo decadente. Ma U* «vEi SB? deU'o cona ePalrreTtan0 anche un ™do tutto nU°ľ í X ^ i iff* C°munque inÄ,la SUa faU™entare esperienza svela ** mecUat, b di aCrľ U^*' per "ascondersi e sottrarsi al b£ deU'*mo Senza' QueUa di F "v0" ě mai p<>ssibile farla propria con J deUi Ä I?Ůl? Brenta"> ě la condizione piú S f* Piú in C ^ntre & desideri illusori, fantasm. artiße^ Questi ca Ver° Volt<> dell« n— ^ -= —semF 18; presenta invece la vitalita piú libera e aperta, la salute e 1'energia fisica, il piace-K di guardare e di essere guardata, di esistere sotto il segno della luce: incon-trata Angiolina, Emilio vorrebbe godere della sua vitalita prendendo una «va-canza» dalla sua vita normale, senza annullare il divario sociale che Io separa dalla donna, tenendola a distanza, confinandola in uno spazio e in un tempo ben delimitati. Egli vorrebbe farně un prezioso oggeno che risponda ai suoi Oggmo desideri piú fumosi, ad astratti modelli letterari e passionali, a suoi vaghi e in- desideno condudenti ideali. Si diletta a vederla come un «angelo» e a chiamarla col no-me francese Ange: tenta perfino una sua « pedagogia » di Angiolina, suggeren-dole idee di riscatto sociale che la trovano totalmente indifferente (come indifferente ed estranea essa ě a ogni discorso intellettuale, a ogni immagine di coscienza e di dolore). D'altra parte egli riesce a vivere questo rapporto solo at- Passte traverso intermediari (come un personaggio insignificante a cui Angiolina do- eďanganm vrebbe legarsi per approfondire il rapporto con lui, oppure come lo stesso amico Balli, che interviene piú volte nel suo rapporto con la donna): Emilio si lascia prendere piú fortemente dalla passione per lei, quanto piúawerte la sua wraneitä, la sua distanza, la sua inafferrabilitä. La donna copre il rapporto con 'w di una rete di finzioni, di inganni che egli si ostina a non vedere, djventando ^balterno a lei e alla propria passione: a ogni disinganno egli, sosotuisa: numc ^sioni e nuovi accecamenti; ma al di la dei comportament. della donna spe -»volgari, soprawive in lei il fascino di qualcosa di enigmatico e* u.„««fa jUsuuazionegiunge al suo puntoestremoquandoEnubomc«««jerUÜ > volta Angiolina, quasi contemporaneamente alla mořte della sorella An 1 Angiof"""6C ai.suo Pun£o estremo quando trmlio I? poi. quando ]"!?' c°ntemporaneamente aUa mořte della sorella Ama sř,gurarsi in Un j do'ore piú lacerante si ě allontanato, Angiolina sembra tra-J ^gno segreto °ntar!anza simbolica, in una « metamorfosi strana » che ne fa 1' c°rne l'imm ° * m'noso a cu'> nonostante tutto, la vita di Emilio resta lega-^mininiJe arr: a8lnf della giovinezza vista da un vecehio. La splendida figura Jndo C0SI- y ^a a r'assorbire in sé anche il ricordo delTinfelice Amalia, riassu-eri°dirivJaSSat0eiJfuturo,e diviene perfino simbolo indefinito di un de-"!ífeccia ajj 3 proiettato in un lontano awenire, immagine in cui la bellezza fjj VUesti mor"COSC'enza e ^ dolore: «Sí! Angiolina pensa e piange». del Ufla vita tematici si svolgono entro un fascio di rapporti conereti, sul ti ?°ndofre quot'diana che ha tutto il colore della Trieste contemporanea, děli a*biem;qUentato daJ giovane Svevo: tutti i particolari, i luogfii, gli ogget-^UeiiL . '"isirar.^---j: • -r- • •_____ii„ AeWú Dassione e strana » di Angiolina aJtnV^" caratf . ^ ^^VoK i/^' ^"tasmi artifici-^S^S^iata . üanatUra' chesispostasem, ^^'ií^^2iSImÍ ^foS1.0 entro un intreccio Jo O*"* Pat 8e^C etrie: da ,?n n quanetto perfetto, costruito *■ % dj ^s' motivi temS5 i ^ *S'! A"g[°,ina ^ e P'a"ge>>- • , Arna?^te ?ja>a, un !?'!'c^o e sl 3 parte Cě ľarnľco cu tore Steía^ vlta QUnS?tIC1 slLsv°Wo entro un fascio di rapporti conereti, sul GS mi** ľ ^ntinľ Angioli. m,»iinili . dl «sal.Tf to> c"e per Emilio rapPf' , héCvIľaQa- We' stínate ate>> e di coscienZa di sé; Á^t ^11BÍ tafinotS> ta;>l^"'^ontrarsi mai, della ÍJC1 ?uesHlJia?a asaS>a, fsU/a d' "gazza condannata S dl PC a f^rna f3 tioL J ^ata e v°tata alla rinunzia, W ?í iasi>'a> cľeÍÍS> d .í Un possibile e siJenzioso < nsi c>4n0n^odü23 rÍsca»o); Emilio sente °lpa- La u3' e8Ji ia tiCente' me"tre in realtä, tu«op ,0nda An ?C,Ura> Provando nei suo> ^ol'na, «donna del popo^' t i "uofr» '«iw ine na lunu u luiuit u<-"»-------- tu ambienľqUentato dal giovane Svevo: tutti i particolari, i Juoghi, gli ogget-Í 6 ^sCÄ?3ricano d* significati, vivono nella risonanza della passione e Í>^rJ; 1 EmUio- La narrazione ě sostenuta da una prosa incalzante, che emmeilti di cľ SCOrci vi8°r°si. che trova intensi accenti sentimental, e insieme Po °ÜPunto0.ntenuta ironia: 11 narratore> collocandosi quasi compl«te a c^ntodl vista di Emilin si trova sPesso a "Vif™ " ľme chiamato a Si>Pareľ frattu«> «itazioni, contraddizioni. II letto« e come ch. L t0>4za 3 Una «oria damore che si prolunga ^^S«* 0ria ě con;0noscere ""a reale coneretezza: questa stona»^ ^ ^ 2« esPriľJe "no sprazzo di luce in una vita malsana e Wj« jn ^ vaJore ^», ľr e Se Stessa ma cerca, nonostante tutto, d. ^"Lsibile. V.t-ottenendo pero unicamente di falsifícare ogni vaJore pu II namnož c il Icttorc Epocaio Guerre e fascismo (1910-1945) ino», Emilio Brentan, e jnche 1 ci oc d. un aScctl%) um4de^inerz.aaa^ Jcrn0 u senso dclla vita scmhra peters, mai, Ssolo nclla W»JZite c banalc, come e Angiolma, personaggio all, L ncllostcsso tempo tsan ^ di inaCciirahilc e di scgrcu, 5 PTvcSemodernaecittadina dclla pur tanto diversa Angelica d 10.5.6. // ^» *itw ff |6' imW saggistid ťmKwwtí Si c giá detto che, dopo 1'ingrcsso ncgli affari, la Icttcratura rimasc per Sve tfímmcnimt v0 soprattutto una sorta di sfogo sotterraneo, una specie di eura della propria coscienza, affidata a frammenti, note di diario, appunti di vario tipo, prometli quasi sempře rimasti in sospeso: proprio da questa serittura Irammentaria, nel-1c pause dei suoi impegni di imprenditore, egli ricava scaglie e segni di coscicn-za, proponendosi di portare alla luce (come indiea in una nota del 2 ottobre 1899) «bizzama, rimpianto, un dolore, qualche cosa di sincero, anatomizzato, e tutto c non di piú», convinto delPimpossibilita di organizzarc tutto questo « ™»Z Ta -7 Un'0Pm C°mpÍUta'Ncl v«"ennio che preeede la nascita della Co U li ° qUCSt° Impeř:no anal'tico non viene mai meno e trova nuova strii n Pm Va5ta esI1erienza ddla modernita che, nel suo lavoro di indu- nalunCISUOIVlai!CÍeiimnpi l'.,.t~. 1 1 j- ______ 7.1 Iroat^ „ -M LuroPei. I autore viene ad amine— 1-legata a una prari^-a—• sire; la diretta conoscen )duttivi, delle ^"^eneisuoi^r^V1'118 trnitá che. 5 &' ""a sssvícnc id *c*™~ m",u- 'wme dclla tecnir. j ?' mcccan'smi economici e produttivi, delk "os.tá di tipo scientific ! mercato>si '"treccia a un approfondirsi di d P'uSves'odaUWizzome'Ll°ntattÍ internazionaIi che allontanano ancoradi S-^P^tedafft k/,temporanea Cl,ltura italiana- l»cs,rf"!:,m, M«-l,Ulana daUe problematiche del dibattito intellettuale dcll e« iT"^ C>,rca ^ore &°e.S^° aPProfondisce una problematik r***, '0.5.3Í'oZprimi conta"i con il pensíefodi Scp^^ Svcvo cspkiu una visione csuemamente nepau• -orre I m jj 4^,, csotto\incai\pcso cW, nel\a lensionc distrutuva cik\ sV0\girncn ^ co . no kóAmm ir^mhcanti, casi marginali e banaU- . • atj da" 1 aSsa> j. «\Ax. ioaí), cW spinse Svevo a conírontarsi con u sltada oClK> <ím modetti <\c\ natutalismo c cVte si stava per mcttcre » wV. »V ^0*» * scifflM e <\t\ monolojo mteriore Uft. GENEM E TECN^ -stica c Pf .. wmpo cg\ivo\geva\a sua itunzkmc a\la \etteratura um ptanutio i QucWi d\ uadizione maje*- <» -:' inoitte \a (t>— to- lonta"-1 stes*" $f ío«e pra»uttn, '««a la\, (cfr n» ^ '"«tere suJIa strada acijs •ohiíL*"0 ^I'unS^ingilT Iett"atura umorisrica e P^^í* "'t^^t^!***^?- ^ P°st° tutto particolare ^ n,c a'a,tla. alla med >diana. con una attenzione os^. ned'e'na u, gencre e aj dlfficiIi iegami tra 'o.j. JtaJo Svevo '«7 0BNBR1 E TECNICHE tav. 237 onologo inřeriore/Flusso di coscienza r[-|[j|llll'lltL in racconti ......- — -■—•<> na— "uo accade jrffn "■"•|,'intf «' ahhflndoni al diretto movimenm i pcnsiVrí; m3 anche in narrazioni in ter/a t)eisona il narratore puó passarc la parola a un personag-lfior ripro(juccinlo il distoiso interní > della sua mentě in una determinata sitíiá"-zione, sia con l'uso di virgoTette, sia aťtraverso lo st tle tndiretto libero (cfr. ge-neri e tecnicme, ta v. 201). li monulogo interiore si diffonde amptanientc nel-la narrativa del KOOndo ()ttocento, ma tra i tanti testi che ne GQOteQgQDO esem-pi, particolare fortuna avrá piú tardi il romanzo del řrancese IZdouard Dujardin (18611849), U'slaurierssout coupécs (I lauri sonosfrondati, i«88), basatotutto sullo svolgimento del pensiero di un solo personaggio. In questo tipo di discor-so si manticne una distinzinne tra piani diversi, con un linejiijtft"" JMB tli do mmMnicativo; c su uno schema simile si bas ano Pirandello e Sve\u I^utrT specialmcntc S^^^^, K nologia elaborata datlu psícologo Wdbam James (ctr. 10. j. 17; .j^. muladellosínumofmnvmmffT "tyti™dl ""^iJfíAwďXti ratterc contraddittono, variabilc. twuuW', ,iK..nt.._i. ' ;.()|mi-|lit,,,Kí.; rejiitteparticolari marginali. non sempře orga.11//ato imťntazionc pni avanzata " anih,z,c.sa Mlhssodtcosaenza^^ %a ^áTBleTtoTe^ ildkíuc jiilinitc couipliaaioiii.. Tu quclla dciM; V ^ ^-^ m0|(a nar. ,0-5.2), appaxso un anno prima della (,.ui<-uJf ' j ^ comc un r«iva dcgli anni Trenta e Quaranta il flusso ui cosu crsonaggjoJ1deUaW£. "uovqjrictodo di rappresentazi""'- rlell'interioi «V"^V )[| J^, 7mIo. so-«Baaaone. Mo"ltePricÍ comunque. in tutta la.nar . icativodd mono-'«80 interiore e quello piú disgregato del flusso d. cosc. ,.(cfr Mm.."-^'' attutto testi teatral1 l«i B Piu compiute di qucs.o 5-J.U). Per lo piu in sospeso, hm.tat» all e» bbc r.sahre co ^^che, d^es«anoinvecei.entativinarrat1v.:J^4'^^Vto*^J^n^^ 1*»*? I umoristico Lo speafico del dotlor M ^ di «5»^ non d B-*g d* , La condizione di inattivita a cuj * ^ letterario, m«' ,ei ,rag» ;"bi.o in una pili dirctta ripresa dell |*pg» ncUa co^j,^ ^•one di attesa, di sospesa pr^ccup^ s0vranaz>onalc cra sta,o tltaPPresentavano anchc la fine d. una c.vi" . nazional,smo a c,P«o, un rinchiudersi dei popo"'10 torr i88 Epoca 10 Guerre e fascismo (1910-1945) nuova lagione NMPMM mferciuj »u Joyce jWAclkxic L'm«vtiilo * Joyce pre esuaneo, un precp.tare verso una d struz.one forse mevnabile, ma ^ .. .nificato. Una prima immagine del suo turbamento, pervasa quasi da un ^ allibita sorpresa di fronte agl. event,, e aff.data a una vibrante nota di diarS * maggio 1915. sugli awenimenti di Trieste alio scoppio dcUa guerra tra I.alľľľ' striľSvevo espresse poi la sua preoccupaz.onc per il dest ino del mondo e per I tenzialc distruttivo delia civiltä moderna nell abbozzo di un Trattato sulk t iella pace. Approfondendo lo studio delia psicoanalisi compi, in collaboraz?'" con un parente, la traduzione di un breve scritto di Freud su U sogno. Con l'inizio, nel 1919, delia stesura della Coscienza di Zeno prende awio uw nuova vitalissima fase di esperienze narrative e teatrali (delle quali si parlcra ancon in 10.5.11 e 10.5.12), accompagnata anche da scritti e intervcnti di tipo saggisticoo diaristicoedagli articoli del giornale «La Nazione»: alcuni di questi fornisconoin magini molto concrete della vita triestina, altri definiscono gli aspetti della wain glcse nel dopoguerra (a conferma della simpatia di Svevo per la civiltä inglesebasti qui ricordare le interessanti pagine sul Soggiorno londinese, forse del 1926, die co stituiscono uno sguardo retrospettivo ai suoi viaggi in Inghilterra). In molteletters degli ultimi anni, scritte nel proposito di promuovere e sostenere la sua opera, si in contrano importanti spunti di critica e di poetica; e una sorta di sintesi della propria vicenda intellettuale e contenuta nel Profilo autobiografico, inviato nel settembrt 1927 ai critici Benjamin Crémieux ed Enrico Rocca. Un eccezionale segno di intelli genza critica é la conferenza dell'8 marzo 1927 su ]ames Joyce, omaggio a colui che aveva prima di ogni altro contribuito alia sua scoperta, sottile e intelligente confa; NovecenT° 11 CaS° aVCVa provveduto a creare tra ^uesti due grandi scritton ]*r*'su cul aPparve ce una visita a Firenzc agli amici solanáni) p rhJ H sfesso penodo in cui Sveí-o fc-jntero fascicolo. ^ soiananijecheai/amorr^^[|'autor<.^^; non si presenta come narrazione di una vicenda particola- "i*™ re, ma come un'autobiografia aperta, in cui non si segue un disegno organico, ma si aprono sqüarci su di\vrše situation! e ôcťaSlofll délld Má del protagonj-' atta di un personaggio fittizio, Zeno Cosini. che non coincide diretta- ^' nana ui un persunaggiu milšiu, y"-"*^ —----"7 ___■ mentě con ľautore (anche se ne riprndnrf g-iai^horaratterereun riccotnesu- _ líKkperkberarsída una nevrosi che si manifesta nei raP"0"'«"1 x " -SjS^si riconosce innanzituttoTieTlTmpossIrA •^t^^souo^o^ormai in etá abbastanza avaTizata, a ii^cu»1 psiooan >' ^ehH^vuto dAttor S. ľincarico di^211^^;^^%^ ^egarlo c alm^řetirlo s int'errompčä un certo punto, touic mlurottarn íflpÄUl quale.grazie a uh'Interpretazione adeguata m q be potuto awicinarsi alla guarigione. ecisioncdipuhblicarc quelle mein cul 11 üottore presenia 1* -"-biu t infanzia e ,fer ■ < cui lo stessoZeno ritorna al penodo.JJÜsua Ä^ 'rP^aMrecuj^kr^Sn» poi -lue capitolidl media m«s ^ ■^dicato agli inftn,,, arufici e sotterfugi che .1 P^TriTa "dietro Sh ^lovinevvo „11. j:£c:._i.ř j_: ____™Are e a un Kciiu Ji quesu. ^ QQaJwľ SÍ comP°ne di otto capitoli didiversa moru! affe. Una struitur« innov«liva -v-aiu agu ínriniti aninci e soucnu^i v..^. « r—- «=■ rjsaje jnclietro a«a -• abbandonare le sigarette, e La morte di mio padre, c— 0 caZr6' Cl,e viene vi«« come una ^unizione» nei suo, ^'^endechehan- Ad, c A*-^Dni'm0lt°amPi: ^storíadelmio,m,lmn„n,o, mcrntra.csulk ^ato Zeno a frequence la famiglia Majfenue le f^^^^ s«o amore per la bJIA^a. dalU quale np IOO Epocaio Guerre e fascismo (1910-1945) Carla 1 suicidio di Guido dianstica Kena finendo dirottato^uas^utoma^^ nemmeno renders,, ľ' veTšôtäTňéhóali^sÄ^ che pero si rivela come la m„giic ; tau di qudla conaetezza borgheseed. quella « salute » d, cui egli soffrc ,a ^ jjOa lo*fc ,/^^cUiZe^anto te^j "Per™rrc le tappe del rapj^ -gjjg-^^tFelOTTuoso, che lo lega a Carla una giovane donna di JS^ popolare, che aspira a divenire cantante, rapporto ehe egli vive con senso di colDap nel continuo desiderio di troncarlo; Stom di un r;.;;/cw omaadak^^ gue le difficoltä di Zeno nel mondo degli attan, e lUumina íl complicato rapporto ehe egli intrattiene con il marito di Ada, Guido Speier, la cui abilitä e la cui appa^ rente fortuna e come ríbaltata da un ťallimento ehe lo pona al suicidio. Piú breveé Vultimo camtolo. Psico-analisiM cui si abbandona la narrazionc del passato tcheri-guardava grosso modo il mondo trieštino degli anni Novanta del secolo preceden te), ď«ndg«yy.io a una forma di serittura diaristica, con tre bráni datati tra il mag gio i9i5e^Sirzo 1916. qui il protagonista annuncia la sua decisione di abbando-nare la eura. svolge varie critiche alia psicoanalisi. paria della sua improwisa sto pena delia reálu dejla cuctra. sostiene di essere guarito dalla malattia gra/ie .1 \ťj gtrir diccirnmerciali,ottenutiproprio per effetto delia situa.ioiu ' " Con questo diario finale il romanzo si conclude quasi uscendo da sc stc&^o c smen_ trndos^snezzando ] proprio p^rcory) narrativo. ehe del resto nei pr^cŕdenacapi toil si era sviluppato in modo obliquo. con continue fratturg_g_riprese letí anene 10.5.10). __l ,1 — J>-llPersonmiodiZeno. • Tutto il discorso di Zen tÚn e «^SaT^°nef^cosdônzaclnganno.trab.sognode ÍT^^éalb S ľ" l0r° T MPP°~. ™ Videnú ^^^ÄÍi^poSä^"^-^0 chc 8U sfW continuance s^ľnľ*8^^ trascinato da una torza che ^S21£ljirn^dri-!?"quistareAda e Alberta bü^boiWcll1 gy^gwacrirWn lmu,' man;ť,Pcr amarc la mogííc vive il suo rapporto - Pi MIH 10.5. Italo Svevo 191 .Dcsiden c coscienza da due oppostemotivazioniidaunapartela sua disponibilitá ai UdcsiíkOO. a ^^^^{araiiie^inafferrabilid! ielicita u n ľ SSoÄ Hellcxxa «in primo luogo quella femmiA'a^f —0^n^ e di stráňô", ehe ta conciudere « clu- lorse_ !Djo vi é stiitM dentŕo per >-rmre e ehe non vi appartiene». fflerenza di Allonsó MTT\ t dl l.nulio biéi ^cno non e un^i^as- horsonatíl*10 , ...comportameiu..• • iuiirammaticlK. ""Passibilejfr.soperlino nella soHccn/a o nellc siti a u ^ ^ ^Sie aggredltó e deriso come una marionetta; ma e u _ ^ y S(|., j,|t, ln Piedi la sua interiontii. ;-di, vedgA con sua stessa sorprc 1 ri-"lť'>rsl , jlUL,, 111 -ľf^JŽ^reTin una serie dl s—'™ ťhc culminam-- ehe gli- r—r^ii^'e in una sene ui>uuw,-- —sTr^iTTĽiierra. x"»""....... ŕíuSľm^ cui si sente egli riesea a passare .„asi intatto ,n mc/ o V ^.....minKolosa.nen«e Miu, , . 1 ,, '. ......„• d rST -^u^aTattiasiconflguracomelas,,^ ■stesso,na» run, m ton, P^0™**1 ^Imonal,. II narrare, nel momen.o - l^compe XVsS cüÄalHchiestache . nescente, aleatoria, casilalP manc™^ di centro, della sua sostanza eva-ÄÄ^^ft& «senziale Per la costruzione di questo -UöUlon soltanto le mehiorie cT 7 "e qUCSt° sr^nnte della psicoanalisK memorabile l'attenzione che cgii riserva al mor"- .jTXgäsedow (da cui a un certo punto viene deformata Ja beUezza di AAZT ^hegiTappare come una rivelazione delle « radici deüa vita la quäle e fatta cosi: mrtigliorganismi si distribuiscono su una linea. ad un capo deiia^uaie' sta Ja malattia di Basedow che implka il generosissimo, folie consumo della forza vi-:alead un ritmo preeipitoso, il hattito di un euore sfrenato, eaJJ'altrostanhogli ■rganismi immiseriti per avarizia organica, desünaü a perire di üna malattia che sembrerebbe un esaurimento ed e invece di poltronaggine». Cosf anche il rapporto trfl vitalira e iner^ia si risolve in un rapporto tra malattie, mentre iJ «giusto medio fra le due ro^lattie si trova al centro e viene desitmato impro priamente come la salute che non e che una sosta ». La malattia diventa insomma strumento tondamentaJe di conoscenza; e in Malattia questo essa si intreccia. iino a identir.carvisi, con la senttura e la letteratura: e scrittura smvprp^anene cerrare le ragioni segrete della malattia. usärelä malattia come 'orza critica, che rivelale contTaddiziön. della KälVA, VtilgAnno che si nasconde souo ie apparenze sociali; ma nello stesso tempo Ja scrittura e invenzione, arti-ncio. si(;t»ma jj inganni che allontanano da una conoscenza auteritlca. Lö"sleT-b0Jngua^in p ^alsiticazione: ogni «coniessione» sincera e impossibile per Falsiiicazione '^crittoj^ pei Zeno, abihiatö ä f)ärlare in triestino, lo scrivere in italiano non M linpiaggb puoessere altro che falso e menzognero). Questa tendenza alla falsificazione, nuesto mevitabile immergersi dell'uomo in un gioco interminabile di inganni e -J^oinganni, anche se offre molta materia di lavoro alla psicoanalisi, rende ff® impossibile il ra^iungimento di una veritä ultima dell'io, confermando -"^gtadejla^cura " -■-■- 'mDo!tn!i^°^^rrarnmenti deIla proPria esistenza, lo seavo del proprio io 11 picenie ^j^odall'analista, si confrontano necessariamente con il remno: U coscien- edpassato T^T^g-e-^che nn'npera sul tempo. una snttile indagine sul rapporto tra uTa^P^^3-2^^ rndiri nLTnmr ha rivelato la guerra, lo svilup-P»dci nuv/i industnali c il dominiu sulla natura si rovesciano in distruzioncc Tone, e il romanzo si chiude proiettando il suo movimento nel tempo verso un dnnebu\Z 7 ™ 'T™ che nessu™ ^rä c la terra ritornata alia torma La?aIT nel Cf priva di Parassiti • * tnalattk». fon dini Wc ľdľľ1^ dl qUeSt° *rande ™™™ si appoggia su un inconion '"»ffcrrabile f I0-5 ItaloSvevo 10 .5.11. // «raccogltmento» del vecchio e ilprogetto di un nuovo romanzo. i •__________■ • ^Sfx^^^^^^^ stru"u'a che riesce fin° m Ca qiUCSti racconti)>Jl vecchio assume, per la sua stessa ^SSj^^ defe' Undlsta«o critico verso le ideologic dell'accelcraz.one della v tal ta m,Wcitato. ****** & 'dentj"Ptf che avevano la*t!^toUm&&^ Gran parte dei raeconti ripresi, progettati, portati a termine o lasciati inter-rotti nel nuovo fervore creativo seguito alla Coscienza dt Zeno, ruotano attorno al tema della vecchiaia, indagando il suo difflcile rapporto con la giovinezza, con i ricordi e con il presente, l'incidenza che su di essa continuano ad avere i desideri, il valore che nella vecchiaia possono assumere la pratica della scrittu-ra e l'indagine su di sé. Per chi aveva intitolato Senilitá il romanzo dell'av-ventura amorosa di un trentacinquenne, la vecchiaia e la propria personale esperienza di vecchio arrivano a riassumere in sé i piú contraddittori aspetti della vita, rivelano il senso piú vero della condizione dell'uomo. E in questi raeconti é possibile rawisare «un continuo scambio di ruoli tra vecchiaia, inetti tudine e scrittura. Se ľindividuo sveviano e ľinetto a vivere, il vecchio é l'indi-viduo per eccellenza, l'uomo minacciato ed estromesso dalla vita, dalľingra-naggio sociale dell'esclusione che fa di ognuno un vinto. Invecchiare diviene simbolo del soprawivere» (C. Magris). Questi raeconti propongono cosi un'indagine disincantata sulle infinite sfasature che si presentano nel corsodel-la vita, sullo scontru tra energia e inerzia, tra forza inestinguibile del desideno e realtä della decadenza fisica, sui vari modi in cui le illusioni e gli autoinganni agiscono sui vecchi e sui giovani: il punto di vista del narratore é quello di chi considera le cose « col senno di poi», eppure continua a partccipam. La scrittura senUe é come un'operazione di«igiene», di« raccoglimento», di controi-10 propri limiti, di ostimta difesa del proprio vivere. Nei suoi légami co Pásalo, che pure egli deforma nelľatto stesso di confrontarlo col prcscn^neJ »Ptavvivere e trasformarsi dei propri desideri, conviyono oppost.^a eggm_ ^nt, di difesa e di attaeco: nel rivendicare la dignitä del proprio passtes che di un m°ndo distrutto dalla guerra (la cui eco s, ««JP«^ Gli Ultimi raeconti II tema della vecchiaia i c Nl.is.miri' della vita Fra difesa e attaeco '"Oxjcrivcre mam nsultato, Svevo non ha bisogno di una p« ajair»«u^^i-stica; anche que\ momenti in cui Ü suo italiano puö sernbra tonalitä * retto 0 comunque lontano da ogni equilibrio formale, da og » , ^teS^Zý* cale»,hanno Vessenziale funzione dt gattBDOS 'nTOPP^^la^a^r^0;t t viaziünj, i giochi imprevedibüidel suo personaggio. Lo s^lS-r7^plo^se,.} if ' uxiealta proprio nella sua Aisinvokuta. riegli scatti e nelle trau sC st^^o sy.a sintassi, nel modo con cui essa interroga e mette in quest st0 pr°$Jc& cui scompone e ricompone i propri piani (.significativi sono . Sid" gli echi interní, le corrispondenze e le ripetizioni di nar^t^ trovJr8'3 «iovanUe, che avevano imperversato fin dall'iniziou.....^ aVano frenetica e brutale risoluzione nel trionfo del fascismo ImpKto- stessoesistereeresistere strada ^8ni ,affermazione di valore, in ogni sistema etico, riesca semprea d> sé un keSlderi°; d'311" parte, la solitudine della sua coscienza s . "* un bisnnr.^ j: _ : ,. rt___«^r>ri(inerla farsi scop'redentro , . ^-6'iuicativi sono a quesio - "Petizioni di parole e di frasi). Si« - eia giovanüe, che avevano i avano una frenetica e brutale ris~--------- - , su0 so smascheratore di illusioni, il vecchio mostr. c«rne in ogni affermazione di valore imp°ten da Q desiderio; d'altra parte, la sojtudine ^w per U sua imp- »e un bisogno di comunieazione e di arten , iovanl. ^ « Presume piü autentico di queUo presente * ^ ^ ^ ^ ü«a burl* riuscita, scritto nel v& ^^'cbe'^P^J^^ vecchio letterato, Mario SamigU, povero impjj^ fa crcdcre che un 50 un romanzo in giovinezza e a cui un cono» U solitudine e gli aitetti VtuburU nmatt 196 Epocaio Guerre e fascismo (1910-1943) co sia interessato a comprare, in cambio di una cifra esorbitante i A ■ ■ duzione. Le conseguenze della guerra trasformano imprwedibiW^"1'/*'1^, un guadagno economico per il beffato: nel corso del racconto si UtontZ j ^ «1 pre pní nettamente l'opposizione tra l'uso pubblico, istituzionale com la letteratura la cui il Samigli si illude di poter accedere) e una "lctteraT"^*^ ga », privata e igienica, destinata alia « correzione » della giornata del ve "'h"** sono esempio aJcune delicate favolc di animali scritte man mano dal pn ■ Ľincompiuto Corto viaggio sentimentale, la cui prima traccia risalc fó?*''^ anni del «silcnzio» di Svevo, si snoda con fratturc c pause, seguendo il ôw jí un viaggio in třeno di un vecehio signore, il signor Aghios, da Miláno a MateM passato riemergono i ricordi, che vengono messi a confronto con la vita del pre» te, in un intreccio di autogiustificazioni, di eautele e di attenzioni nei riguardida* altri viaggiatori I ma alia fine egli viene derubato proprio dal giovanc al cui draoa ha přesuto attenzione). In Vino generoso, ľeffetto del vino provoca in unvecdá un sogno inquietante, che gli svela la zona d'ombra nascosta sotto la sua traoqiA .'ccchuu posizione di felice padre di famiglia. La novella del buon vecehio e della btlkjir,-Mmbi nulla iiUlla cui sistemazione definitiva l'autore era »"<<.*•• ventura di un vecehio e ricrn w~~- ''I VUfgfl, ttmtntiU '^.itaJoS.evD jroposito di« raccoglimento », sostenuto dallW«, „ j jtopko in cui tutti scriveranno e in cui Ja « vita Jľ parados^d, m m., „otrion/odella letteratura e trionfo d, un.TS^tu^.. jE* , ŕjnzioMdi soprawivenza e di controJJo deJJ'orCan"m "T^'cl*ha una - che sono sľariľn^.V1Sta come u"a «conclusione»). & ^"^icKf, cano all'inizio la 1' "i ,°lati ü" ^/ra//0) confession i del veg ul0n( Ife c°" un nipoSoY;10 deUa sua condizione attuale- deľui !S5 3 S? 3 Una °P^ione dľ Pane di řort^ effetto comico do£* • *, ^ ^"aggio de «""giovanunento» che Zeno avrebbe ^> ^^"eravone, cfr. 10.5.12) Questa scritrura tesu- ----wmuhc ai quiete, sempre pronta pero ad agitarsi e a mettersi in discussione. In termini piú drammatici che nel r. p passato egli si trova ora ad aff rontare il problema del tempo: I'intreccio tra pas- ciö a mteressare gli C5 SKSfeř reaL22a2ion' ^eniche. c°llater' iaCC0rnPagnar °pere' alcune compiute, altre ancora in fase di 1 %ntes- 'ecc- ml di r progetti- abbozzi, stesure di vario tipo. ma subit„ lcura, e in utto.ciô non é stata data ancora una sistemazione fasedielabo- Imaemi ^entr'^'ecc ;mld^ "3 progetti- abbozzi, stesure di vano tipo, matenali sub;r SlCUra. e in m l tUtt° dó non e s£ata data ancora una sistemazione \-era-Prirni U"a elabora? CT é assai Ulcerta anche la datazione (molu testi hanne-drarn progettieten7IOne ,unghissima, sono stati lasciati e npresi piú volte). I eatrimaticc>: e sem scrittura sveviani furono comunque propno di npo ilT Pře 1 temi e le situazioni da lui predilene arcoleranno tra «ando un singolare accanimento nell'approfondire aoibicf "^ativa ftCmi e le situazioni da lui predilene arcoleranno1 tra NtaT'1' Persona"» an estando m s™gohre accanimento nell'aPProfondire ^lv! ,aniiliari ľ ' ^P^cazioni, di£6coltá e sfasarure nei rapporti senn-^soZr8hese srondo scenico di questo teatro ě sempře quelle del sa- ^e eli rese: sen,,0 da c°ntrasti e discussiom, da curiosi inridenu e cospi-Squüibr, ina/°mPere la struttura del dramma borghese. Svwo ne tnse nterr». vi fa scattare segni di rmprevedibilitá e di irregoknu. i<}8 fcpoca io Guerre e fascismo (1910-1945) La parola della normale conversazione quotidia seri, rivela come ľapparente civiltä deilapportU ľac*"** di tensio ------------ 11 —------ pvjin c 1 accurat • " "^UlaU quotidiane della vita familiäre borghese siano gravati da u di t(X prepotenze e violenze: e da ciö nascono e si scatenano dSid * Velenos4 spesso assumono un irresistibile carattere comico. e Sc°ntri d* Scatti e paradossi, momenti di esasperata crudeltä, emergono il | die della primissima fase del lavoro di Svevo (databile'tra il 1880 e ^ del conte Alberto, Le ire di Giuliano, Una commedia inedita, II ladro ^ del hallo. La fase successiva concide con la vita di industrial di Ettore' Sch"'^"T rante la quale la scrittura teatrale continua a venire coltivata con impegnoepL ne, confermando, tra l'altro, che in quel periodo della sua vita l'abbandonodeL letteratura non fu mai veramente totale: ricordiamo Uavventura di Maria; Ľnaur,-to (terminato nel 1903, questo testo sembra anticipare certe situazioni del teatropi randelliano, presentando la vicenda di un awocato che, dopo aver uccisopergelo sia una prima moglie, evita di ripetere con la seconda il gesto che la coerenada principi gli imporrebbe di nuovo); La parola (1901, di cui una seconda stesura, col titolo La veritä, sarä compiuta nel 1925); uno scherzo in dialetto triestinodel 19er Terzetto spezzato (1912, atto unico in cui ľombra di una morta riappare aregolarei rapporti tra il marito e ľamante); un Atto unico in dialetto, scritto forse tra il ije '14. Risalgono invece al dopoguerra, situandosi in parte contemporaneamen stesura della Coscienza diZeno, anche se vengono completati intotnoai_ 5,^ ritä, gioco sottile ed esasperato sul rapporto tra servo e Padrone^"contjnuapoii una serie scatenata di complicazioni, il servo uccide il padrone,^ ^ Q^fstí manifestare subalternitä e dedizione al suo cadavere), e 1 quattro «»V^,^ ,e prime immedie nferioritá 1 la penna d'oro d'oro (titolo improprio attribuito dall'editore Umbro ApoUonio)^nfigura comen sima misura si mette in scena uno scontro tra due eugine,che ^.^„jgeono*1 bellione dell'una al potere dell'altra, in un perverso intreccio di ^^JitM e di affetti familiari, in una continua oscillazione tra comPortaone comica1 lione a ogni formalita (con momenti di incredibile esageraz \enerazione neJjulu- Ľultima e piú affascinante commedia di Svevo, a c^^lynge«eräll°t mi anni della sua vita, ě quella in tre atti che ě stata íntitow dcu'0pei* dominata dalla tematica della vecchiaia e dal motivo con , , ^vo^' nPrr;^„;-----:___1_____ 11 1 _________í ^ntro ancne aci per ringiovanire che avrebbe dovuto essere al centro an di Zeno (cfr. 10.5.n). . ._;.na di PreS' •asPel '0.5. Italo Svevo „ di energia della modernitä (« Perché é vero che in questa epoca non é oer £0 di essere veceh, >>). I suo „cordi, ú nesso tra i deSlden del pj™ ££ ^riproporst impossibde nel presente, ereanc, una sorta di sfondamento d So spazio del salotto borghese edel tempo; teatrale, in tre scéne di sogni posteaUa Z di eiascun atto in cui 1 impossibile condizione di «vecchio giovine» ú pioietta in fantasie di potenza assoluta, in un ínquietante e minaccioso ribaltar-si dei rapporti, in un bisogno di affetto e insieme di distruzione. Nel finále il Ľibiu*, vecehio approda comunque a un nnsavimento, riconoscendo i propri hnáá di * essere'"0 fronte all'appressarsi della morte: egli afŕerma la necessita di una razionale e '""npost. igienica distinzione tra realtä e sogno, tra possibilitä e desiderio, tra mondo dei vecehi e mondo dei giovani; ma questa distinzione resta dittícúe e ambigua, la-scia sempre delle sfasature, delle irregolaritä, che occorre rassegnarsi a tenere insospeso (e in questa battuta sembra di scorgere un'ultima dehnizione svevia-nadelia vita e del personaggio: «Dico che tutto é hiori posto. Ma poi ci si abi- "nmp a oosto si fosse»). "^Uscomposizione di Svevo. Svevo opera una sua originalissima scomposizione del personaggio e dei ftrita^ modelli narrativi, esprimendo la condizione moderna dell «uomo senza quanta*, di una vita borghese che ha perduto ogni centro e appare invrluppata m un fascio eterogeneo di errori, di intoppi, di deviazioni. La sua P^spetma1 rau1-"Iraente critica verso le illusioni della vita sociale, verso la — 1------fl nessuna rivendicazione delia sacral.ta • ■n- —„ A\ oran parte tnalattií ' , JJ*cm° ^ovanni Chierici, neUa sua viua 01*»— ^dUnSriVe'- P°Pokta da familiari e da servit°ri ^SS>& ^perlean man?nette> si Ias™ sottoporre aU'operaz.o"?, U■ ^oZSn^tS° di essa una buona dose di energia d*edesTi • mevitabilmente verso il passato della sua &°^e*A-. e presente deUa^Pa^ati e siu^ti, la cui immagine egli sovrapF' su I k ^ stes 1 rST si^a. Pur r,lI3 de?lderabUe cameriera Rita. Mantenendos^ & ■ nmanendo oronto ad a.oredire. patetico e ^ -r> a nessuna «venaiw^**^"j. „ parte »do moderno, non lo porta pero a nes ^ g differ^ g negaU. udl'arte, né del ruolo autonomo deg n assolutizza^ n 0 Wieavanguardie contemporanee, egl^^nhut k j, „tro ^ ^ vo,ogni traduzione della scomposizio" ^ laica>sperirje mae valore assoluto. Egli resta ancorato a una pos ^ e^^j^ mente razionale: la letteratura non indie ^pe ^ .ns.nuars. r. d. «np strumento essenziale di conoscen«^ comportament'h s0 ""Be pieghe piú sottili deU'irraztonaltu d« c mg ,e ornbre^^,,, he trarre alia luce l'oscurita della malátna c - • contractu u-" ^ e po. ur * alia radtce stessa del vivere. Da url»5 °scissione tra «P /appresent^ l[ovano la piu esplicita manifestazione ne u au» a sp0„u ^ I energia del presente S?°' " Vecchio (con chio ' pronto ad aggredire, patetico -a q ^,v.n ,t alcuni tratti che riconducono *d™rn0 B se ^C^tr ttorno ímedia classical sw»«-— resistibili scatti comici: cor egh V!ve d contrasto tra la propria inerzia carica di Passat° bdľv^?01310 deUa ^rnmedia classical scatena *f^cflte e c0V tndavolao, pieno di j . ... sr ... comici: comic^ lv0r« neame"""llia>> come ° SCnttore Svevo), egli rieava ia k s°eJnnteaUemitol Carattcre costitutivo dcüa modernitä; si oppone »pw— ^■Ua , SV|,upp0 st °8le e alJe ideologie che in modi diversi esaltano iJprogres-%ellg °ria- corrod'^' mostrando proprio limprevedibilitä degli sviluppi e ^tßin1^ della l .° con una ironia inesauribile la consistenza dell'm c La Ua e l'irti]0aeta e de,Ja civiítá, affermando con disinvoha eleganza la Va Scornpos;?i Vanza deJ,a Posizione stessa deU'uomo nell'universo. Voei) aque]]adi p°ne messa in atto da Svevo permette di etwicinarnc lespe-0 °rizzor,; andd,°- Ma occorre precisare che le radiči triestine di bve-nte "nttdeuropco proiettano la sua opera verso una dimensio- niÜ'univers» e pirand* i;,iťrif cúsosiiKMioio 104s Vn JuN>«o moderno j >rn. imcrnazionulc. spregiudicata. di quella dello scrittor^, nt; PľTt" 1 jí * uiita r;ulfua n?1 ť suc onglm Slaliane- n^ ahano: la gramu... Jo mojcrn0i con una soťterente kU m pilino tra 1 ion. o. ; . tťmazionť di riaťtcrmarť £ Im e let tu íle protessionista, c smgolarmente apcrta c dis^nibik: dopo u-ír m Angtolina limmagmc evanescente del destdeno o della sp, í v- Cíi nťuooc con Zeno da ogni possibile mito. nsolvc ogn. sotteren^ m^scii ncl ocsľo lesgero del c/oirw. Ncgli anni tumultuos. de dopoguerra. Íri U fine deÚ'Wro austriaco e della sua cultura sovranaztonale c 1 mgresso di lnete nelľltalia del nazionalismo e del tascismo. il tnestino /ono. app«» temente ai margmi della stoná, insinua un singolare dubbio snila cons.stcn.a della borohosia o della cultura italiana: ancora una volta tuon di posto, si nvela in verita in anticipo sul presente. portatore di una * coscien/.a » piu moderna c disillusa.