Converging evidence: osservare la variazione per capire il mutamento Silvia Ballarè – silvia.ballare@unibo.it Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica Università di Bologna Seminario permanente di Linguistica italiana a Brno – 20 marzo 2023 Introduzione: variazione e mutamento • Sincronia e diacronia •Tipologia e sociolinguistica = variazione sincronica •Linguistica storica = variazione diacronica (mutamento • à Prospettive incompatibili tra loro (Saussure 2016 [1916]: 174) • à Due facce della stessa medaglia (v. Seiler 2018 inter al.) • •‘Nelle diverse lingue e nelle varietà di una stessa lingua sono in opera fondamentalmente le stesse tecniche di variazione, la gamma di variazione che troviamo all’interno delle lingue costituisce spesso una scelta tra le tante possibilità che troviamo generalmente manifestate nei sistemi linguistici.’ •Berruto 2009: 23 • Sincronia e diacronia •Tipologia e sociolinguistica = variazione sincronica •Linguistica storica = variazione diacronica (mutamento • à Prospettive incompatibili tra loro (Saussure 2016 [1916]: 174) • à Due facce della stessa medaglia (v. Seiler 2018 inter al.) • •‘Da un lato, la variazione è il risultato del mutamento, nella misura in cui l’esistenza di diverse varianti presuppone l’introduzione, tramite innovazione interna o esterna, di una nuova variante in un particolare sistema; •dall’altro, la variazione sincronica è la base del mutamento inteso come la selezione e convenzionalizzazione di una specifica strategia.’ •(Ballarè & Inglese 2021: 30) • • Processi di grammaticalizzazione •Un grande apporto per la dinamizzazione dei rapporti di queste due dimensioni di variazione sono giunti dagli studi sulla grammaticalizzazione (Hopper & Traugott 2003 e Lehmann 2015 inter al.). •Semplificando molto, si parla di grammaticalizzazione quando un elemento lessicale sviluppa significati grammaticali. Mechanisms of grammaticalization (Kuteva et al. 2019: 3) (a)extension (or context generalization) – use in new contexts, (b) (b) desemanticization (or “semantic bleaching”) – loss in meaning content, (c) decategorialization – loss in morphosyntactic properties characteristic of lexical or other less grammaticalized forms, and (d) erosion (or “phonetic reduction”) – loss in phonetic substance. Un esempio: il ciclo di Jespersen \1 Fase 1 – Je ne dis S NEG V Fase 2 – Je ne dis pas S NEG V NEG Fase 3 – Je dis pas S V NEG Fase 4 – Mo pa di S NEG V “The original negative adverb is first weakened, then found insufficient and therefore strengthened, generally through some additional word, and this in turn may be felt as a negative proper and may the in the course of time be subject to the same development as the original word.” (Jespersen, 1917: 4) Un esempio: il ciclo di Jespersen \2 Fase 1 – Je ne dis S NEG V Fase 2 – Je ne dis pas S NEG V NEG Fase 3 – Je dis pas S V NEG Fase 4 – Mo pa di S NEG V Fr. pas < Lat. passum In origine, ci sono altri minimizzatori in competizione. Pas ‘vince’ la concorrenza e inizia a comparire accanto a verbi con cui non ha legami semantici. Diventa una strategia di negazione enfatica. Successivamente, perde caratteristiche di ‘enfasi’ e diventa il modo per codificare la negazione canonica. Un esempio: il ciclo di Jespersen \3 Fase 1 – Je ne dis S NEG V Fase 2 – Je ne dis pas S NEG V NEG Fase 3 – Je dis pas S V NEG Fase 4 – Mo pa di S NEG V •Processi diacronici attestati in lingue diverse; • •In varietà di lingua diverse, il processo di grammaticalizzazione può trovarsi in fasi diverse. Le frasi relative: un’introduzione • Una definizione •“A relative clause is a subordinate clause which delimits the reference of an NP by specifying the role of the referent of that NP in the situation described by the relative clause.” •(Andrews 2007: 206) • • La casa [in cui abitavo da piccolo] è vicina al mare Una definizione •“A relative clause is a subordinate clause which delimits the reference of an NP by specifying the role of the referent of that NP in the situation described by the relative clause.” •(Andrews 2007: 206) • • frase principale frase relativa testa della relativa relativizzatore Ho comprato la casa [che si trova vicino al mare] Tipologia delle frasi relative •Da un punto di vista tipologico, le FR si possono classificare in diversi tipi sulla base di diversi parametri (in parte correlati) (de Vries 2002, 2005, Cristofaro 2003, Andrews 2007, Hendery 2012, Comrie & Kuteva 2013): • •Semantica •Struttura •Codifica Tipologia delle frasi relative: semantica •FR restrittive • The man [who is sitting in that office] is a psychologist • •FR non restrittive o appositive • They went to a number of Bach concerts, [for which they had booked tickets in advance] • Tipologia delle frasi relative: struttura •Posizione della testa della FR rispetto alla frase principale (FP): testa interna vs. testa esterna, assenza di testa (relative libere); •Posizione della FR rispetto alla FP: prenominale vs. postnominale, giustapposta a sinistra vs. a destra; •Integrazione sintattica: incassate (embedded) vs. giustapposte (adjoined). Tipologia delle frasi relative: codifica \1 •Due macrocategorie: codifica esplicita vs. codifica non esplicita (vd. Comrie & Kuteva 2013) • • •Pronome relativo: “pronominal element is case-marked (by case or by an adposition) to indicate the role of the head noun within the relative clause.” (Comrie & Kuteva 2013 • •Relativo generico: marca di relativizzazione che non fornisce alcuna informazione sul ruolo sintattico dell’elemento relativizzato all’interno della FR (e.g. Eng. that, Laz na) • • Tipologia delle frasi relative: codifica \2 Immagine che contiene testo Descrizione generata automaticamente La gerarchia di accessibilità •La gerarchia di accessibilità (GA) è stata formulata da Keenan & Comrie (1977) per descrivere quali ruoli sintattici possono essere relativizzati e in che ordine di preferenza: •Subj > DO > IO > Obl > Gen > Obj of comp • •Predizioni della GA: •1. A language must be able to relativize subjects. •2. Any Relative Clause-forming strategy must apply to a continuous segment of the AH. •3. Strategies that apply at one point of the AH may in principle cease to apply at any lower point. •(Keenan & Comrie 1977: 67) • • • • Principio di contiguità Eccezioni alla GA? Subj DO IO Obl Gen ma- + - - - + pa- - + + + - Strategie di relativizzazione in Kambera (Klamer 1998: 318-338) “possessors may be relativised using the same strategy as subjects” (Klamer 1998: 321) Le frasi relative locative • Le frasi relative locative (LOCREL) •Le frasi relative locative (LOCREL) sono FR in cui la testa svolge un ruolo di obliquo e indica una qualche tipo di relazione spaziale (e.g. location, source, goal, vd. Stoltz et al. 2014). • •The house where we live is far away location • •The city where I come from is Milan source • •We went back to where we spent the 4th of July goal • • Subj > DO > IO > Obl > Gen > Obj of comp La codifica delle LOCREL • Reletivizzatore generico per tutte le posizioni sulla GA, incluso LOC: Accadico ša (Huehnergard 2011), Manobo ne (Wang et al. 2006) • •Argomenti vs. circostanziali in Semelai: =mə per S/DO/IO vs. giustapposizione per DO/IO/OBL (Kruspe 2004) • •Locativi relativi specializzati: Italian dove, English where, Catalan on (Wheeler et al. 1999), Lumun na (Smits 2017), Chamorro nai (Topping 1973), Gumuz /gw/ (Ahland 2012), Breton eman (Crahe 2013), etc… • L’origine dei marcatori di LOCREL •Le due origini più frequenti dei LocREL sono conformi a più generali scenari di grammaticalizzazione (Kuteva et al. 2019) • •Nomi per ‘luogo, terra’ > grammaticalizzazione di nomi spaziali come marcatori di relazioni spaziali più astratti, e.s. preposizioni (francese chez ‘presso, da’ < ‘casa’, vd. Kuteva et al. 2019) • •Interrogativi locativi > grammaticalizzazione di pronomi relativi in pronomi interrogativi (cfr. Hendery 2012) • • • L’origine dei marcatori di LOCREL •Nomi per ‘luogo, terra’: Tibetan sa (DeLancey 1986), Thai thîi (Kullavanijaya 2008), Lao thii1 (Enfield 2007), Hebrew asher (Holmstedt 2002), Yongning Na -di33 (Lidz 2010) • • • • •(Kullavanijaya 2008: 453) • •Interrogativi locativi: Greco pou < (ho)pou < ho- dem/art + pou ‘dove?’ • • Estensione funzionale •Nessuna estensione • •Estensione parziale: •tibetano =sa (DeLancey 1986) à LOC – BEN •yongning na -di33 (Lidz 2010) à LOC – PURP • • • Estensione funzionale (parziale) Immagine che contiene testo Descrizione generata automaticamente •Nessuna estensione • •Estensione parziale: •tibetano =sa (DeLancey 1986) à LOC – BEN •yongning na -di33 (Lidz 2010) à LOC – PURP • Estensione funzionale •Nessuna estensione • •Estensione parziale: •tibetano =sa (DeLancey 1986) à LOC – BEN •yongning na -di33 (Lidz 2010) à LOC – PURP • •Estensione totale (per tutti i ruoli sulla GA): •greco pou (Nicholas 1998); thai thîi (Kullavanijaya 2008); lao thii1 (Enfield 2007); ebraico ‘asher (Watke & O’Connor 1990: 333-334); •Diversi pidgin e creoli a base inglese (Michaelis, Haspelmath & the APiCS consortium 2013) • Immagine che contiene mappa, monitor, sedendo, portatile Descrizione generata automaticamente APiCS feature 92 (Michaelis et al. 2013) Lingua creola/pidgin Lingua lessificatrice Relativizzatore generico Trinidad English Creole English weh Vincential Creole English we Belizean Creole English we San Andres Creole English English we Nicaraguan Creole English English we Krio English we Ghanaian Pidgin English English we Nigerian Pidgin English we Cameroon Pidgin English English we Pichi English we Tok Pisin English we Bislama English we Kriol English we Un percorso locative > relative? •I casi di estensione totale del locativo relativo hanno portato a postulare l’esistenza di un più generale processo di grammaticalizzazione locative > relative (cfr. Kuteva et al. 2019) • •I casi di estensione totale sono compatibili con la GA: ipotesi di sviluppo graduale che rispetti il principio di contiguità (cfr. Romaine 1984) • • Subj > DO > IO > Obl > Gen > Obj of comp Freccia, rotazione a sinistra Freccia, rotazione a sinistra Freccia, rotazione a sinistra Le varie fasi non sono documentati in corpora di lingue storiche: le dinamiche diacroniche del processo rimangono poco chiare Avviso Le frasi relative nelle lingue d’Europa • Le lingue d’Europa •Molte lingue europee hanno un relativizzatore specializzato per il valore locativo: • • Italiano dove (Serianni 2006 [1989]) • • Inglese where (Huddleston & Pullum 2002) • • Olandese waar (Donaldson 1997) • • Francese où (Price 2008) • • Tedesco wo (Götze & Hess-Lüttich 1999) Dati dalle grammatiche! Le lingue d’Europa •Adattata da Murelli (2011: 183) Locative Oblique Subj, DO, IO EST kus POL gdzie RUM unde RUS gde + - - DUT waar + + - BUL deto FRE dont GER wo (dialects) GRE pu LIT/LTV kur + + + Greco: POU 33 Joseph (1983:9) sul pou del Greco Moderno pou: relativizza tutte le posizioni da SUBJ a OBL sulla GA (Mackridge 1985: 249) Subj > DO > IO > Obl > Gen > Obj of comp Relativizzazione realizzate col solo pou Tedesco (meridionale): WO “This pattern suggests that wo began its grammaticalization as a relative marker in the oblique position, and in some dialects was extended to higher positions.” (Fleischer 2004: 234) Inglese: WHERE •1) I meant, has he ever had a .. girl where he didn't have to p=ay her. Subj > DO > IO > Obl > Gen > Obj of comp (American national corpus) 2) And it’s nothing like these movies that are out today like Scream and, what is it? Nightmare on Elm Street whatever it is, where they’re actual horror movies (Santa Barbara Corpus – SBC045) Inglese: WHERE 36 Immagine che contiene screenshot, persona, uomo, monitor Descrizione generata automaticamente Immagine che contiene screenshot, persona, monitor, uomo Descrizione generata automaticamente Immagine che contiene screenshot, persona, uomo, monitor Descrizione generata automaticamente Presentazione multimediale Inglese: WHERE [USEMAP] 37 Immagine che contiene testo, mappa Descrizione generata automaticamente Immagine che contiene screenshot Descrizione generata automaticamente Immagine che contiene uccello, fiore Descrizione generata automaticamente LOCREL senza testa spaziale •Nei dati dei corpora, le LOCREL sono spesso utilizzate per codificare relazioni non spaziali. • •we've got the statement where you immediately said I'm hundred percent sure [this is] the guy •SBC008 •chiaramente la fiat è un po' come quelle madri un po' oppressive dove non ti manca mai nulla •ParlaTO corpus • LOCREL senza testa spaziale WhatsApp Video 2020-05-17 at 18.02.40 Francese: OÙ •voilà oui hm euh j’enseigne dans une matière où y a beaucoup de préparation matérielle • • •“Il peut s’agir d’évoquer le lieu […] ou de façon moins attendue une situation par rapport à une abstraction [es. 6] ; ainsi, dans ce qui suit, on ne peut guère arguer sans risque de s’appuyer sur une métaphore abusive qu’une discipline ou qu’un métier est un lieu proprement dit.” (Larrivée & Skrovec 2016: 9) Da LOC a CONCERN? •where, dove e où à ‘per quanto riguarda X’ • • •X = testa della FR • •LOCREL iniziano ad essere usati in contesti in cui ciò che è rilevante è la relazione topic-comment tra la FP e la FR (v. anche Murelli 2011: 186-187). • •Dickens is one of the few authors where I prefer to watch the video (Comrie 2003: 34) • Studio di caso: dove • Italiano: DOVE •nel greco c’ è un dativo dove può presentare una enne finale • •(Bernini 1989:91) • Subj > DO > IO > Obl > Gen > Obj of comp v. anche Ballarè & Micheli 2018, Ballarè, Cerruti & Goria 2019 Varietà diastratiche di italiano •1) Dati: ParlaTO corpus (Cerruti & Ballarè 2021) • Gruppi sociali Ed. 1 Ed. 2 -Diploma di scuola elementare; -Diploma di scuola media; -Diploma di scuola superior e non iscritti all’università. -Studenti universitari; -Laurea triennale; -Laurea magistrale; -Titolo post-laurea. Numero di tokens 283.799 268.662 Varietà diastratiche di italiano •2) Query: dove-RELcl • • • Immagine che contiene tavolo Descrizione generata automaticamente Usi ‘prototipici’ = 361 (76.5%) Immagine che contiene tavolo Descrizione generata automaticamente Usi ‘prototipici’ = 361 (76.5%) Altri 69 (14.6%) casi di OBL - ma non con antecedente non LOC Sono tornato dal padrone dove lavoravo prima e/o espressione di una relazione semantica NON-SPAT C’erano molti gruppi di amici dove si stava volentieri al bar a giocare a calcio // Non mi viene in mente un aneddoto dove possa ricordarmi qualcosa In altri 42 (8.9%) casi dove non esprime una relazione sintattica di obliquo. Immagine che contiene tavolo Descrizione generata automaticamente In altri 42 (8.9%) casi dove non esprime una relazione sintattica di obliquo. CONCERN Sono sempre stata una dove i miei genitori non mi hanno mai vincolata Tu la sera devi trovarti in un luogo dove c’è un sacco di casino, dove anche a te può anche non interessare lo spaccio SUBJ C’è uno sgabuzzino dove si usava da bagno I ragazzini under 16 dove stan lì a far casino al giardinetto Il paese dove siamo nati, dove siamo cresciuti, dove ci piace OBJ Ho sempre fatto questo lavoro (…) dove l’ho fatto un po’ per delle società da dipendente Immagine che contiene tavolo Descrizione generata automaticamente In altri 42 (8.9%) casi dove non esprime una relazione sintattica di obliquo. •Gli usi fortemente devianti sono molto marginali; • •In 5 casi su 7, l’antecedente a semantica locativa (trigger?); • •Retraction (parlando, il parlante ‘riusa’ una posizione sintattica già impiegata) • • Immagine che contiene tavolo Descrizione generata automaticamente Dove viene impiegato con una certa frequenza con antecedenti la cui semantica non ha nulla a che fare con la spazialità. Nella maggioranza di casi, si tratta di inanimati (ABSTR, TEMP, …). Vi sono però casi di HUM. • Variazione sociolinguistica La distribuzione di usi standard e non standard nelle due classi di parlanti (Ed.1 e Ed.2) è statisticamente significativa. Test di Fisher: p < 0.01** Ed. 1 Ed. 2 Stand 192 180 Non-Stand 80 20 Scala di implicazione Note conclusive • Concern •In più lingue, è stato osservato un ampliamento funzionale di dove e corrispettivi. •V. ad es. • •We’ve got the statement where you immediately said I’m hundred percent sure this is the guy • •Un domaine proper qui est précis qui est vraiment très objectif où on peut examiner le malade d’un façon rigoreuse L’elemento considerato perde componenti semantiche: Il relativo locativo non codifica una relazione di tipo spaziale ma viene impiegato in contesti in cui ciò che è rilevante è la relazione topic-comment tra la frase principale e la subordinata. Fase 1: LOCATIVE > CONCERN •In origine, questi elementi sono impiegabili solo per esprimere LOCATION (o altre configurazioni spaziali) •A causa del loro significato spaziale, iniziano a relativizzare altri ruoli semantici (ad es. beneficiario, scopo, tempo, …) à sono processi largamente attestati nelle lingue del mondo, si tratta di campi semantici più astratti che mantengono una sorta di componente spaziale (ad es. direzionalità). • à aumenta la frequenza con cui questi elementi si affiancano a teste non spaziali di relative • •Tra i vari domini astratti, possiamo aggiungere il CONCERN (processo attestato interlinguisticamente per avverbi e preposizioni Kuteva & al. 2019: 169, si pensi ad es. all’ita. intorno) à funzione vera e propria, ‘autonoma’. Subj > DO > IO > Obl > Gen > Obj of comp Fase 2: CONCERN > SUBJECT •Il passaggio è poco sorprendente: a livello interlinguistico, sono numerosissime le attestazioni (Lambrecht 1994: 131-149, Shibatani 1991). • à In inglese e in italiano, tipicamente, il soggetto sintattico coincide con il topic di frase Subj > DO > IO > Obl > Gen > Obj of comp Quale processo? Subj > DO > IO > Obl > Gen > Obj of comp Punti di osservazione •Le conclusioni a cui siamo giunti si basano su fatti di variazione sincronica: •Interlinguistica (tipologica); •Intralinguistica (sociolinguistica). • •Tuttavia, esse hanno rilevanza dal punto di vista diacronico. •I dati sincronici ci permettono di osservare il mutamento in atto. • Grazie! Domande? •Silvia Ballarè – silvia.ballare@unibo.it •Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica •Università di Bologna •