VIRGOLE La virgola indica una pausa breve fra parole o frasi nel discorso e si usa per indicare attinenza dei contenuti della frase. E’ usata per gli incisi, per separare gli elementi di un elenco, per collegare due frasi relative,… Vediamo per prima cosa quando NON va messa. Non ci devono essere virgole tra soggetto e predicato e tra predicato e complemento oggetto. Idem nel caso del verbo essere e delle cose a cui esso si riferisce. Francesca, va al mercato. Francesca compra, le mele. Francesca, è alta. Francesca è, stanca di essere usata come esempio. Come sapete, i nomi si accompagnano ad aggettivi e avverbi. Sono amiconi. Quindi non dategli fastidio mettendoci in mezzo le virgole. Francesca ha comprato degli abiti, estivi. Ieri ha nevicato, molto. [ovviamente sopra la casa di Francesca!] Inoltre, non vanno prima dei complementi introdotti da preposizioni. Francesca entrò, in casa. Francesca andò, da sua sorella. Francesca si recò, all’ufficio postale. Francesca lesse un libro, della biblioteca. Abbiamo visto dove non vanno, vediamo ora dove vanno. - negli elenchi di nomi o aggettivi Francesca prese camicie, pantaloni, costumi e parei. Francesca è arrabbiata, irritata, oltraggiata e offesa dall’essere usata come esempio. - prima di un’apposizione … con Francesca, la persona dei nostri esempi. - prima e dopo un vocativo Dai, non fare così, Francesca! Francesca, so che non vuoi far parte degli esempi! - per delimitare gli incisi o elementi che possono essere considerati come frasi autonome: Francesca, stufa di essere sempre sfruttata per gli esempi, decise di partire per le vacanze. Come riconoscere un inciso? Beh, per citare la mia signora maestra delle elementari, una santa donna, fate così: provate a rileggere la frase togliendo l’inciso: Francesca decise di partire per le vacanze. Se la frase ha senso e il discorso fila, allora avevate proprio a che fare con un inciso. Mi raccomando, vanno sempre in coppia. Insomma, se decidete di evidenziare l’inciso con le virgole, mettetene due, come per le parentesi o le lineette. - Dopo espressioni come: d’altra parte, innanzitutto, per riassumere, in conclusione, in breve, ecc. In breve, Francesca non sopportava più tutti questi esempi. - per unire due frasi coordinate: Francesca si sporse, guardò a destra e a sinistra, soppesò la velocità delle auto in transito e attraversò la strada. - per separare frase principale e subordinata. Questo è il caso più complesso: --- se la principale segue la subordinata, si può sempre usare la virgola Se Francesca dovesse partire, non avremmo più un soggetto per gli esempi. --- se la principale precede la subordinata, si può mettere la virgola solo se questa non interrompe la continuità del discorso, cioè MAI prima di frasi interrogative indirette, dichiarative, finali… Francesca mi ha chiesto di nuovo quando finirà questa storia degli esempi. Francesca pensa che questo post sia noioso. Francesca vuole picchiarci per farci smettere di parlare di lei. --- se la subordinata è all’interno della principale, si può usare l’artificio dell’inciso solo se la frase è incidentale, causale o esplicativa. Francesca, ritengo, se la prende un po’ troppo. Francesca, essendo stufa, ci minacciò di partire per le ferie. Francesca, che era già con la mente altrove, voleva trovarcisi anche di fatto. NB: una frase relativa o oppositiva posta lontano dal nome al quale si riferisce, deve essere preceduta da virgola, altrimenti, si riferirebbe al nome più vicino La sorella di Francesca che è vestita di rosso dorme in albergo. [Francesca è vestita di rosso] La sorella di Francesca, che è vestita di rosso, dorme in albergo. [la sorella è vestita di rosso] NB: non si usa la virgola se la frase subordinata specifica un significato preciso Gli amici che erano arrivati tardi entrarono a casa di Francesca. [solo gli amici ritardatari] Gli amici, che erano arrivati tardi, entrarono a casa di Francesca. [tutti erano ritardatari]