[da : La Repubblica, 7 ottobre 2013] Lampedusa, le accuse dei pescatori: "Noi li aiutavamo, altri filmavano". I magistrati: nessun ritardo nei soccorsi La presidente della Camera Laura Boldrini in visita al centro di accoglienza: "Nulla deve essere come prima". Stop ai sommozzatori, condizioni meteo-marine non consentono di scendere in profondità. Corteo di barche di solidarietà dei pescatori. Polemica con la Guardia Costiera. I superstiti indagati per immigrazione clandestina. "Non indaghiamo su presunti ritardi nei soccorsi. Non abbiamo riscontri in merito". Lo ha affermato il procuratore aggiunto di Agrigento Ignazio Fonzo, in riferimento a un esposto alla Procura militare di Napoli sui presunti ritardi nei soccorsi a Lampedusa, annunciato secondo notizie di stampa da un generale dell'aeronautica in congedo. Il magistrato si limita a dire: "Non ne so nulla e non ci compete". Fonzo ha anche confermato che, come tutti i profughi che arrivano senza permesso, anche i 155 superstiti del naufragio al largo di Lampedusa sono stati identificati e incriminati per immigrazione clandestina. "E' un atto dovuto, conseguenza della Bossi-Fini voluta da una certa parte politica", afferma il magistrato: "E' un fatto obbligato, per cui questi naufraghi, come tutti i migranti che entrano con queste modalità nel territorio italiano, sono denunciati per immigrazione clandestina". Corteo e fiori in mare, pescatori polemici E' fermo anche oggi - rimandato a domani - il recupero dei cadaveri rimasti incastrati nel relitto del barcone. Spiega il capo dei sommozzatori dei Vigili del fuoco: "Le condizioni meteo-marine non ci consentono di poter scendere in profondità". A Lampedusa tira un vento molto forte e il mare è molto mosso. Dal porto è comunque partito un corteo di barche di pescatori che sono andati a lanciare corone di fiori al largo della costa per rendere omaggio ai migranti. "I pescatori salvano vite - ha detto Totò Martello, presidente del Consorzio dei pescatori - rispediamo al mittente le accuse di non aver soccorso gente che stava morendo in mare". "Dicono che i pescatori non soccorrono - protesta Martello - ma lanciando una corona di fiori in mare oggi abbiamo voluto dire una volta di più che noi abbiamo una sola legge, quella del mare, per cui chi è in pericolo deve essere soccorso. Non ne esistono altre e se noi oggi piangiamo i morti è per il fallimento completo della politica italiana. Non vogliamo il Nobel ma un nuovo corso". "Ci sarebbe stati dei pescherecci che hanno ignorato i naufraghi? Non lo so, ma di certo non erano lampedusani", ha concluso Martello. "La gente bolliva in acqua ma questi pensavano a fare fotografie e video - incalza Vito Fiorino - proprietario di uno dei motopesca - Dovevano pensare a tirare su persone. Noi li facevamo salire quattro alla volta. Solo questo ci interessava e quando la mia barca era piena di migranti e chiedevamo ai finanzieri e alla Guardia costiera di prenderli a bordo, dicevano che non era possibile e che dovevano rispettare il protocollo". Fiorino insiste: "Erano le 6.30 6.40 quando ho dato l'ordine di chiamare la Guardia costiera, e questi sono arrivati alle 7.30 (...) Noi ne avevamo presi a bordo 47, alla volta, loro erano troppo lenti. Si poteva fare di più e più rapidamente. Ora vogliono denunciarmi? Sequestrarmi la barca perche abbiamo salvato delle persone? Vengano pure, non vedo l'ora". La Guardia Costiera risponde immediatamente con un comunicato: "'Dopo aver ricevuto la segnalazione di allarme via radio alle 7,00 - scrive - siamo immediatamente intervenuti con le nostre unit navali arrivate sul posto del naufragio prima delle 7,20: grazie anche alla cooperazione di soggetti privati, abbiamo salvato tutti quelli che erano sparsi in acqua e strappato al mare 155 vite". Intanto sono state sigillate le 111 bare contenenti i corpi dei profughi morti nel naufragio. Le bare verranno trasferite con il traghetto per Porto Empedocle nei prossimi giorni. Trenta saranno seppellite al cimitero di Agrigento e i sindaci delle altre città agrigentine si sono detti disponibili ad accogliere le restanti bare. La visita della Boldrini Il presidente della Camera, Laura Boldrini, è arrivata stamani al Centro d'accoglienza per incontrare i 155 profughi superstiti del naufragio avvenuto due giorni fa davanti alle coste dell'isola. Ai giornalisti è stato vietato l'accesso. Il centro, che può ospitare al massimo 300 persone, ne accoglie al momento 1.056 in condizioni di inumano sovraffollamento. Boldrini è accompagnata dal suo staff e dalla scorta; ad attenderla all'interno della struttura - presidiata da militari in mimetica e forze dell'ordine in tenuta anti sommossa - ci sono il prefetto di Agrigento Francesca Ferrandino, il sindaco Giusi Nicolini e altri operatori umanitari. "Siamo a Lampedusa (...) per portare ai sopravvissuti, alla Sindaca Giusy Nicolini e alla cittadinanza la solidarietà e il cordoglio della Camera. Ma anche per dire che le cose possono cambiare, che bisogna impegnarsi a risolvere le cause che stanno alla base della fuga: le misure di contrasto non riusciranno mai da sole a bloccare la fuga di chi si lascia alle spalle guerre e regimi". La Boldrini l'ha scritto sulla sua pagina Facebook. La presidente della Camera, dopo la visita, ha poi dichiarato: "Con le uniche misure repressive non si risolve il problema (...). Noi dobbiamo capire la causa della grande fuga. E' illusorio pensare che chi non ha nulla da perdere, perché scappa da violazioni dei diritti umani, possa scoraggiarsi di fronte a misure di contrasto più dure. E' una pia illusione, non sarà così". (…) 1. Completate con i verbi appropriati. indagare denunciare violare accusare sospettare arrestare a. I ladri sono stati catturati e ________________ con l’accusa di furto. b. È stato riconosciuto il pirata della strada dell’incidente di domenica scorsa che ha causato la morte di una giovane donna: ________________ per omissione di soccorso e ora rischia il carcere. c. I due uomini ________________ di essere gli scafisti che hanno trasportato i clandestini in Italia e per questo ora ne risponderanno davanti ai giudici. d. Non può allontanarsi da casa: è agli arresti domiciliari. ____ infatti ________________ per il furto del quadro di Leonardo al museo del Louvre. e. Qualcuno pensa che i pescatori ________________ le leggi in materia di immigrazione per aver soccorso gli immigrati clandestini. f. La polizia indaga su due pescatori tunisini ________________ di essere scafisti per aver trasportato sulla loro barca immigrati clandestini in gravi condizioni di salute. 2. Collegate le parole alle definizioni. Immigrato Rifugiato (politico) Migrante Profugo Emigrante (Immigrato) clandestino Sfollato Chi si sposta verso nuove sedi. Chi si è trasferito in un altro paese. Chi espatria, temporaneamente o definitivamente, a scopo di lavoro. Chi entra in un paese illegalmente (per esempio, senza documenti di identità). Chi è accolto in un altro stato perché, in seguito a vicende politiche, nel proprio stato rischia la vita. Chi è costretto ad abbandonare la propria terra in seguito a eventi bellici, persecuzioni politiche, religiose o razziali. Chi è costretto ad abbandonare la propria casa o il proprio paese per motivi ambientali (eruzioni vulcaniche, alluvioni, terremoti ecc). n.b. rifugiato è spesso sinonimo di …………….. . profugo è spesso sinonimo di ………………. . 3. Completate le frasi con le parole dell’esercizio precedente. a. Si dice che gli italiani siano un popolo di ______________ : a partire dall’inizio del ‘900 sono partiti per l’America, l’Australia, la Germania, e oggi molti sono affermati professionisti. b. A causa dell’esondamento del Po molte persone sono state costrette a lasciare le proprie case. Gli ______________ sono stati accolti in apposite case di accoglienza e nelle scuole. c. La polizia ha fermato alla frontiera un camion che nascondeva 45 cinesi ______________. d. Dall’inizio del 2013 sono circa 20.000 i ______________ siriani arrivati in Europa a causa della guerra civile in corso. Che cosa è questa legge “Bossi-Fini”? Cerchiamo di capire meglio cosa è successo… Prima di leggere il testo, soffermatevi su queste parole e provate a spiegarle: inammissibile (decisione) ………………………….. recepire (decisione, proposta) …………………….. espellere (qualcuno) ……………………… (participio passato: ………………………) revocare ( il permesso di soggiorno, un ordine) …………………………… Dopo il naufragio di Lampedusa in cui risultano morte finora 111 persone, si è tornati a parlare della cosiddetta “Bossi-Fini”, la legge che in Italia regola le politiche migratorie e occupazionali per gli stranieri extracomunitari. È una legge che ha più di dieci anni, che è stata molto criticata anche fuori dall’Italia e di cui di nuovo oggi in molti chiedono l’abolizione o la modifica. E ne ha parlato il ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge: «Il Consiglio d’Europa ha appena giudicato sbagliate le nostre politiche sui flussi migratori. La legge deve cercare di rispondere a questo grande fenomeno naturale. Per questo bisogna rivedere le norme sull’immigrazione, a partire dalla legge Bossi-Fini, coinvolgendo tutti i ministri interessati». La legge Bossi-Fini La legge n.189 del 30 luglio 2002 fu approvata dal Parlamento italiano durante la XIV Legislatura (col secondo governo Berlusconi). Prese il nome dai primi firmatari, Gianfranco Fini, al tempo leader di Alleanza Nazionale, e Umberto Bossi della Lega Nord, che erano allora vicepresidente del Consiglio dei ministri. La legge modificava le norme già esistenti in materia di immigrazione e asilo, cioè il “Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”, un decreto del luglio 1998. La Bossi-Fini entrò in vigore il 10 settembre del 2002. La legge prevedeva l’inasprimento delle pene per i trafficanti di esseri umani in violazione della legge; una sanatoria per colf, per le badanti ad anziani, malati e portatori di handicap; l’uso delle navi della Marina Militare per contrastare il traffico di clandestini; il rilascio di permessi di soggiorno speciali e relativi al diritto di asilo. Le principali e più discusse modifiche introdotte dalla Bossi-Fini furono: Ingresso Può entrare in Italia solo chi è già in possesso di un contratto di lavoro che gli consenta il mantenimento economico. La presentazione di documentazione falsa comporta l’inammissibilità della domanda e una serie di responsabilità penali. Permesso di soggiorno Viene concesso solo a chi possiede un contratto di lavoro: dura due anni per i rapporti a tempo indeterminato (prima erano tre), un anno negli altri casi. Se nel frattempo la persona diventa disoccupata dovrà rientrare in patria. La legge aveva inoltre aumentato da cinque a sei gli anni necessari di soggiorno in Italia per ottenere la carta di soggiorno (che permette la permanenza a tempo indeterminato): successivamente e a seguito del recepimento di una direttiva europea, sono stati riportati a cinque. Impronte digitali Per le persone che chiedono il permesso di soggiorno, ma anche per chi ne chiede il rinnovo, la legge ha introdotto l’obbligo di rilevamento e registrazione delle impronte digitali. Espulsioni di irregolari e clandestini Come la legge Turco-Napolitano (1998), anche la Bossi-Fini prevede che le persone senza permesso di soggiorno ma con un documento di identità (irregolari) vengano espulse per via amministrativa, cioè dal prefetto della Provincia dove vengono rintracciate. L’espulsione deve essere eseguita immediatamente con “l’accompagnamento alla frontiera” da parte della forza pubblica. Se la persona è anche senza documenti di identità (clandestino) verrà portata in quelli che prima si chiamavano Centri di Permanenza Temporanea (CPT) poi definiti Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE) per sessanta giorni (la Turco-Napolitano ne prevedeva trenta) durante i quali si svolgeranno le pratiche per l’identificazione. Nel caso non venga identificato, al clandestino verrà ordinato di lasciare l’Italia entro tre giorni (prima erano quindici). Lo straniero espulso che rientra senza permesso commette un reato e viene detenuto in carcere. Ricongiungimenti familiari Il cittadino extracomunitario in regola con i permessi, può chiedere di essere raggiunto dal coniuge, dal figlio minore o dai figli maggiorenni purché a carico e a condizione che non possano provvedere al proprio sostentamento. Ricongiungimenti sono previsti anche per i genitori degli extracomunitari a condizione che abbiano compiuto i 65 anni e che nessun altro figlio possa provvedere al loro sostentamento. Falsi matrimoni La legge prevede che il permesso di soggiorno venga revocato se ottenuto attraverso un matrimonio con un cittadino o una cittadina italiana o con uno straniero regolarizzato a cui non sia seguita un’effettiva convivenza. A questa norma c’è un’eccezione, se dal matrimonio sono comunque nati dei figli. Respingimenti La legge ammette i respingimenti al paese di origine in acque extraterritoriali, in base ad accordi bilaterali fra l’Italia e altri paesi (ad esempio quello con la Libia di Gheddafi nel gennaio 2009), che impegnano le polizie a cooperare per prevenire l’immigrazione clandestina. L’obiettivo era quello di fare in modo che i barconi non potessero attraccare sul suolo italiano e che l’identificazione degli aventi diritto all’asilo politico o a prestazioni di cure mediche e assistenza avvenisse direttamente in mare. Per questo motivo spesso i migranti si buttano in mare dai barconi provando ad arrivare a riva a nuoto. **** Quella dei respingimenti in mare è stata una delle questioni più discusse anche in ambito europeo: tra i migranti a bordo delle barche intercettate potrebbero esserci profughi in cerca di protezione internazionale e il respingimento senza prima una verifica attenta (che spesso non avviene) viola l’articolo 18 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea che recepisce a sua volta il principio stabilito dalla Convenzione di Ginevra, secondo cui gli stati non possono rinviare i rifugiati in paesi dove questi sono perseguitati e rischiano la vita. Recentemente l’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha definito “sbagliate o controproducenti” le misure prese in questi ultimi anni dall’Italia per gestire i flussi migratori. Il rapporto criticava in particolare i respingimenti e i ritorni forzati in paesi come la Libia, dove i migranti rischiano la vita. In riferimento a questa legge la presidente della Camera Boldrini ha commentato: “Per capire il fenomeno dell'immigrazione, noi dobbiamo capire la causa della grande fuga. Noi con le uniche misure repressive non risolveremo mai questo problema. E' illusorio pensare che chi non ha nulla da perdere, perchè scappa da violazioni dei diritti umani, possa scoraggiarsi di fronte a misure di contrasto più dure. E' una pia illusione, non sarà così". C’è poi un altro punto molto controverso. Dopo il naufragio di Lampedusa, il sindaco Giusi Nicolini ha parlato di tre pescherecci che si sarebbero allontanati e non avrebbero soccorso i migranti in mare «perché il nostro paese ha processato i pescatori che hanno salvato vite umane per favoreggiamento all’immigrazione clandestina». Il riferimento del sindaco era probabilmente all’episodio dell’8 agosto del 2007 quando i capitani tunisini di due pescherecci salvarono 44 naufraghi provenienti dall’Africa che stavano per affogare e li portarono nel porto più vicino, quello di Lampedusa. Vennero sospettati di essere scafisti, subirono un processo lungo quattro anni (con una prima condanna a più di due anni), 40 giorni di carcere e il sequestro degli strumenti di lavoro. Il Testo Unico sull’immigrazione prevede il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per chiunque porti in Italia dei migranti senza un visto d’ingresso. La Convenzione SAR (Convenzione internazionale sulla ricerca e il soccorso in mare) del 1979 impone sempre e comunque il soccorso in mare e l’accompagnamento dei naufraghi in un luogo sicuro. Del processo contro i pescatori tunisini si occuparono molto la stampa estera e il Parlamento europeo: nel settembre del 2007, un centinaio di europarlamentari sottoscrissero un appello di solidarietà con i marinai tunisini. Nel 2011 sono stati definitivamente prosciolti.