LA STAMPA ITALIANA Quasi tutti i grandi giornali quotidiani italiani sono nati durante il Risorgimento, nella seconda metà dell'Ottocento. L'Osservatore Romano (il giornale ufficiale del Vaticano) è del 1845. La Nazione di Firenze è del 1859. Il Giornale di Sicilia è del 1860. Il Corriere della Sera (di Milano) è del 1876. Il Messaggero (di Roma) è del 1878. E poi ancora Il Piccolo di Trieste (1881), Il Resto del Carlino di Bologna (1885), Il Secolo XIX di Genova (1886); il Gazzettino di Venezia (1887); il Mattino di Napoli (1892); nel 1867 nasce anche La Gazzetta Piemontese, che nel 1892 cambia nome e diventa La Stampa, importante quotidiano nazionale, pubblicato a Torino. Anche il primo quotidiano sportivo, La Gazzetta dello Sport è della fine dell'Ottocento (1896). Il primo quotidiano politico è stato invece l'Avanti, organo del partito socialista (1896). Nel 1901 nasce infine Il Giornale d'Italia, oggi sparito, ma importante per aver introdotto la "terza pagina" destinata alla cultura. Novità significative del Novecento sono il quotidiano economico il Sole 24 ore, della Confindustria, l'associazione degli industriali italiani (in realtà nasce da giornali precedenti, ma prende questo nome nel 1946); Il Giorno di Milano, concorrente "locale" del Corriere della Sera (1956); La Repubblica, fondata da Eugenio Scalfari nel 1976 (oggi il secondo giornale italiano, dopo il Corriere della Sera). Sempre del Novecento sono numerosi giornali fortemente politicizzati o veri e propri organi di partito. Fra i più conosciuti: Il Giornale (in realtà nasce come giornale di opinione, fondato nel 1974 dal giornalista liberale Indro Montanelli, ma è oggi proprietà di Berlusconi); L'Indipendente (destra berlusconiana); Libero (anche questo ufficialmente giornale di opinione, ma totalmente berlusconiano); Il Foglio (proprietaria la ex moglie di Berlusconi); La Padania (destra, organo del partito Lega Nord); Il Manifesto e Liberazione (sinistra); l'Unità (centro-sinistra). TIPI DI GIORNALE Possiamo dividere i quotidiani italiani in giornali d'opinione e giornali politici. Quelli politici sono legati a un partito o a un movimento. Sono numerosissimi, ma solo quattro o cinque veramente importanti: la maggior parte vende al massimo due o tremila copie al giorno. I quotidiani d'opinione, che pure hanno un indirizzo politico, hanno una maggiore libertà nel prendere una posizione indipendente. I giornali d'opinione inoltre possono essere locali o nazionali. Il Messaggero, per esempio, è un quotidiano romano, mentre il Mattino è il quotidiano di Napoli. I giornali nazionali d’opinione più importanti sono: 1° Il Corriere della Sera (di Milano, ma con edizioni locali in diverse città), circa 680.000 copie di tiratura. 2° La Repubblica (di Roma, ma con edizioni locali in diverse città), circa 630.000 copie di tiratura. 3° La Stampa (di Torino), circa 320.000 copie di tiratura. (Attenzione però: la tiratura "ufficiale" dei giornali non corrisponde quasi mai alle copie realmente vendute. Dalla tiratura dipende infatti il finanziamento dello Stato - complessivamente oltre 6 milioni di Euro ogni anno! -, finanziamento che arriva a giornali veri e a molti giornali quasi inesistenti.) PROPRIETARI Una caratteristica generale dei giornali italiani è quella di appartenere a industriali e non a "editori puri", cioè imprenditori che si occupano solo di informazione. Il Corriere della Sera ha nel suo consiglio di amministrazione un imprenditore come Salvatore Ligresti (immobiliarista, presidente di società assicurative e ora fra i compratori della nuova Alitalia); La Repubblica è di Carlo De Benedetti (prima responsabile dell'Olivetti, poi della Sme, la più grossa impresa agro-alimentare italiana e fondatore della Omnitel); La Stampa è della famiglia Agnelli (proprietaria della Fiat). E molti si domandano: una stampa così, è realmente libera? Il Corriere della Sera può parlare liberamente dell'affare Alitalia? La Repubblica può parlare degli scandali legati alla Sme? La Stampa può parlare liberamente del mercato dell'auto? Per non parlare poi del conflitto di interesse per i giornali che appartengono direttamente o indirettamente all’ ex presidente del Consiglio Berlusconi. LETTORI Da oltre 20 anni, anche se è aumentato il numero di giornali, il numero di lettori in Italia è sempre lo stesso. Cioè non aumentano le persone interessate all'informazione della carta stampata. A livello europeo, è vero che l'Italia è molto in basso, ma è anche vero che qui non esistono i giornali quotidiani "popolar-scandalistici" che invece sono diffusissimi in nord-Europa. Quindi il confronto non è esattamente "alla pari". *************************************************************************************************** *********** 1. Completate con l'articolo opportuno. 1. I giornali politici sono legati a _______ partito. 2. _______ quotidiani d'opinione hanno pure un indirizzo politico. 3. Hanno _______ maggiore libertà nel prendere una posizione indipendente. 4. _______ Repubblica è di Roma. 5. _______ tiratura "ufficiale" dei giornali non corrisponde alle copie vendute. 6. Dalla tiratura dipende infatti _______ finanziamento dello Stato. 7. _______ caratteristica dei giornali italiani è di appartenere a ricchi industriali. 8. Salvatore Ligresti è fra _______ compratori della compagnia aerea Alitalia. 9. Gli Agnelli sono _______ proprietari della Fiat. 10. Questo è _______ grafico relativo ai lettori in Europa. 11. In Italia è aumentato _______ numero di giornali. 12. Il numero di lettori è sempre _______ stesso. 13. Non aumentano _______ persone interessate all'informazione. 14_______ Italia ha pochi lettori. 2. Completate con le forme del presente indicativo. 1.Noi (potere) _______ dividere i quotidiani italiani in giornali d'opinione e giornali politici. 2. I giornali politici (essere) ________ legati a un partito o a un movimento. 3. La maggior parte dei quotidiani (vendere) _______ due o tremila copie al giorno. 4. I quotidiani d'opinione non (seguire) _______ un indirizzo politico. 5. I giornali d'opinione (potere) _______ essere locali o nazionali 6. “Il Messaggero” (essere) __________ un quotidiano romano. 7. La tiratura “ufficiale” non (corrispondere) ___________ alle copie vendute. 8. Dalla tiratura (dipendere) __________ infatti il finanziamento dello Stato. 9. Il finanziamento (arrivare) _________ a tutti i giornali. 10. Gli industriali non (occuparsi) ___________ solo di informazione. 11. E molti (domandarsi) ________________ se la stampa sia realmente libera. 12. In Italia (leggersi) ___________ pochi giornali. 13. In Italia il numero dei lettori non (aumentare) ____________ da 20 anni. 14. In Italia non (esistere) _______ i giornali quotidiani “popolar-scandalistici”. 3. Completate con le preposizioni. 1.I quotidiani italiani sono giornali _____ opinione e giornali politici. 2. I giornali politici vendono al massimo due o tremila copie ______ giorno. 3. “Il Mattino” è il quotidiano _______ Napoli. 4. “La Repubblica” ha circa 630.000 copie ____ tiratura. 5. Il finanziamento dello Stato dipende ______ tiratura. 6. I giornali italiani appartengono _______ industriali. 7. Gli editori puri si occupano solo _____ informazione. 8. “La Stampa” è _____ famiglia Agnelli. 9. “Il Corriere della Sera” può parlare _____ affare Alitalia? 10. “La Repubblica” può parlare ______ scandali legati alla Sme? 11. “La Stampa” può parlare del mercato _____ auto? 12. L'Italia è uno ______ paesi dove si leggono meno giornali. 13. I giornali "popolar-scandalistici" sono diffusissimi _______ nord-Europa. 14. In Italia solo 100 italiani ____ 1000 leggono un quotidiano. 15. Solo il 10% _____ italiani legge un quotidiano. 4. Completate con la preposizione che introduce il secondo termine di paragone. Il grafico seguente illustra il numero di lettori ogni 1000 abitanti in 15 paesi europei. 1. La Svezia ha più lettori ______ Austria. 2. L'Austria ha più lettori ______ Danimarca. 3. La Danimarca ha più lettori ______ Olanda. 4. La Gran Bretagna ha più lettori ______ Stati Uniti. 6. La Germania ha più lettori ______ Belgio. 7. Il Belgio ha più lettori ______ Italia. 8. La Grecia ha meno lettori _____ Portogallo. 9. Il Portogallo ha meno lettori ______ Irlanda. 5. Annotate le risposte dei compagni nella tabella qui sotto e poi descrivete i dati raccolti. Compagni presenti: n. Quante volte al mese compra un giornale (quotidiano o settimanale)? Più di 20 volte al mese: Tra le 10 e le 20 volte al mese: Meno di 10 volte al mese: Si ritiene un lettore di giornali (e stampa in generale) assiduo o occasionale? Assiduo (tutte le volte che posso): Occasionale (quando capita): Che tipo di giornale compra? Opinione: Politico: Sportivo: Economico: Scandalistico: Quando apre i giornali che informazioni cerca? Notizie: Intrattenimento: Novità sull’arte, cultura, cinema ecc: Sport: Previsioni meteo e oroscopo: altro (specificare): Quanto tempo dedica alla lettura di un giornale? nessuno: 10 minuti al giorno: quasi mezz’ora al giorno: più di mezz’ora al giorno: Dove legge il giornale di solito? Sui mezzi pubblici (treno, tram ecc.): a casa: in biblioteca: davanti l’aula all’università: