La mia tesi di laurea tratta della lingua del mestiere, in particolare dell’oreficeria. La parte teoretica determinerà la problematica dei linguaggi settoriali e del loro lessico specialistico. Per dimostrare i suoi aspetti principali ho scelto un brano dell’ opera Le microlingue scientifico-professionali. BALBONI, P. E., 2000, Le microlingue scientifico-professionali: natura e insegnamento, Torino: UTET libreria, pp. 51-54 Il terzo capitolo di questo libro essersi ispirato a un enunciato di Dardano (1995: 152) «Alcuni decenni fa la prospettiva „lessicalistica‟ era assolutamente prevalente (per non dire unica) nello studio dei linguaggi settoriali e scientifici; oggi, pur rimanendo un punto di riferimento per molti studiosi, essa si confronta con la prospettiva testuale e pragmatica, che attualmente riscuote i maggiori successi. E‟ augurabile che si affermi sempre più un approccio che sappia combinare la prospettiva lessicalistica e quella testuale, riavvicinando i due punti di vista [...]. La storia dei vocabolari scientifici non è tanto una storia di parole, quanto del funzionamento di tali vocabolari: cioè di quell‟insieme di rapporti che le parole e i concetti possono avere tra loro.» non si accontenta solo di un’enumerazione dei vari significati dei termini specialistici, ma vuole studiare i loro rapporti nella loro l. L’aspetto principale delle parole – la denotazione- è definita così: «Ogni parola denota un significato ma, al tempo stesso, lo connota: un “palazzo” non è solo una “casa”, ma è una “casa + ricca, grande, signorile”. Le connotazioni sono spesso individuali e sono sempre incerte; ecco quindi che la parola diviene termine, cioè un‟unità lessicale puramente denotativa, scevra di connotazioni culturali e individuali.» Tuttavia non è l‘unica caratteristica di un termine. Balboni ne elenca tre altre: a. Tendenza a non essere ambiguo, ma al contrario ad essere usato “per disegnare un solo oggetto, concetto, processo, privo di sinonimi”. Ad esempio, la parola “ romantico “, nel contesto della lingua quotidiana ha anche i sinonimi “ sentimentale “, “ facile all’innamoramento “, etc., invece nel contesto della critica letteraria denomina un periodo storico preciso. Ne risulta che “non si tratta del fatto che ci sia un unico referente per termine, ma piuttosto del fatto che in un dato contesto microlinguistico solo un significato può essere attribuito a quel dato termine, il quale tuttavia può averne vari.” b. Tendenza restare stabile una volta impiantato e accettato dai professionisti. “Questa conservatività è dovuta alla comodità di poter contare su strumenti lessicali non ambigui, per quanto obsoleti. Talvolta la stabilità è minacciata dalla progressiva internazionalizzazione della ricerca scientifica.” Per esempio il “fonctionnel” francese, che indica “l’insegnamento linguistico”, è stato sostituito dagli «altri aggettivi (instrumental, professionel) in seguito all‟affermarsi di functional nell‟accezione di “comunicativo” attribuitagli da Wilkins (Cambiaghi, 1983: 187)». c. Il servire come “mezzo di riconoscimento tra membri della comunità scientifica“. Ne sono un esempio le parole e i prefissi di origine greca, usati spesso dai medici non per mancanza dei termini nella lingua materna ma per “riasserire la propria superiorità presso pazienti“. Un altro esempio presenta le espressioni „all’uopo“ e „talché“ usati dai avvocati al posto dei espressioni più correnti. Alla fine di questo capitolo Balboni cita un’opinione di Sager (Sager 1990: 2), secondo il quale lo studio della terminologia “è una scienza autonoma dalla lessicografia”; al contrario l’autore stesso considera “lo studio della terminologia microlinguistica” solo una parte di lessicografia. Parafrasi citazione Bibliografia Articolo in rivista: CADAU, D., 2010, Il taglio del diamante, In Il piacere di scegliere, 6, pp. 30 Articolo in miscellanea: SERRA, L. 1936. La mostra dell'antica oreficeria italiana alla triennale di Milano. in Bollettino d'Arte/ Ministero della educazione nazionale, Direzione generale delle antichità e belle arti, pp. 76-96 Monografia: CARBONE, G. 2001. Dizionario multilingue dell'oreficeria. Firenze: Polistampa Atto di convegno: CALDERONI MASETTI, A. R. (a cura di), 1997, Oreficerie e smalti in Europa fra XIII e XV secolo, atti di convegno di studi Scuola Normale Superiore di Pisa, 7-8 novembre 1996, Pisa, Scuola Normale Superiore