CRONACA (1) [da www.repubblica.it dl 2/5/2019] uomo vitruviano.png Leonardo da Vinci, 500 anni dalla morte del genio: al via le celebrazioni La cerimonia con Mattarella e Macron ad Amboise, dove l'artista toscano morì il 2 maggio 1519 mentre era ospite del re di Francia Francesco I. Per ricordarlo mostre ed eventi in tutta Italia, dai francobolli speciali alle iniziative per le scuole ROMA - Cinquecento anni fa, ad Amboise, moriva Leonardo da Vinci. E proprio dalla città nella Valle della Loria dove il genio toscano simbolo del Rinascimento italiano trascorse gli ultimi anni della sua vita, ospite del re di Francia Francesco I, prendono il via oggi i festeggiamenti in grande stile per celebrare il 500esimo anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 2 maggio 1519. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il suo omologo francese Emmanuel Macron faranno visita alla tomba di Leonardo nel castello reale e alla Clos Luce, la sontuosa casa padronale nelle vicinanze in cui Leonardo visse e morì. Tra le personalità che interverranno alla cerimonia ci saranno tra gli altri l'archistar italiano Renzo Piano e l'astronauta Francese Thomas Pesquet. Le celebrazioni congiunte dell'inventore, artista e scienziato arrivano dopo mesi di tensioni diplomatiche tra Parigi e Roma inasprite dal sostegno del governo italiano ai gilet gialli francesi, al punto che la Francia era arrivata a richiamare brevemente il suo ambasciatore a Roma. L'europeismo di Mattarella è stato essenziale nell'allentare la tensione, filtra dagli uffici di Macron. E dopo che sabato scorso i gilet gialli hanno manifestato proprio ad Amboise la cittadina di 13mila abitanti si presenta blindata all'appuntamento. Leonardo arrivando in Francia portò con sé tre dei suoi dipinti preferiti: la Gioconda, la Vergine e il bambino con Sant'Anna e San Giovanni Battista - tutti oggi esposti al Louvre, cui l'Italia in ottobre presterà altri capolavori del genio vinciano per una mostra-evento dedicata. E proprio il fatto che il museo parigino possegga 5 dipinti di Da Vinci (e 22 disegni) sui meno di venti ancora esistenti in tutto il mondo è stato in passato motivo di malcontento da parte italiana. Francesco I, il "Re Sole del Cinquecento", fu colui che portò in Francia il Rinascimento, completando il processo avviato da Luigi XII che aveva iniziato a invitare architetti e artigiani da Firenze, Milano e Roma. Leonardo aveva 64 anni quando accettò l'invito del sovrano francese appena 23enne, in un'epoca in cui Michelangelo e Raffaello erano i nuovi astri nascenti. Ebbe un ottimo stipendio come "primo pittore, ingegnere e architetto del re". Nei suoi tre anni ad Amboise, organizzò sontuose feste per la corte e lavorò per progettare una città ideale nella vicina Romorantin. Macron e Mattarella oggi visiteranno anche il castello di Chambord, la cui scala centrale a doppia elica è attribuita a Leonardo anche se la prima pietra fu posta 4 mesi dopo la sua morte. Intanto è fittissimo il calendario di mostre, concerti ed eventi in tutta Italia. A Firenze il 2 maggio è una giornata di festa che comincia con la lectio di Claudio Magris in università. Il Maggio musicale fiorentino propone uno spettacolo inedito con aforismi dell’artista per voci di bambini, protagonista il Coro delle voci bianche. Altra prima assoluta è il concerto con ottoni e percussioni “Leonardo machine”. Risale invece a pochi giorni fa l'annuncio di due studiosi che avrebbero recuperato una ciocca di capelli di Leonardo. Questa e altre novità verranno illustrate oggi alla Biblioteca Leonardiana di Vinci, in coincidenza con l'avvio della mostra "Leonardo vive" e l'inaugurazione del museo "Leonardo e il Rinascimento del vino". Sono tre invece le mostre nel capoluogo toscano in onore di da Vinci: una a Palazzo Strozzi sul Verrocchio, che fu maestro di Leonardo. A Palazzo Vecchio una selezione delle tavole del Codice Atlantico. Infine un progetto dedicato a Leonardo e la botanica. E in tutta la Valdelsa da aprile a luglio è possibile viaggiare con un bus dedicato sulle tracce di Leonardo. Oggi verranno emessi dal Mise quattro francobolli commemorativi di Leonardo con una tiratura di trecentomila esemplari di fogli, pari a 1,2 milioni di francobolli. I quattro francobolli, racchiusi all'interno di un foglio, riproducono ciascuno un'opera di Leonardo: il primo è un particolare degli "Studi di proporzioni del volto e dell'occhio"; il secondo è dedicato all'Adorazione dei Magi; il terzo è il "Ritratto di musico" e il quarto la "Testa di fanciulla" detta anche "La Scapiliata". Sullo sfondo del foglio è riprodotta una pagina del Codice Arundel, custodito alla British Library di Londra. L'annullo speciale nel primo giorno di emissione è disponibile presso l'Ufficio postale Roma 47 e presso l'ufficio postale della Galleria degli Uffizi. [da www.repubblica.it del 17/10/2019] (2) Leonardo, Tar respinge ricorso di Italia nostra: sì al prestito dell'Uomo vitruviano Per i giudici amministrativi il "ricorso non presenta elementi di fondatezza" perché il "carattere identitario dell'opera nell'elenco delle Gallerie dell'Accademia non è assoluto" VENEZIA - L'Uomo vitruviano andrà a Parigi. Lo ha stabilito il Tar del Veneto respingendo il ricorso di Italia nostra che aveva contestato la decisione sul prestito al Louvre del capolavoro di Leonardo. Dopo mesi di colpi di scena alla fine si è chiusa una polemica che negli scorsi mesi aveva acceso anche l'opinione pubblica, divisa tra chi sosteneva che un'opera così fragile non poteva essere spostata e chi, invece, non vedeva nessun problema nel prestito. La decisione della seconda sezione del Tar, presa dopo due ore e mezza di Camera di consiglio presieduta dal magistrato Alberto Pasi con Stefano Mielli e Mariagiovanna Amorizzo, arriva a meno di dieci giorni dall'inaugurazione della mostra, in programma il 24 ottobre, per i cinquecento anni di Leonardo, genio rinascimentale nato ad Anchiano, in Toscana, nel 1452 e morto ad Amboise, in Francia, nel 1519. Le motivazioni alla base del ricorso erano che l'opera fa parte del fondo identitario delle Gallerie dell'Accademia e quindi, come prevede l'articolo 66 del Codice dei Beni culturali, non può essere spostata all'estero e poi che il disegno, stando a una perizia realizzata l'anno scorso dal Gabinetto dei disegni delle Gallerie dell'Accademia, non poteva affrontare un viaggio così rischioso, sia per la fragilità della carta, sia per il pericolo a cui sarebbe stata esposta l'opera (furto, attentato e altri ipotesi). Con un colpo di scena le Gallerie dell'Accademia hanno presentato una difesa che ha consentito di superare le motivazioni del ricorso: essendo stato acquistato nel 1822 dal collezionista milanese Giuseppe Bossi e non essendo esposto in maniera continuativa, il disegno non ha carattere identitario rispetto alla città di Venezia, ma pertinenziale. Inoltre, negli otto lunghi fogli di sentenza, il Tar in sintesi dichiara che "le criticità possono considerarsi risolvibili con precise cautele sulla movimentazione, sulla riduzione del numero di giorni di esposizione e con condizioni di illuminamento limitate a 25 lux", che il Museo Louvre subirebbe "un pregiudizio alla propria sfera giuridica in caso di accoglimento del ricorso", che non c'è vizio di incompetenza del ministro Dario Franceschini nell'aver sottoscritto il Memorandum con il corrispettivo francese Frank Riester e che, se è vero che la direttrice delle Gallerie, la dottoressa Paola Marini ora in pensione, nel 2018 aveva posto l'opera tra quelle generalmente escluse dal prestito, non aveva detto che non possono in modo inderogabile non uscire. Infine, si è tenuto conto "dell'aspirazione del Paese a valorizzare le potenzialità del suo patrimonio (...) e l'implementazione dei rapporti culturali tra Gallerie e Louvre". VITA DI LEONARDO (3) [da www.bibliografieonline.it] Tra Empoli e Pistoia, il 15 aprile 1452, nel borgo di Vinci nasce Leonardo di Ser Piero d'Antonio. Il padre, notaio, l'ebbe da Caterina, una donna di Anchiano che sposerà poi un contadino. Nonostante fosse figlio illegittimo il piccolo Leonardo viene accolto nella casa paterna dove verr allevato ed educato con affetto. A sedici anni il nonno Antonio muore e tutta la famiglia, dopo poco, si trasferisce a Firenze. La precocità artistica e l'acuta intelligenza del giovane Leonardo spingono il padre a mandarlo nella bottega di Andrea Verrocchio: pittore e scultore orafo acclamato e ricercato maestro. L'attività esercitata da Leonardo presso il maestro Verrocchio è ancora da definire, di certo c'è solo che la personalità artistica di Leonardo comincia a svilupparsi qui. Possiede una curiosità senza pari, tutte le disclipline artistiche lo attraggono, è un acuto osservatore dei fenomeni naturali e grandiosa è la capacità di integrarle con le sue cognizioni scientifiche. Nel 1480 fa parte dell'accademia del Giardino di S. Marco sotto il patrocinio di Lorenzo il Magnifico. E' il primo approccio di Leonardo con la scultura. Sempre un quell'anno riceve l'incarico di dipingere l'Adorazione dei Magi per la chiesa di S. Giovanni Scopeto appena fuori Firenze (oggi quest'opera si trova agli Uffizi). Tuttavia, l'ambiente fiorentino gli sta stretto. Si presenta allora, con una lettera che rappresenta una specie di curriculum in cui descrive le sue attitudini di ingegnere civile e costruttore di macchine belliche, al Duca di Milano Lodovico Sforza, il quale ben lo accoglie. Ecco nascere i capolavori pittorici: la Vergine delle Rocce nelle due versioni di Parigi e di Londra, e l'esercitazione per il monumento equestre in bronzo a Francesco Sforza. Nel 1489-90 prepara le decorazioni del Castello Sforzesco di Milano per le nozze di Gian Galeazzo Sforza con Isabella d'Aragona mentre, in veste di ingegnere idraulico si occupa della bonifica nella bassa lombarda. Nel 1495 inizia il famoso affresco del Cenacolo nella chiesa Santa Maria delle Grazie. Questo lavoro diventa praticamente l'oggetto esclusivo dei suoi studi. Verrà terminata nel 1498. L'anno successivo Leonardo fugge da Milano perché invasa dalle truppe del re di Francia Luigi XII e ripara a Mantova e Venezia. Nel 1503 è a Firenze per affrescare , insieme a Michelangelo, il Salone del Consiglio grande nel Palazzo della Signoria. A Leonardo viene affidata la rappresentazione della Battaglia di Anghiari che però non porterà a termine, a causa della sua ossessiva ricerca di tecniche artistiche da sperimentare o da innovare. Ad ogni modo, allo stesso anno è da attribuire la celeberrima ed enigmatica Monna Lisa, detta anche Gioconda, attualmente conservata al museo del Louvre di Parigi. Nel 1513 il re di Francia Francesco I lo invita ad Amboise. Leonardo si occuperà di progetti per i festeggiamenti e proseguirà con i suoi progetti idrologici per alcuni fiumi di Francia. Qualche anno dopo, precisamente nel 1519, redige il suo testamento, lasciando tutti i suoi beni a Francesco Melzi, un ragazzo conosciuto a 15 anni (da qui, i sospetti sulla presunta omosessualità di Leonardo). Il 2 Maggio 1519 il grande genio del Rinascimento spira e viene sepolto nella chiesa di S. Fiorentino ad Amboise. Dei sui resti non vi è più traccia a causa delle profanazioni delle tombe avvenute nelle guerre di religione del XVI secolo. [da www.nationalgeographic.it] (4) 2019, l'anno di Leonardo Con centinaia di manifestazioni ed eventi di respiro internazionale al via le celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci Se nella nostra storia c’è un personaggio che merita di essere definito “genio assoluto”, non c’è dubbio alcuno che questi possa essere proprio Leonardo da Vinci. Pittore, scultore, inventore, ingegnere militare, scenografo, anatomista, pensatore, uomo di scienza: Leonardo è l’archetipo dell’uomo del Rinascimento, di cui incarna l’aspirazione di conoscenza del reale attraverso la ragione e l’esperienza; ma non solo, il suo genio creativo e la sua insaziabile curiosità, rappresentano qualcosa di universale: l’innato desiderio dell’uomo di superare i propri limiti. Il fitto programma d’iniziative per celebrarne il cinquecentenario dalla morte (2 maggio 1519), si sta delineando in tutta Europa, Italia e Francia in testa, anzi in alcuni casi è già cominciato. In Italia, sotto la supervisione e la guida del “Comitato per l’anno di Leonardo da Vinci”, istituito dalla legge 153 dell’ottobre del 2017 e insediatosi nel febbraio 2018, avremo un ricco calendario di appuntamenti (80 quelli che hanno ricevuto il patrocinio ufficiale). Andiamo con ordine e cerchiamo di capire cosa ci aspetta tra le decine di mostre ed eventi, cominciando dalla Toscana, terra che ha dato i natali a questo genio. A Firenze, nell’Aula Magliabechiana degli Uffizi, già dallo scorso ottobre è stata inaugurata la mostra Il Codice Leicester di Leonardo da Vinci. L'Acqua Microscopio della Natura, che ha riportato in Italia, per la seconda volta dopo l’esposizione del 1982, il prezioso manoscritto già noto come Codice Hammer. La mostra, a cura di Paolo Galluzzi, si avvale di un innovativo sussidio multimediale, il Codescope; l’utilizzo delle nuove tecnologie permette al visitatore di sfogliare direttamente i singoli fogli su schermi digitali, accedere alla trascrizione dei testi e a molteplici informazioni sui temi trattati. Oltre al Codice Leicester, l’esposizione offre alcuni spettacolari disegni originali e fogli presi da codici relativi a Leonardo e ai suoi studi di straordinaria importanza come ad esempio il Del moto et misura dell’acqua dalla Biblioteca Apostolica Vaticana, (la silloge seicentesca di disegni sulla natura e sui moti dell’acqua tratti dai manoscritti vinciani), il famoso Codice sul volo degli uccelli, eccezionalmente concesso in prestito dalla Biblioteca Reale di Torino. Infine, due preziosi bifolii del Codice Arundel della British Library, con rilievi del corso dell’Arno nel tratto fiorentino, dove sono indicate puntualmente posizione e misure dei ponti allora esistenti. Sempre a Firenze il Museo di Galileo ha in calendario un cospicuo programma. Oltre ai tanti riferimenti all’ingegno del grande Maestro che faranno parte delle celebrazioni, segnaliamo il convegno dal titolo Leonardo: l'universo dei manoscritti (ottobre 2019), la mostra dal titolo La Biblioteca di Leonardo (maggio - settembre 2019) e la mostra Leonardo e il moto perpetuo (maggio 2020), in collaborazione con il Birkbeck College - University of London. In aggiunta a questi eventi, il capoluogo toscano ospiterà altri appuntamenti. Tra gli altri ricordiamo le mostre Leonardo e Firenze dal 25 marzo al 24 giugno 2019, che sarà ospitata all’interno della prestigiosa cornice della Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio e quella che si terr dal 13 settembre al 15 dicembre 2019 presso il complesso di Santa Maria Novella nell’ Ex- refettorio dal titolo Leonardo da Vinci e la botanica. A corollario delle manifestazioni il Firenze Light Festival, che tra il dicembre di quest’anno e il gennaio del 2019 darà una nuova luce ai monumenti e alle piazze della città, la rassegna sar ispirata alla genialità di Leonardo da Vinci. L’evento proporrà video-mapping, proiezioni, giochi di luce, installazioni artistiche, attività educative, visite speciali nei musei, spettacoli e incontri culturali. Rimanendo in Toscana non poteva mancare anche Vinci, luogo leonardiano per eccellenza, qui si terr dal 15 aprile al 15 ottobre 2019 la mostra Leonardo da Vinci. Alle origini del Genio, incentrata sul legame di Leonardo con la sua città natale e sulle suggestioni che la terra d'origine offrì al suo percorso di artista, tecnologo e scienziato. In quest'ottica, saranno presentati alcuni documenti dell'Archivio di Stato di Firenze, fondamentali per la ricostruzione delle primissime vicende della vita del Vinciano, e il primo disegno conosciuto realizzato da Leonardo, il Paesaggio, datato 5 agosto 1473, conservato presso il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi di Firenze. Di grande suggestione all’interno della sezione biografica, l'esposizione del registro notarile del bisnonno di Leonardo sul quale, all'ultima pagina, il nonno Antonio da Vinci annotò la nascita, dopo quella dei suoi figli, del primo nipote, Leonardo. Vinci sarà inoltre una delle tappe della 1000 Miglia 2019, dove la carovana passerà venerdì 17 maggio 2019. (5) In Italia, Milano farà la parte del Leone. Del resto, nessun’altra città ha avuto come il capoluogo lombardo il privilegio di una presenza di Leonardo così lunga e feconda. Un legame durato circa vent’anni, un connubio che va ben oltre il titolo del palinsesto d’iniziative che la città dedica al cinquecentenario della morte del genio più eclettico della storia. Sotto la supervisione del “Comitato di coordinamento Milano e l'eredità di Leonardo 1519-2019” alcune manifestazioni sono già cominciate. Lo scorso luglio si è aperta la Leonardo da Vinci Parade, rassegna organizzata dal Museo della Scienza e della Tecnologia che ha presentato un percorso tra arte e scienza, esponendo i modelli più rappresentativi delle macchine di Leonardo realizzate in occasione dell'apertura al pubblico del Museo nel 1953 (allora si celebravano i 500 anni dalla nascita). Il programma degli eventi dedicati a Leonardo è inevitabilmente collegato anche all'Ultima cena, conservata nel refettorio di Santa Maria delle Grazie. In prossimità della chiesa il Polo Museale della Regione Lombardia, ha già allestito dallo scorso 13 ottobre (fino al 13 gennaio 2019) la mostra Leonardo da Vinci: prime idee per l'Ultima cena, con cui si intende offrire al pubblico la possibilità di osservare e studiare anche i disegni preparatori dell'opera più mistica del pittore toscano, così da scoprirne il tortuoso processo creativo e anche il risultato finale. Le celebrazioni vere e proprie prenderanno il via il prossimo 2 maggio e dureranno fino al gennaio 2020. Si comincerà dal Castello Sforzesco, vero e proprio centro propulsivo di tutte le attività, qui grazie alla riapertura della Sala delle Asse sarà possibile ammirare da vicino lo straordinario lavoro di Leonardo, la cui attività decorativa fu portata a termine nel 1498. Dalle passerelle saranno visibili i lavori di restauro appena ultimati e le tracce di disegno preparatorio con carbone a secco o pennello, raffiguranti sfondi paesaggistici di enorme impatto. Le sale del Castello Sforzesco saranno però sede di altri due progetti. All’interno della Cappella Ducale la mostra Leonardo e la Sala delle Asse tra Natura, Arte e Scienza, in programma dal 16 maggio al 18 agosto 2019, consentirà di individuare e approfondire le relazioni iconografiche e stilistiche tra le decorazioni artistiche della Sala delle Assi e la cultura figurativa di altri maestri di ambito toscano, dei Paesi d’Oltralpe e della stessa Milano. Dal 2 maggio 2019 al 2 gennaio 2020 un percorso multimediale, allestito nella Sala delle Armi, ci condurrà in un viaggio spazio-temporale nella Milano rinascimentale di Leonardo, facendo rivivere la città così come doveva apparire ai suoi occhi durante i suoi soggiorni milanesi. Grazie all’utilizzo delle moderne tecnologie nel percorso sarà inserita una mappatura visiva georeferenziata di quanto ancora si conserva di quei luoghi, sia in città che all’interno di musei, chiese ed edifici del territorio. La Veneranda Biblioteca Ambrosiana, che è di certo il luogo più significativo legato alla presenza del Maestro a Milano, parteciperà al già ricco palinsesto con ben quattro mostre, inserite nel progetto Leonardo e la sua Scuola nelle collezioni dell'Ambrosiana. Il ciclo espositivo si aprirà a dicembre fino a febbraio del 2019 con Leonardo e il suo lascito, gli artisti e le tecniche, una mostra, a cura di Benedetta Spadaccini, dedicata ai disegni realizzati da Leonardo e dagli artisti della sua cerchia. Si proseguirà dal maggio al giugno 2019 con Il meglio del Codice Atlantico. Leonardo ingegnere, architetto e scienziato, a cura del Collegio dei Dottori della Veneranda Biblioteca Ambrosiana. La mostra proporrà alcuni tra fogli più rappresentativi del manoscritto conservato dalla prestigiosa istituzione: dagli studi ingegneristici e militari, ai progetti architettonici, fino ai celebri studi per la macchina volante, ripercorrendo la carriera dell’artista nella sua quasi totalità, dagli anni fiorentini fino all’ultimo periodo trascorso in Francia al servizio di Francesco I. Proprio su questo tema si concentrerà la terza rassegna dal titolo I disegni del Codice Atlantico del periodo francese, la mostra, a cura di Pietro C. Marani, dal luglio al settembre 2019 presenterà una selezione di 23 fogli del manoscritto databili al soggiorno francese di Leonardo. Dalla fine di settembre (o primi di ottobre) fino al gennaio 2020, il ciclo espositivo si concluderà con una seconda mostra dedicata ai fogli più celebri del Codice, in continuità con la precedente e sempre curata dal Collegio dei Dottori della Veneranda Biblioteca Ambrosiana. A palazzo Litta, dall’autunno 2019, con la mostra La corte del gran maestro. Leonardo da Vinci, Charles d’Amboisee il quartiere di Porta Vercellina, Milano omaggerà la figura del mecenate Charles d’Amboise amico e protettore di Leonardo. L’edificio ospiterà due fogli del Codice Atlantico nei quali Leonardo tracciò il disegno dell’isolato della sua residenza milanese (l’attuale Palazzo Litta), la mostra in questione ricostruirà attraverso materiale ottocentesco inedito l’aspetto del quartiere di Porta Vercellina (corso Magenta) ai tempi di Leonardo. (6) Tra novembre e dicembre 2019, l’Ente Raccolta Vinciana, in collaborazione con Mibact e Comune di Milano, organizzerà a Palazzo Reale un convegno internazionale di studi sull’ultimo decennio della vita di Leonardo, con lo scopo di approfondire le sue attività, le sue ricerche teoriche e i suoi diversi committenti fra il 1510 e il 1519. L’intento dichiarato è quello di mettere a fuoco il rapporto tra le attività teoriche dell’artista e il fallimento dei progetti pittorici, architettonici e tecnico-ingegneristici che gli furono affidati. Sempre Palazzo Reale parteciperà alle celebrazioni del cinquecentenario con due progetti espositivi di grande valore scientifico: il primo dal 4 marzo al 23 giugno 2019 dal titolo Il meraviglioso mondo della natura prima e dopo Leonardo offrirà un approfondimento su come il genio vinciano abbia modificato la percezione della natura in Lombardia. Il secondo, intitolato La cena di Leonardo per Francesco I: un capolavoro in seta e argento, in programma dal 7 ottobre 2019 al 23 gennaio 2020, presenterà, per la prima volta dopo il restauro, la copia del Cenacolo di Leonardo realizzata ad arazzo tra il 1505 e il 1510 su commissione di Francesco I e consorte, di cui rimane ancora ignota l'identità dell'autore del cartone. Milano, declinando compiutamente la sua vocazione alla contemporaneità, dedicherà a Leonardo non solo mostre ed eventi. Al programma delle celebrazioni che si terranno nel capoluogo lombardo concorreranno, infatti, anche le istituzioni e i soggetti cittadini del mondo teatrale, a partire dal Piccolo Teatro di Milano che ha in cantiere tre progetti speciali: Il miracolo della cena, produzione che vedrà nell’autunno 2019 l’attrice Sonia Bergamasco leggere, sia al Museo del Cenacolo Vinciano che al Teatro Grassi, scritti, appunti e note di Fernanda Wittgens. Un secondo spettacolo sarà dedicato all’Ultima Cena e al suo restauro dopo le profonde ferite belliche. Un’altra produzione, in scena nel gennaio 2019, sarà dedicata ai ragazzi e alla passione per il volo: Il volo di Leonardo, appunto scritto, diretto e interpretato da Flavio Albanese, racconterà la vita, le peripezie, i miracoli e i segreti del più grande genio dell’umanità e, soprattutto, la ragione della sua voglia di volare. Il fitto programma di mostre ed eventi italiani non finisce qui, tra i numerosissimi appuntamenti ricordiamo quelli che si terranno a Roma, dove dal marzo all’agosto del prossimo anno le Scuderie del Quirinale ospiteranno la mostra Leonardo da Vinci. Scienziato e inventore (Tit provv.). Sempre a Roma, tra aprile e settembre, la fondazione Primoli ha organizzato presso l’Accademia Nazionale dei Lincei la mostra Leonardo a Roma. Influenza ed eredità. A Torino, per chi non fosse riuscito a visitare la mostra Intorno a Leonardo, conclusasi lo scorso settembre, l’Autoritratto di Leonardo (foto in alto) verrà nuovamente esposto al pubblico a breve nella prestigiosa sede dei Musei Reali. La dimensione universale di Leonardo emerge chiaramente anche in quello che si sta preparando in altri paesi del vecchio continente. Se in Italia sarà Milano a recitare la parte più importante in Europa sarà la Francia, per il numero e il prestigio delle manifestazioni in programma ad avere un ruolo di primo piano, ne riportiamo solo alcune. Leonardo da Vinci e la Francia, un rapporto solido che ha attraversato i secoli per giungere intatto sino al presente; ed è con l’ambizioso scopo di rinnovare questo legame che il Comité de pilotage della Valle della Loira ha organizzato il Viva Leonardo da Vinci! 500 anni di Rinascimento nel Centro-Valle della Loira, un tour, che ha già preso il via dallo scorso settembre e che fino al gennaio 2019 toccherà undici nazioni e tre continenti, un viaggio sulle orme del talento universale del Rinascimento, che ha l’intento di far rivivere lo spirito di quell’ epoca. Restiamo nella Valle della Loira e nello specifico ad Amboise, dove Leonardo trascorse i suoi ultimi tre anni di vita prima di morire. Questa località sarà al centro di una nutrita serie di appuntamenti. Dal 2 maggio al 31 agosto 2019, nel castello della città sarà ospitata l’installazione dal titolo 1519, Morte di Leonardo da Vinci: la costruzione di un mito. Anche Clos Lucé, dimora della quale Francesco I omaggiò il suo protetto, renderà omaggio al suo illustre inquilino. Dal 18 giugno e sino alla fine dell’anno il castello ospiterà la mostra Da Clos Lucé al Louvre, i tre capolavori di Leonardo da Vinci. Nel suo soggiorno francese Leonardo ebbe un rapporto privilegiato con Francesco I, insieme progettarono una sorta di città ideale che poi divenne il castello di Chambord. Il da Vinci non vide la fine dei lavori, ma diede il suo impulso per la realizzazione della famosa scala a doppia elica. Proprio Chambord, simbolo del rinascimento francese, è uno dei luoghi più adatti per comprendere il genio leonardesco. Qui da maggio a settembre 2019 si svolgerà una competizione internazionale di architettura che prenderà spunto da due approcci: il passato rinascimentale e la storia del castello e il futuro in cerca di utopica città del XXI secolo. Sempre a Chambord saranno proposte, un approfondimento sui materiali di costruzione del castello, una mostra sullo spirito dell’umanesimo e, per concludere, un festival musicale dal 28 giugno al 13 luglio 2019. (7) Dalla Valle della Loira ci spostiamo a Parigi e più precisamente al museo del Louvre, qui, dove sono già esposte diverse opere di Leonardo, tra le quali La Gioconda e la Vergine delle rocce, le celebrazioni saranno in grande stile, qui sarà allestita dal 24 ottobre 2019 al 24 febbraio 2020 una mostra che si preannuncia davvero eccezionale, ideata con “L’obiettivo di raccogliere il maggior numero di opere di Leonardo“, ha più volte dichiarato Jean-Luc Martinez, direttore del museo. Grazie ad un accordo italo-francese siglato lo scorso 2017 molti capolavori di Leonardo andranno ad arricchire la mostra parigina, nello specifico: la Scapigliata (Galleria nazionale di Parma), l'Uomo Vitruviano e i sei studi per la perduta Battaglia d’Anghiari (Galleria dell'Accademia di Venezia), Ritratto di Musico (Pinacoteca della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano), il San Girolamo (Musei Vaticani) e l'Annunciazione (Uffizi di Firenze ). La prestigiosa istituzione museale transalpina si sta preparando ad accogliere lo stuolo di appassionati e curiosi che arriveranno a Parigi con un vero e proprio asso nella manica: l’esposizione del famoso Salvator Mundi. L’opera, acquistata lo scorso anno dal Dipartimento di Cultura e Turismo di Abu Dhabi alla cifra astronomica di 450 milioni di dollari, è considerata “la più grande scoperta artistica del XXI secolo”. Il dipinto, raffigurante un Cristo benedicente, ha alle spalle una storia controversa che passa anche attraverso un lungo dibattito sull’attribuzione che ha coinvolto i più grandi studiosi di Leonardo al mondo; ma la sua presenza alle celebrazioni dedicate a Leonardo ad oggi è avvolta in un fitto mistero. Il dipinto doveva essere esposto il 18 settembre scorso al Louvre di Abu Dhabi; ma così non è stato, anzi per dirla tutta è sparito nel nulla. Secondo alcune indiscrezioni gli esperti del museo potrebbero aver mosso alcune perplessit sul restauro effettuato o, forse, ritenere opportuno intervenire di nuovo. Per ora resta in calendario l'arrivo della tavola a Parigi. In Inghilterra, la Royal Collection della Corona britannica che possiede oltre 500 disegni dell’artista organizzerà diverse mostre di caratura internazionale. Ben 144 disegni del grande maestro saranno esposti in dodici mostre simultanee in diverse località del Regno Unito. A Life in a Drawing, questo il titolo della rassegna, vedrà esposti, in ognuna delle dodici sedi espositive, dodici disegni appositamente selezionati per offrire a chiunque visiterà le città prescelte una panoramica completa sulla versatilità e la poliedricità del genio leonardesco nei più disparati ambiti: architettura, musica, anatomia, ingegneria, cartografia, geologia e botanica. Le mostre si terranno a Belfast (Ulster Museum), Birmingham (Museum and Art Gallery), Bristol (Museum and Art Gallery), Cardiff (National Museum), Derby (Museum and Art Gallery, Glasgow (Kelvingrove Art Gallery and Museum), Leeds (Art Gallery), Liverpool (Walker Art Gallery), Manchester (Art Gallery), Sheffield (Millennium Gallery), Southampton (City Art Gallery) e a Sunderland (Museums and Winter Gardens). Successivamente, dal 24 maggio al 13 ottobre 2019, alla Queen’s Gallery di Buckingham Palace, verranno esposti 200 disegni. Sarà la più grande mostra dei lavori di Leonardo degli ultimi 65 anni. Da Londra, una selezione di 80 disegni traslocherà poi dal 22 novembre 2019 al 15 marzo 2020 nel palazzo di Holyroodhouse in Scozia. La Royal Academy of Arts di Londra, invece, esporrà in maniera permanente una copia a grandezza naturale de L’Ultima cena al Burlington Gardens, quando riaprirà il 19 maggio 2019. L’opera, realizzata intorno al 1520 è attribuita a Giampietrino e Marco D’Oggiono, e forse, secondo lo studioso Pietro Marani con lo zampino di Boltraffio. In Olanda il Museo Teylers di Haarlem ha già aperto le celebrazioni con una mostra sugli studi fisionomici leonardeschi che durerà fino al prossimo 16 gennaio. In Polonia il Museo Czartoryski di Cracovia, conta di poter concludere alcuni lavori di restauro per poter esporre il celebre ritratto di Cecilia Gallerani (La dama con l’ermellino 1489-90), Il dipinto è temporaneamente esposto al Museo Nazionale della stessa città. La genialità di Leonardo toccherà anche i paesi scandinavi. In Norvegia, nella città di Stavanger, grazie alla collaborazione tra il VID Specialized University e il Museo di Leonardo e Archimede di Siracusa nel corso del primo semestre del 2020 verr allestita, in sinergia con la Niccolai Teknoart di Firenze, una mostra dal titolo Da Archimede a Leonardo acqua fonte di vita. L’evento sarà preceduto nell’autunno del 2019 da un convegno internazionale incentrato sullo stesso tema. Il 2019 non vedrà solo mostre o convegni, la ricorrenza dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci rappresenta un’occasione troppo importante perché possa sfuggire alle produzioni cinematografiche e televisive. Cominciamo con Inside Leonardo (Tit. provv.), il film d’arte dedicato al genio toscano che sar interpretato da Luca Argentero. Niente scenografie di cartone, nessuna finzione. In Essere Leonardo da Vinci, film che l’attore e regista Massimiliano Finazzer Flory ha dedicato al grande genio universale, tutto sarà rigorosamente autentico. Dalla lingua rinascimentale parlata dal protagonista (cui dà corpo lo stesso Finazzer Flory) ai set: la casa natale, a Vinci; il castello di Clos-Lucé ad Amboise; la tenuta (vigna) di Milano con la quale Ludovico omaggiò Leonardo. La sceneggiatura del film sarà presentata in anteprima la prossima primavera in versione teatrale al Piccolo Teatro di Milano. A questo appuntamento non poteva mancare la Rai, che ha già messo in cantiere Leonardo, una serie in otto parti realizzata in collaborazione France Televisions. Per concludere, è recente la notizia che John Logan, autore di Genius e Skyfall, ha firmato per la realizzazione di una sceneggiatura incentrata sul libro Leonardo da Vinci scritto da Walter Isaacson. Leonardo Di Caprio, oltre ad interpretare Leonardo Da Vinci, sarà anche uno dei produttori del lungometraggio. Volendo trarre delle conclusioni, possiamo affermare che con le celebrazioni del 2019 si render omaggio ad un ingegno quanto mai attuale, le inesauribili intuizioni che animarono e definirono la sua attività, le continue e costanti proiezioni oltre i limiti della sua contemporaneità, possono essere intese come elementi che vanno al di là delle semplici coordinate spaziali e temporali (Italia-Francia, XV-XVI secolo) in cui operò, per assurgere a modello di un genialità, che proprio nel suo essere squisitamente umana e quindi fallace, ci fa percepire, l’uomo Leonardo da Vinci, più che l’artista, intimamente vicino. VIDEO (8) https://www.youtube.com/watch?v=HP988EMBhA4 Mattarella da 3:25 a 8:16 mostra a Vinci: (9) https://www.scuderiequirinale.it/mostra/leonardo-da-vinci-la-scienza-prima-della-scienza-001 mostra a Roma