OPERE DI ITALO CALVINO NUOVA EDIZIONE GH amori difficili con uno scritto di Michele Rago II barone rarhpante con uno scritto di Cesare Cases II castello dei destini incrociati con uno scritto di Giorgio Manganelli II cavaliere inesistente con uno scritto di Paolo Milano Le cittä invisibili con uno scritto di Pier Paolo Pasolini Collezione di sabbia con uno scritto di Pier Vincenzo Mengaldo Le Cosmicomiche con uno scritto di Eugenio Montale L'entraia in guerra con uno scritto di Niccolö Gallo Eremita a Parigi con uno scritto di Marco Belpoliti Fiabe italiane con uno scritto di Cesare Segre La giornata d'uno scrutatore con uno scritto di Guido Piovene Lezioni americane con uno scritto di Giorgio Manganelli Marcovaldo con uno scritto di Domenico Scarpa La memoria del mondo con uno scritto di Domenico Scarpa Mondo scritto e mondo non scritto a cura di Mario Barenghi La nuvola di smog -La formica argentina con uno scritto di Paolo Milano Palomar con uno scritto di Seamus Heaney Perche leggere i classici con uno scritto di Gian Carlo Roscioni Una pietra sopra con uno scritto di Claudio Milanini Prima che tu dica «Pronto» con uno scritto di Pietro Citati I racconti con uno scritto di Francesca Serra II sentiero dei nididi ragno con uno scritto di Cesare Pavese Se una notte d'inverno un viaggiatore con uno scritto di Giovanni Raboni Sotto il sole giaguaro con uno scritto di Luigi Baldacci La speculazione edilizia con uno scritto di Lanfranco Caretti La strada di San Giovanni con uno scritto di Cesare Garboli Sulla fiaba Introduzione di Mario Lavagetto Ti con zero con uno scritto di Giuliano Gramigna Ultimo viene il corvo con uno scritto di Geno Pampaloni II visconte dimezzato con uno scritto di Mario Barenghi IN EDIZIONE CARTONATA I nostri antenati - "Orlando Furioso" di Ludovico Ariosto raccontato da Italo Calvino - Tutte le Cosmicomiche FIABE ITALIANE raccolte dalla tradizione povolare durante gli Ultimi cento anni e trascritte in lingua dai vari dialetti da ITALO CALVINO Introduzione di Italo Calvino con uno scritto di Cesare Segre VOLUME PRIMO %is, personne, rien. I OSCAiUUONDADOM 152 Fiabe italiane tando sulla soglia della porta, perche quell'uiüco figlio lo ave-va abbandonato. Lo portö alla Reggia, lo presentö al Re suo suocero e alla Prin-cipessa sua sposa e si fecero le nozze. (Frhili) Un Re aveva un figlio urüco e gli voleva bene come alla luce dei suoi occhi. Ma questo Principe era sempre scontento. Passava giornate intere affacciato al balcone, a guardare lontano. - Ma cosa ti manca? - gli chiedeva il Re. - Che cos'hai? - Non lo so, padre mio, non lo so neanch'io. - Sei innamorato? Se vuoi una qualche ragazza dimmelo, e te la farö sposare, fosse la figlia del Re piü potente della terra o la piü povera contadina! - No, padre, non sono innamorato. E il Re a riprovare tutti i modi per distrarlo! Teatri, balli, mu-siche, canti; ma nulla serviva, e dal viso del Principe di giorno in giorno scompariva il color di rosa. II Re mise fuori un editto, e da tutte le parti del mondo Venne la gente piü istruita: filosofi, dottori e professori. Gli moströ il Principe e domandö consiglio. Quelli si ritirarono a pensare, poi tornarono dal Re. - Maestä, abbiamo pensato, abbiamo let-to le stelle; ecco cosa dovete fare. Cercate un uomo che sia con-tento, ma contento in tutto e per tutto, e cambiate la camicia di vostro figlio con la sua. Quel giorno stesso, il Re mandö gli ambasciatori per tutto il mondo a cercare l'uomo contento. Gli fu condotto un prete: - Sei contento? - gli domandö il Re. - Io si, Maestä! - Bene. Ci avresti piacere a diventare il mio vescovo? - Oh, magari, Maestä! 39 La camicia dellfuomo contento 154 Fiabe italiane La camicia deU'uomo contento 155 - Va' via! Fuori di qua! Cerco un uomo felice e contento del suo stato; non uno che voglia star meglio di com'e. E il Re prese ad aspettare un altro. Cera un altro Re suo vici-no, gli dissero, che era proprio felice e contento: aveva una mo-glie bella e buona, un mucchio di figli, aveva vinto tutti i nemici in guerra, e il paese stava in pace. Subito, il Re pieno di speran-za mandö gli ambasciatori a chiedergli la camicia. II Re vicino ricevette gli ambasciatori, e: - Si, si, non mi man-ca nulla, peccato perö che quando si hanno tante cose, poi si debba morire e lasciare tutto! Con questo pensiero, soffro tanto che non dormo alia notte! - Egli ambasciatori pensarono bene di tornarsene indietro. . Per sfogare la sua disperazione, il Re andö a caccia. Tiro a una lepre e credeva d'averla presa, ma la lepre, zoppicando, scap-po via. II Re le tenne dietro, e s'allontanö dal seguito. In mezzo ai campi, senti una voce d'uomo che cantava la falulella.1 II Re si fermö: «Chi canta cosi non puö che essere contento!» e se-guendo il canto s'infilö in una vigna, e tra i filari vide un giova-ne che cantava potando le viti. : i - Buon di, Maestä, - disse quel giovane. - Cosi di buon'Ora giä in campagna? - Benedetto te, vuoi che ti porti con me alia capitals? Sarai mio amico. / - Alii, ahi, Maestä, no, non ci penso nemmeno, grazie. Non mi cambierei neanche col Papa. -Ma perche, tu, un cosi bei giovane... - - Ma no, vi dico. Sono contento cosi e basta. «Finalmente un uomo felice!», pensö il Re. - Giovane, senti: devi farmi un piacere. - Se posso, con tutto il cuore, Maestä. - Aspetta un momenta, - e il Re, che non stava piu nella pelle dalla contentezza, corse a cercare il suo seguito: - Venite! Ve-nite! Mio figlio e salvo! Mio figlio e salvo -. E li porta da quel rgiovane. - Benedetto giovane, - dice, - ti daro tutto quel che vuoi! Ma dammi, dammi... - Che cosa, Maesta? - Mio figlio sta per morire! Solo tu lo puoi salvare. Vieni qua, -aspetta! - e lo afferra, comincia a sbottonargli la giacca. Tutt'a un tratto si ferma, gli cascano le braccia. L'uomo contento non aveva camicia. {Vriuli\ 1 Falulele (dial, friulano): «cantilena comune ai villici, senza significato, e con; cui sogliono chiudere le strofe delle loro canzoni» (PIRONA).