348 MARCO POLO E IBN BATTUTA Il personaggio. Leggi il testo che segue: Marco Polo (1254-1324) nasce a Venezia in uno dei momenti di massimo splendore per la città. La famiglia Polo, probabilmente originaria della Dalmazia, si stabilisce a Venezia intorno all’anno Mille e subito si fa notare per la sua intraprendenza, ottenendo l’autorizzazione ad esercitare il commercio in terra straniera. Già nel 1260 i Polo iniziano i loro grandi viaggi: Nicolò e Matteo raggiungono Cambaluc, futura Pechino, dove vengono accolti da Kublai Khan, potente sovrano, interessato a contatti con l’occidente ed il mondo cristiano. Il giovane Marco viene coinvolto in questi viaggi nel 1271 quando parte da Venezia con il padre Nicolò e lo zio Matteo alla volta del Catai (odierna Cina), dove giunge dopo un lungo viaggio attraverso le terre dell’Asia centrale. I Polo portano anche messaggi da parte del papa Gregorio X per Kublai Khan. Marco Polo, accolto benevolmente dal potente signore, svolge per lui importanti missioni diplomatiche: conosce così popoli, costumi, usi diversi. Dopo vent’anni torna a Venezia che è in lotta con le altre repubbliche marinare. In una battaglia navale, Marco Polo viene fatto prigioniero dai Genovesi e proprio in prigione detta le memorie dei suoi viaggi a Rustichello da Pisa, autore di romanzi in francese, che è la lingua utilizzata all’epoca per romanzi e poemi. Anche il racconto di Marco Polo, diffuso in copie manoscritte dal titolo Il Milione è scritto in questa lingua. I contemporanei ritennero parecchie notizie frutto di un’eccessiva fantasia, ma il libro ebbe in seguito un grande successo. 1 Il mio laboratorio di storia ATTIVITÀ Dopo aver letto il testo rispondi alle seguenti domande: • Chi è Marco Polo? • Quando è vissuto? • Qual è stata la meta del suo grande viaggio? • Da chi e come viene accolto alla fine di questo viaggio? • In quale opera è racchiuso il racconto dei suoi viaggi? Da chi è stata composta? • Com’è stata considerata questa narrazione dai contemporanei? .......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... Parte 2_Laboratorio:Parte 2_Laboratorio 30-06-2008 14:01 Pagina 348 Paolucci, Signorini • L'ora di storia • edizione rossa © 2010 Zanichelli editore S.p.A. Bologna Il mio laboratorio di storia 349 Il viaggio2 ATTIVITÀ 1 La cartina rappresenta l’itinerario seguito da Marco Polo nel suo lunghissimo viaggio verso l’oriente. Osservala con attenzione, leggi la legenda, poi riportala su lucido e aggiungi una didascalia che spieghi: • che cosa rappresenta la cartina • se il viaggio di andata e il viaggio di ritorno si svolsero preferibilmente per mare o via terra • quali regioni furono attraversate da Marco Polo nel viaggio di andata; quali toccate o attraversate in quello di ritorno • quali mari e oceani percorse • se la navigazione avvenne preferibilmente lungo le coste o in mare aperto, e prova a spiegare perché • qual è il nome moderno dei principali paesi toccati o attraversati da Marco Polo nel suo viaggio (per procurarti questa informazione dovresti confrontare la cartina con un atlante geografico moderno). 2 Servendoti delle risposte date anche nel punto 1, prova a scrivere un testo su Marco Polo e il suo viaggio, poi dagli un titolo a tua scelta. I VIAGGI DI MARCO POLO ǡ 1. I Polo, pronti per imbarcarsi salutano gli amici a terra. Ĭ 3. Marco Polo alle porte di Pechino. ǡ 4. Pagamento in carta moneta nella Cina del Gran Khan. Ǡ 5. Imbarco di mercanti a Ormuz. Ǡ 2. La partenza, sulle navi a vele spiegate. Parte 2_Laboratorio:Parte 2_Laboratorio 30-06-2008 14:01 Pagina 349 Paolucci, Signorini • L'ora di storia • edizione rossa © 2010 Zanichelli editore S.p.A. Bologna 350 Il mio laboratorio di storia Una grande civiltà La civiltà incontrata da Marco Polo si presenta come una civiltà avanzata, con straordinari elementi di modernità, come risulta dai seguenti tre testi, tratti dal Milione. 3 Il denaro di carta Sappiate che in questa città di Cambaluc è la zecca (il luogo dove si coniano le monete) del Gran Signore […]. Egli fa fabbricare la seguente moneta: fa prendere scorza d’albero o per meglio dire corteccia di gelso, l’albero di cui mangiano le foglie i bachi da seta; e fa togliere la pellicola sottile che è tra la corteccia e il fusto; quelle pellicole sono tutte nere: le frantumano, le pestano e poi le impastano con la colla in modo che ne risulti una specie di carta bambagina*, sottile come quella dei papiri. Quando la carta è pronta, la fa tagliare in parti grandi o piccole, foglietti in forma quadrata o più lunghi che larghi. […] Ogni foglietto porta il sigillo del Gran Signore. E questa moneta è fatta con tanta autorità e solennità come se fosse d’oro e d’argento: in ciascuna moneta alcuni ufficiali preposti a questo lavoro scrivono il loro nome e il loro segno e, quando l’hanno fatto, il capo degli ufficiali sparge del cinabro (colore rosso brillante) su una bolla (una specie di timbro di metallo) che gli è stata concessa e vi passa sopra la moneta, così che la forma della bolla tinta di cinabro rimane impressa sulla moneta e l’autentica (rende valida). E se qualcuno osasse falsificarla sarebbe punito con la morte. * Bambagina: carta ricavata da una pasta composta di canapa e lino. Il sistema stradale Dovete sapere che da questa città di Cambaluc partono diverse strade che vanno in diverse province: ciascuna strada porta a questa o a quella provincia e tutte sono contrassegnate col nome del luogo al quale conducono, cosa molto utile. E il Gran Khan ha disposto perché i suoi messaggeri che cavalcano per quelle strade trovino sulla loro via tutto ciò di cui hanno bisogno. Dovete sapere che un messaggero del Gran Khan partito da Cambaluc trova dopo ben venticinque miglia uno jamb e cioè nel nostro linguaggio un posto di rifornimento di cavalli o una stazione di posta. […] E se i messaggeri devono attraversare luoghi selvaggi dove non esistono alberghi né palazzi trovano anche là posti di rifornimento perché il Signore ha fatto costruire case e ha provveduto ai cavalli di ricambio e ai finimenti. Un servizio postale Bisogna sapere che da un posto di rifornimento all’altro ci sono casali – una quarantina di case – dove vivono uomini che fanno anch’essi i messaggeri del Signore; però corrono a piedi. Portano una grande cintura alla quale sono attaccati molti sonagli per essere uditi da lontano. Al termine delle tre miglia il messaggero è aspettato da un altro pronto a correre e che lo ha sentito da lontano. Appena arriva, si fa dare l’oggetto che egli porta, riceve da uno scrivano una piccola carta nella quale sono annotate l’ora d’arrivo e quella di partenza, e si mette a correre. Dopo tre miglia trova un altro corriere che ripete gli stessi gesti. In questo modo per merito di tali corrieri a piedi, il Gran Signore può avere notizie da paesi lontani dieci giorni di cammino in un giorno e una notte. E il Gran Signore non prende nessun tributo da loro, come anche da quelli che stanno nelle stazioni di posta, anzi li paga del suo. (Marco Polo, Il Milione, traduzione italiana di Maria Bellonci, Mondadori, Milano 1982) Parte 2_Laboratorio:Parte 2_Laboratorio 30-06-2008 14:01 Pagina 350 Paolucci, Signorini • L'ora di storia • edizione rossa © 2010 Zanichelli editore S.p.A. Bologna Il mio laboratorio di storia 351 ATTIVITÀ 1 Assicurati di avere ben compreso, cercando e sottolineando nei testi le seguenti informazioni, che indicano quanto fosse moderna e avanzata la civiltà cinese del tempo: Marco Polo e le tavole d’oro, una leggenda vera Marco Polo cita più volte ne Il Milione le piastre d’oro del comando, «tavole d’oro, grandi, massicce, istoriate e preziosissime» che il Gran Khan avrebbe donato, come lasciapassare, ai Polo. Ecco ciò che riferisce Il Milione: 4 Le piastre d’oro del comando Sappiate ora che Chiacatu dette ai tre messaggeri del Gran Khan quattro piastre d’oro del comando ciascuna delle quali era lunga un cubito (45 cm) e larga cinque dita e pesava tre o quattro libbre (una libbra: 500 gr. scarsi). Delle quattro piastre due portavano la figurazione di un girifalco (un grosso falco dell’Europa del nord), una quella di un leone e la quarta era liscia: esse significavano che i tre messaggeri dovevano essere serviti e considerati come la sua stessa persona e che dovevano essere forniti cavalli, viveri e scorte di protezione. Si è sempre pensato che queste tavole fossero soltanto una esagerazione di Marco Polo, un frutto della sua fantasia. Invece esistevano davvero, come prova un documento del 1310 trovato di recente. Leggi il seguente testo: Le piastre d’oro esistono davvero La prova dell’esistenza delle piastre d’oro del comando è contenuta in un documento del 1310, il testamento di Matteo Polo, zio di Marco. Si tratta di un documento eccezionale, conservato in ottime condizioni nei depositi dell’Archivio di Stato. Sono due grandi fogli di pergamena, scritti in latino da Il denaro di carta • qual è la caratteristica principale della moneta in Cina • come si ottiene la cartamoneta • se ha lo stesso valore delle monete d’oro e d’ar- gento • in che modo viene resa valida Il sistema stradale • se intorno a Cambaluc le strade sono numerose e dove portano • se sono distinte da un nome • se lungo le strade ci sono luoghi di rifornimento e a cosa servono Il servizio postale • come vengono trasmesse le notizie in Cina • quante miglia percorre ogni corriere • come viene controllato e chi lo paga 2 Dopo avere individuato gli aspetti di modernità e di progresso che vengono descritti, ricostruisci una tabella simile a questa sul tuo quaderno e inserisci in sintesi le informazioni che ritieni più significative: Testi Aspetti di civiltà e di progresso Informazioni significative Il denaro di carta Il sistema stradale Un servizio postale 3 Prova ora a scrivere un semplice testo, illustrando alcuni aspetti della civiltà cinese che colpirono Marco Polo. Dai un titolo al testo. Parte 2_Laboratorio:Parte 2_Laboratorio 30-06-2008 14:01 Pagina 351 Paolucci, Signorini • L'ora di storia • edizione rossa © 2010 Zanichelli editore S.p.A. Bologna 352 Il mio laboratorio di storia ATTIVITÀ 1 Sottolinea nei due testi le informazioni più importanti che riguardano le «piastre d’oro del comando» e osserva attentamente l’immagine. 2 In una tabella simile riporta in breve la descrizione delle piastre dell’immagine e le informazioni principali fornite dai due testi. Descrizione Informazioni Immagine Le piastre d’oro del comando Le piastre esistono davvero 3 Cerca di esporre in un semplice testo quanto hai appreso sulle «piastre d’oro del comando». I viaggi di Ibn Battuta, il Marco Polo dell’Islam Leggi il seguente testo: 5 Chi era Ibn Battuta, che i musulmani chiamano «il principe dei viaggiatori»? Questo personaggio è molto conosciuto nel mondo arabo e islamico, meno nel mondo occidentale. È considerato il Marco Polo dell’Islam, un viaggiatore instancabile che per trent’anni girò quello che era il mondo dell’epoca, dal Marocco alla Cina. Ibn Battuta, colto giurista, partì all’età di ventuno anni, il 14 giugno dell’anno 1325, da Tangeri (Marocco) per tornare in patria molti anni dopo, dopo aver percorso centoventimila kilometri con tutti i mezzi allora in uso. Secondo un atlante di oggi, ha attraversato l’equivalente di quarantaquattro stati moderni, dall’Africa a tutto il Medio Oriente, dalla pianura del Volga alle isole Maldive, dall’India alla Cina. Viaggiare significava acquisire conoscenza, ma anche portarla altrove, nelle contrade più lontane dall’Arabia. Il viaggio di Ibn è un succedersi di incontri con principi e sultani, ma non solo: Ibn Battuta è un osservatore attento della società della sua epoca. Egli non scrisse mai personalmente le sue esperienze di viaggio, ma le raccontò – nel solco della tradizione orale – a Ibn Juzzay, colui che trascrisse e rese pubblica la cronaca di quei trent’anni di viaggio per incarico del sultano. Noi la conosciamo con il titolo I viaggi. Essa è una fonte importante per conoscere usi e costumi di molte popolazioni: dei Cinesi, per esempio, Ibn descrive l’attaccamento al lavoro, in India rimane sconvolto dal suicidio delle vedove sulla pira del marito morto. La lettura del suo testo è un invito al dialogo tra culture. Liberamente tratto dal quotidiano «la Repubblica» del 10 gennaio 2007 Matteo Polo, il 6 febbraio del 1310 a Venezia alla presenza del notaio Pietro Pagano e di due testimoni. Un testamento preciso, dettagliatissimo, in cui Matteo incarica i suoi due nipoti, Marco e Stefano, di eseguire una serie di disposizioni tra cui vari lasciti in favore di chiese e monasteri. Dopo l’elencazione di una serie di beni e di gioielli, parla, per la prima ed unica volta, delle tre tavole d’oro del Gran Khan. Le tavole sono inserite in un elenco di lasciti (beni lasciati in eredità) al nipote Marco. Almeno sulle tavole d’oro è quindi certo che il grande viaggiatore non ha mentito. Liberamente tratto dal quotidiano «la Repubblica» del 19 febbraio 2006 Parte 2_Laboratorio:Parte 2_Laboratorio 30-06-2008 14:01 Pagina 352 Paolucci, Signorini • L'ora di storia • edizione rossa © 2010 Zanichelli editore S.p.A. Bologna Il mio laboratorio di storia 353 ATTIVITÀ 1 Dopo aver letto il testo, rispondi alle seguenti domande. • Chi è Ibn Battuta? • Quando è vissuto? • Quali sono state le mete del suo grande viaggio? • In quale opera è racchiuso il racconto dei suoi viaggi? • Da chi è stata scritta? 2 Ricopia su un lucido le cartine e cerca di riconoscere i principali stati moderni che Ibn attraversa (anche in questo caso dovresti confrontare le cartine con un atlante moderno). .............................................................................................................................................................. ................................................................................................. ............................................................................................................ ...................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................... Timbuktu Mombasa GranadaAlgeri Il Cairo Costantinopoli Hormuz Chittagong La Mecca Qalhat Delhi Esfahan Samarcanda Alessandria Tripoli Fes Tangeri Maldive Cambay Calicut Multan Tunisi Zayla Kilwa– Baghdad al-Sara– Quilon Aden San`a– ´ Gao Niani Sijilma– sa Tagha– za– Takadda– Gerusalemme Bassora Aleppo Smirne Erzurum Sinop Bukhara Balkh Mogadiscio Medina Fayd Shiraz Tabriz Kabul Sehwan Ceylon Touat Oceano Indiano Oceano Atlantico VIAGGIO DI IBN BATTUTA IN AFRICA E MEDIO ORIENTE Hormuz Chittagong La Mecca Qalhat Delhi Esfahan Samarcanda Cambay Calicut Multan Zayla Baghdad Quilon Aden San`a–´ Bassora Aleppo Erzurum Sinop Bukhara Balkh Mogadiscio Medina Fayd Shiraz Tabriz Kabul Sehwan Samudra Canton Quangzhou Hang Chou Pechino Huang He Maldive Ceylon Sumatra Oceano Indiano VIAGGIO DI IBN BATTUTA IN INDIA E ASIA ǡ Viaggio di Ibn Battuta dall’Africa al Medio Oriente. ǡ Viaggio di Ibn Battuta dall’Asia centrale all’India e alla Cina, fino alle regioni dell’Afghanistan e del mar Nero. Parte 2_Laboratorio:Parte 2_Laboratorio 30-06-2008 14:01 Pagina 353 Paolucci, Signorini • L'ora di storia • edizione rossa © 2010 Zanichelli editore S.p.A. Bologna 354 Il mio laboratorio di storia La parola a Ibn Battuta Leggi ora alcuni documenti tratti da I viaggi di Ibn Battuta. 6 I dihram di carta I Cinesi non utilizzano né dinàr né dihram [tipi di monete della civiltà araba] perché tutto l’oro e l’argento che entra nel loro paese viene fuso in lingotti [blocchi]. Perciò le compravendite si effettuano con dei pezzi di carta grandi ognuno quanto il palmo di una mano, che portano impresso il sigillo del re. […] Se qualcuno si trova in mano dei biglietti stracciati, li porta in un posto corrispondente alla nostra zecca, ove consegnando quelli vecchi ne riceve di nuovi senza pagare nulla, perché gli impiegati ricevono un regolare salario dal re. […] Se qualcuno va al mercato a comprare qualcosa con un dirham d’argento, non glielo prendono e non gli prestano alcuna attenzione finché non lo cambia. Da di Ibn Battuta, I viaggi, Torino, Einaudi 2006 La cura per i viaggiatori Per chi viaggia, la Cina è il paese più sicuro e migliore della terra. Ci si può andare in giro da soli anche per nove mesi portandosi dietro notevoli ricchezze senza avere nulla da temere, perché è tutto [molto bene] organizzato: in ogni luogo di tappa c’è un fondaco [albergo di mercanti] con un preposto [capo] che vi risiede insieme a un gruppo di cavalieri e di fanti e ogni giorno, dopo la preghiera del tramonto e dopo l’ultima della sera, il preposto entra nel fondaco con lo scriba, registra i nomi di tutti i viaggiatori che trascorrono lì la notte, poi sigilla la lista, esce e spranga la porta. Finita la preghiera dell’alba, sempre con lo scriba, torna al fondaco, chiama ognuno per nome e scrive un rapporto dettagliato. Poi manda qualcuno ad accompagnarli fino alla tappa successiva, con il compito di riportargli una dichiarazione del preposto di quella tappa che gli assicura che sono arrivati tutti e finché non gliela porta, è egli stesso responsabile dei viaggiatori. Qualche particolarità dei Cinesi È gente che conduce una vita agiata e comoda, ma non curano né quello che mangiano né il loro abbigliamento, sicché capita di vedere un grande mercante detentore di ricchezze incalcolabili andarsene in giro con indosso una ruvida giacchetta di cotone. Tutti, invece, ci tengono molto a possedere stoviglie d’oro e d’argento, e per finire camminano appoggiandosi a un bastone che chiamano «la terza gamba». La seta è molto abbondante in Cina perché i bachi [che la producono] si attaccano ai frutti, se ne nutrono, e non richiedono un granché di cure: per questo ce n’è tantissima, al punto che anche i poveri se ne servono per il loro abbigliamento. Se non fosse per il commercio che se ne fa, la seta non varrebbe nulla: basti pensare che, da queste parti, un sol abito di cotone ne vale parecchi di seta. Parte 2_Laboratorio:Parte 2_Laboratorio 30-06-2008 14:01 Pagina 354 Paolucci, Signorini • L'ora di storia • edizione rossa © 2010 Zanichelli editore S.p.A. Bologna Il mio laboratorio di storia 355 Confronto fra Marco Polo e Ibn Battuta In base ai materiali che hai analizzato ai punti 1, 2, 3, 4, 5, 6 prova ora a confrontare i due viaggiatori. 7 ATTIVITÀ 1 Come hai già fatto con i testi del Milione, cerca di individuare gli aspetti di modernità e di progresso che vengono descritti nei Viaggi di Ibn Battuta, poi inserisci, in breve, in una tabella simile a quella che segue le informazioni più significative. Documenti Aspetti di civiltà e progresso Informazioni significative I dihram di carta La cura per i viaggiatori Particolarità dei Cinesi 2 Servendoti delle informazioni raccolte, prova a scrivere un semplice testo su aspetti della civiltà cinese descritti da Ibn Battuta. Dai un titolo al testo. ATTIVITÀ 1 Prepara sul tuo quaderno una tabella simile a questa: Marco Polo Ibn Battuta Il personaggio Periodo storico Età del viaggiatore all’inizio del viaggio Terre esplorate Anni di lontananza Autore del resoconto del viaggio Usanze, costumi considerati 2 Discuti con i compagni e con l’insegnante sulle somiglianze – e sulle differenze – che esistono fra i due viaggiatori. Rifletti anche sul viaggio: ti sembra che possa essere uno strumento di conoscenza e di comprensione tra i popoli? 3 Dopo aver discusso prova a scrivere in breve testo con le tue riflessioni e dagli un titolo a tua scelta. Parte 2_Laboratorio:Parte 2_Laboratorio 30-06-2008 14:01 Pagina 355 Paolucci, Signorini • L'ora di storia • edizione rossa © 2010 Zanichelli editore S.p.A. Bologna