L'importanza del Capitolare di Lotario II termine 'capitolare" indica un atto giuridico, di regola suddiviso in articoli, emanato dai sovrani con lo scopo di far conoscere misure legislative o amministrative. I capitolari destinati in modo specifico al Regnum Langobardorum vengono comunemente chiamati Capitolari italici. In essi, oltre a quelle generali valide per tutto I'impero carolingio, trovavano applicazione disposizioni emanate specificamente per I'ltalia, con riferimento a concrete situazioni locali. Per questa caratteristica i Capitolari italici rappresentano una fonte di particolare interesse per lo studio delle vicende politiche, istituzionali e sociali dell'ltalia altomedievale. II capitolare che I'imperatore Lotario emanö da Corteolona nel maggio 825 ě il documento piu importante della legislazione scolastica imperiale in Italia prima del 1000. Esso fornisce notizie particolareggiate sulla distribuzione geografica delle scuole. Erano scuole superioři, dove si studiavano le arti liberali e le scienze religiose, organizzate dall'autorita statale (solo ad Ivrea il compito ě demandato al vescovo), in un periodo che vede la scuola ecclesiastica chiudersi verso i propri interessi interní. II capitolare olonese ě pubblicato con commento dal Muratori nei «Rerum Italicarum Scriptores», parte II, torno I, p. 151. 'Disposizioni emanate dall'lmperatore nel sesto anno del suo impero nel placito generale a Corteolona. Quanto all'istruzione, che per I'eccessiva incuria e il disinteresse di alcuni vescovi ě dappertutto in completo abbandono, questo da noi ě stato stabilito, e questo da tutti sia osservato: coloro che per nostra disposizione sono stati collocati in determinate localitá per istruire altri pongano la massima eura a che gli Scolari loro affidati traggano profitto dall'insegnamento e si applichino alio studio, come la necessitá del momento richiede. Tuttavia per la comoditá di tutti abbiamo proweduto a stabilire alcune localitá opportunamente distinte per I'esercizio degli studi, affinché I'impedimento della distanza e la mancanza di mezzi non siano di scusa per nessuno. Queste localitá sono le seguenti. A Pavia, presso il maestro Dungalo, converranno gli studenti di Milano, Brescia, Lodi, Bergamo, Novara, Vercelli, Tortona, Acqui, Genova, Asti, Como. Ad Ivrea il vescovo provvederá egli stesso alle scuole. A Torino converranno gli studenti di Ventimiglia, Albenga, Vado, Alba. A Cremona andranno a scuola quelli di Reggio, Piacenza, Parma, Modena. Firenze raccoglierá quelli della Tuscia. A Fermo converranno anche gli studenti delle cittá del ducato di Spoleto. A Verona si recheranno da Mantova, da Trento. A Vicenza, da Padova, Treviso, Feltre, Ceneda, Asolo. Gli studenti delle rimanenti cittá si raduneranno a Forli. Dato a Corteolona, nel dodicesimo anno dell'impero deN'imperatore Ludovico e nel sesto dell?imperatore Lotario, nel mese di maggio".