❑ gr. morphé ‘forma’ + logía ‘studio’ (< lógos ‘discorso’) ▪ struttura interna della parola (statica) ▪ meccanismi di formazione delle (nuove) parole (dinamica) ❑ «doppia articolazione» (A. Martinet) ▪ Seconda articolazione (significanti, suoni o fonemi) ▪ Prima articolazione (segni linguistici, significato/significante) ➢cammin-o (lessema) Morfologia 1 morfema lessicale morfema grammaticale ❑ LESSEMA: forma di base di una parola, che può avere diverse forme (ragazzo: ragazzo, ragazza, ragazzi, ragazze; amare: amo, ama, amava etc.) ❑ per convenzione, il lessema corrisponde in italiano al maschile singolare per i nomi e all’infinito per i verbi ❑ forme di citazione nei dizionari (lemma, -i) ❑ lessemi complessi (parole polirematiche o sintattiche), es. ferro da stiro Lessemi o parole? 2 «Su queste colline quarant’anni fa c’erano dei dannati che per vedere uno scudo d’argento si caricavano un bastardo dell’ospedale, oltre ai figli che avevano già. C’era chi prendeva una bambina per averci poi la servetta e comandarla meglio; la Virgilia volle me perché di figlie ne aveva già due, e quando fossi un po’ cresciuto speravano di aggiustarsi in una grossa cascina e lavorare tutti quanti e star bene.» (C. Pavese, La luna e i falò) La nozione di parola 3 «Definiremo, dunque, parola la minima combinazione di elementi minori dotati di significato, i morfemi (costituita, quindi, da almeno un morfema), costruita spesso (ma non sempre) attorno a una base lessicale ( cioè, a un morfema recante significato referenziale; si veda oltre), che funzioni come entità autonoma della lingua e possa quindi rappresentare isolatamente, da sola, un segno linguistico compiuto, o comparire come unità separabile costitutiva di un messaggio.» (Berruto e Cerruti, p. 89) La nozione di parola 4 Compattezza e segmentabilità. ▪ Il significante non può essere interrotto da altri elementi (/fra’tello/, */framio’tello/, /ilfra’tello/ vs /’frater/, bărbat-ul ‘l’uomo’, portocală ‘arancia’/portocala ‘l’arancia’, /lunadi’mjele/)). ▪ L’ordine è fisso (pan-e, *epan) Autonomia. Mobilità nel testo (secondo le lingue), ma *pane il. ▪ Autonomia accentuale. Ma il, -gli etc. non sono autonome ( Autonomia semantica. pane, ?il; omonimia /’kanto/. Stabilità. Es. sempre, ma non cammino, camminiamo, camminavo etc. centro (caratteristiche prototipiche) vs periferia La nozione di parola 5 Confini di parola. Fonologia → pause, ma /il’pane/, parla-mi Confini di parola. Scrittura → spazi bianchi, ma scritture continue, sistemi di scrittura diversi. Inoltre: luna di miele, ferro da stiro etc. Cinese 我昨天吃了苹果。 wǒ zuótiān chī le píngguǒ io ieri mangiare COMPIUTO mela ‘Ieri ho mangiato una mela.’ Yupik siberiano angyaghllangyugtuq ‘(lui) vuole comprare una grande barca’ La nozione di parola 6 “the idea of ‘word’ as a unit of language was developed for the familiar languages of Europe which by and large have a synthetic structure. Indeed […] some of the criteria for ‘word’ are only fully applicable for languages of this type.” (Dixon e Aikhenvald 2004: 3) La nozione di parola 7 «Su queste colline quarant’anni fa c’erano dei dannati che per vedere uno scudo d’argento si caricavano un bastardo dell’ospedale, oltre ai figli che avevano già. C’era chi prendeva una bambina per averci poi la servetta e comandarla meglio; la Virgilia volle me perché di figlie ne aveva già due, e quando fossi un po’ cresciuto speravano di aggiustarsi in una grossa cascina e lavorare tutti quanti e star bene.» (C. Pavese, La luna e i falò) La nozione di parola: esercitazione 8 ❑ Berruto, G. e M. Cerruti. 2011. La linguistica: un corso introduttivo. Torino: UTET. ❑ Dixon R. M. W. e A. Y. Aikhenvald (eds.). 2004. Word: A crosslinguistic typology. Cambridge: Cambridge University Press. ❑ Pavese, C. 1950 [2000]. La luna e i falò. Torino: Einaudi. Riferimenti bibliografici 9