Costruzioni con verbo supporto nell'italiano parlato: un'analisi corpus-based 1. Argomento Le costruzioni a verbo supporto, come fare una passeggiata o fare festa, sono un tipo particolare di collocazioni frequentemente usato nella lingua italiana. Questo lavoro si propone di analizzarle, con particolare attenzione alle condizioni d’uso delle costruzioni con il verbo fare nell’italiano parlato contemporaneo, utilizzando un approccio corpus-based. L’obiettivo è esplorare il loro uso concreto in corpus selezionato (KiParla), e da questo fornire una classificazione. Una parte di questo lavoro è dedicata anche a queste costruzioni nelle altre lingue romanze. 2. Motivazioni Ho scelto l’argomento dell’ambito linguistico perché, dopo due anni di studio della linguistica italiana, ho sviluppato un interesse particolare per questa disciplina. Mi affascina perché assista a comprendere la lingua in modo più approfondito. Siccome avevo solo una visione generale della linguistica, non ero certa su quale tema specifico concentrarmi. Per questo motivo, ho deciso di accogliere il suggerimento della professoressa Mocciaro, che mi ha proposto il tema delle costruzioni a verbo supporto con il verbo fare nell’italiano parlato. Penso che sia importante studiare le costruzioni a verbo supporto innanzitutto perché, come osserva Butt (2010), la classe dei verbi supporto non è generalmente riconosciuta come una classe sintattica separata. Questi verbi sono spesso classificati tra i verbi pieni e gli ausiliari, anche se hanno caratteristiche diverse: non sono né pienamente predicativi né completamente privi di significato. Inoltre anche l’identificazione di questo gruppo può variare tra le lingue, soprattutto tra quelle non imparentate. In secondo luogo, i verbi supporto rappresentanto un apparato produttivo che attira i predicazioni nella lingua e può incorporare i prestiti linguistici (Butt, 2010): arricchisce quindi il sistema linguistico e rappresenta un tema di grande importanza. Ultimo ma non meno importante, l’uso di verbi supporto può aggiungere le sfumature specifiche al significato della frase (Butt, 2010), e permette al parlante di esprimersi in un modo alternativo. 3. Stato dell’arte In questa parte dell’introduzione descrivo brevemente gli studi precedenti sui verbi supporto e sulle costruzioni a verbo supporto nell’italiano, con attenzione al verbo supporto fare. Introduco la domanda della ricerca: Quali sono i nomi più comuni usati con il verbo fare nelle costruzioni a verbo supporto? Successivamente, presento la domanda secondaria, che potrebbe essere la seguente: Quali sono tipi delle costruzioni più frequenti con il verbo fare come verbo supporto? 4. Metodologia Il corpus KiParla raccoglie più di 150 ore di conversazioni trascritte e allineate con l’audio tra le persone giovani, adulti e anziani con diversa provenienza regionale. Include le interviste semi-strutturate, conversazioni spontanee, conversazioni a tavola, lezioni, esami, ecc. Il corpus ha 1.990.311 parole, però se è ogni elemento contato solo una volta si ottiene il numero di 70.398 parole. Siccome il corpus non è lemmatizzato, la ricerca si effettua attraverso l’elenco di tutte le forme flesse di verbo fare (word="faccio|fai|fa|facciamo|fate|fanno…") e da oltre 12.000 risultati si individuano gli usi di verbo fare come supporto nelle costruzioni a verbo supporto. Successivamente, si individuano i nomi più usati con fare su cui si basa la classificazione. 5. Struttura del lavoro Il primo capitolo si concentra sul verbo supporto: propone una definizione e descrive le sue caratteristiche fondamentali. La particolare attenzione è prestata alla differenza tra il fare come verbo pieno e come verbo supporto, descrivendo le loro proprietà specifiche. Il secondo capitolo tratta delle costruzioni a verbo supporto, le distingue dalle regolari collocazioni, e presenta le loro forme diverse. Nel terzo capitolo dedicato alla metodologia vengono descritti il corpus scelto e gli strumenti di analisi per l’identificazione di verbo fare. Si possono discutere anche le limitazioni metodologiche, soprattutto l'impossibilità di cercare attraverso i lemmi e le categorie grammaticali (tramite tags). Il capitolo successivo sarà dedicato all’analisi delle costruzioni nel corpus: descriverà la loro distribuzione e presenterà la classificazione basata sulle combinazioni più comuni. Bibliografia BUTT, Miriam (2010), «The Light Verb Jungle: Still Hacking Away», in Mengistu Amberber, Brett Baker & Mark Harvey, Complex Predicates: Cross-linguistic Perspectives on Event Structure, Cambridge, Cambridge University Press, pp. 48–78.